venerdì 28 febbraio 2014

Il reperimento delle risorse per l'Economia

ATTESA DA MATTEO RENZI
PER FATTI CONCRETI                                                          

Il neo ministro all'Economia, Pier Carlo Padoan, ha detto: '' Posti di lavoro e imprese sono punti chiave che guideranno l'azione del governo. Il sistema tributario può e deve essere modificato favorendo la crescita''.
Il tasso di disoccupazione a gennaio 2014, pari al 12,9%, è in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,1 riferito ai precedenti dodici mesi. Lo rileva l’Istat secondo cui si tratta del tasso più alto dal primo trimestre 1977.
Qual è il problema?
"In un periodo di perdurante crisi economica e sociale - ha affermato Raffaele Squitieri, presidente della Corte dei conti – forte è l’esigenza di un radicale ripensamento delle politiche pubbliche: dalla revisione della spesa pubblica all’eliminazione degli sprechi, dal potenziamento dei controlli alla semplificazione di norme e procedure, alla prevenzione e alla lotta alla corruzione".
Globalizzazione, crisi finanziaria, produttiva e sociale hanno alimentato paure e rabbia nel popolo chiamato a fare sacrifici e a sopportare un rigore fiscale per sostenere il debito pubblico che costa “più di 85 miliardi di euro all’anno” di solo interessi. Si sono migliorati i bilanci pubblici, si sono riempiti i forzieri delle banche, ma l'ossigeno vitale non arriva alle famiglie che vedono gli imprenditori disperati senza il sostegno del credito e i lavoratori senza un reddito. I nuclei familiari più deboli sono quelli monoreddito che hanno visto anche perdere il loro potere di acquisto. Negli ultimi 4 anni i nuovi poveri sono aumentati del 14%, percentuale che nel Sud (secondo la Caritas) arriva al 74%. 5 milioni di cittadini italiani sono diventati poveri assoluti.
Il neo premier, prima di far ripartire l'economia, dovrà trovare le risorse per attuare il suo programma di riforme.
Occorre far funzionare la fantasia e far fruttare quella immensa ricchezza finanziaria, depositata nelle banche dalle famiglie italiane, per eliminare il debito pubblico di oltre 2 mila miliardi di euro dello Stato italiano e rilanciare l'economia, mirando alla produttività e alla competitività.
Matteo Renzi "potrebbe essere la persona giusta per prendere il Paese e rivoltarlo come si deve".
La creazione di occupazione è una sfida per tutti i Paesi – ha detto Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia – e tocca al settore privato creare lavoro economicamente e socialmente sensibile, mentre ai governi tocca fornire le condizioni macroeconomiche stabili, un clima favorevole per gli investimenti, un solido quadro legislativo e una regolamentazione bilanciata del mercato del lavoro”.
La politica dovrebbe essere capace di dare risposte  ai bisogni economici dei lavoratori e delle loro famiglie, di garantire la legalità e i diritti civili, cioè deve essere vero motore di riforme istituzionali equilibrate e condivise. La politica sarà considerata giusta se realizza il compimento del bene comune, cioè se crea prosperità materiale quale presupposto per “un’esistenza buona” del cittadino.
C'è l'esigenza, in questo momento di recessione, di uno Stato che riconosca e sostenga le famiglie e le imprese secondo il principio della sussidiarietà, agevolando lo sviluppo di energie singole e di organizzazioni sociali per creare una comunità civile che si conserva nel tempo e non degeneri per “le patologie politiche” presenti nella comunità.
Francesco Liparulo - Venezia

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