SOCIETÀ CIVILE IN ATTESA
DI UN ORIZZONTE MIGLIORE
"Se il
nuovo presidente del Consiglio - ha detto Mario Monti a Claudio Cerasa del
"Foglio Quotidiano" - vorrà
governare per cambiare il Paese, dovrà farlo senza aver paura di essere lì a
correre il rischio di perdere le prossime elezioni. Renzi ha la possibilità
di portare il Paese verso un orizzonte davvero migliore, mostrando una propria
autonomia rispetto alle vecchie burocrazie dello Stato e rispetto a quelle
corporazioni che spesso danno l'impressione di avere a cuore più i propri
interessi che gli interessi del Paese".
La politica dovrebbe essere capace di dare risposte ai bisogni economici
dei lavoratori e delle loro famiglie, di garantire la legalità e i diritti
civili, cioè deve essere vero motore di riforme istituzionali equilibrate e
condivise. La politica sarà considerata giusta se realizza il compimento del
bene comune, cioè se crea prosperità materiale quale presupposto per
“un’esistenza buona” del cittadino.
Si tratta di realizzare un “Programma di cose concrete” miranti ad
attuare un piano straordinario per l’occupazione giovanile, a promuovere un piano nazionale per la
famiglia con più equità fiscale, a garantire il libero accesso alla Sanità,
a sostenere le imprese agricole tutelando il “made in Italy”, a sostenere l’accesso al credito delle
piccole e medie imprese, ad accrescere gli investimenti nella ricerca, ridurre la spesa pubblica, sviluppare
la lotta all’evasione, modificare le regole del patto di stabilità, valorizzare
il patrimonio paesaggistico, artistico e culturale.
"Governare - ha evidenziato l'ex premier Monti
- significa prendere decisioni e
portarle fino all'attuazione. Non si può pensare che il modo migliore per
creare nuovi posti di lavoro sia quello di bussare alle porte dell'Europa e
chiederle di autorizzarci ad aver un deficit maggiore per creare lavoro con la
spesa. È il governo e non Confindustria che deve guidare l'Italia. Il mondo industriale deve rendersi conto che
in casa propria ha dei problemi, come la produttività e come la
competitività, che dipendono anche dalla lungimiranza delle imprese e dalle
loro politiche di investimento".
Il neo premier
incaricato, prima di far ripartire l'economia, dovrà trovare le risorse per
attuare il suo programma di riforme.
Occorre far funzionare la fantasia e
far fruttare quella immensa ricchezza finanziaria, depositata nelle banche
dalle famiglie italiane, per eliminare il debito pubblico di oltre 2 mila
miliardi di euro dello Stato italiano e rilanciare l'economia, mirando alla
produttività e alla competitività.
Matteo Renzi "potrebbe essere la persona giusta
per prendere il Paese e rivoltarlo come si deve".
Il corpo politico necessita di persone che mantengano la tensione
morale nella comunità civile, perché ha esigenza di ritrovare la propria identità
attraverso l’azione di politici che sappiano promuovere il benessere sociale
per tutti. I
valori del popolo italiano tra cui in primo luogo quello della persona e del
lavoro devono essere difesi per conservare la nostra identità.
Francesco Liparulo -
Venezia
0 commenti:
Posta un commento