giovedì 20 febbraio 2014

Una persona giusta per rivoltare la politica italiana

SOCIETÀ CIVILE IN ATTESA
DI UN ORIZZONTE MIGLIORE
"Se il nuovo presidente del Consiglio - ha detto Mario Monti a Claudio Cerasa del "Foglio Quotidiano" - vorrà governare per cambiare il Paese, dovrà farlo senza aver paura di essere lì a correre il rischio di perdere le prossime elezioni. Renzi ha la possibilità di portare il Paese verso un orizzonte davvero migliore, mostrando una propria autonomia rispetto alle vecchie burocrazie dello Stato e rispetto a quelle corporazioni che spesso danno l'impressione di avere a cuore più i propri interessi che gli interessi del Paese".
La politica dovrebbe essere capace di dare risposte ai bisogni economici dei lavoratori e delle loro famiglie, di garantire la legalità e i diritti civili, cioè deve essere vero motore di riforme istituzionali equilibrate e condivise. La politica sarà considerata giusta se realizza il compimento del bene comune, cioè se crea prosperità materiale quale presupposto per “un’esistenza buona” del cittadino.
Si tratta di realizzare un “Programma di cose concrete” miranti ad attuare un piano straordinario per l’occupazione giovanile, a promuovere un piano nazionale per la famiglia con più equità fiscale, a garantire il libero accesso alla Sanità, a sostenere le imprese agricole tutelando il “made in Italy”, a sostenere l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, ad accrescere gli investimenti nella ricerca, ridurre la spesa pubblica, sviluppare la lotta all’evasione, modificare le regole del patto di stabilità, valorizzare il patrimonio paesaggistico, artistico e culturale.
"Governare - ha evidenziato l'ex premier Monti - significa prendere decisioni e portarle fino all'attuazione. Non si può pensare che il modo migliore per creare nuovi posti di lavoro sia quello di bussare alle porte dell'Europa e chiederle di autorizzarci ad aver un deficit maggiore per creare lavoro con la spesa. È il governo e non Confindustria che deve guidare l'Italia. Il mondo industriale deve rendersi conto che in casa propria ha dei problemi, come la produttività e come la competitività, che dipendono anche dalla lungimiranza delle imprese e dalle loro politiche di investimento".
Il neo premier incaricato, prima di far ripartire l'economia, dovrà trovare le risorse per attuare il suo programma di riforme.
Occorre far funzionare la fantasia e far fruttare quella immensa ricchezza finanziaria, depositata nelle banche dalle famiglie italiane, per eliminare il debito pubblico di oltre 2 mila miliardi di euro dello Stato italiano e rilanciare l'economia, mirando alla produttività e alla competitività.
Matteo Renzi "potrebbe essere la persona giusta per prendere il Paese e rivoltarlo come si deve".
Il corpo politico necessita di persone che mantengano la tensione morale nella comunità civile, perché ha esigenza di ritrovare la propria identità attraverso l’azione di politici che sappiano promuovere il benessere sociale per tutti. I valori del popolo italiano tra cui in primo luogo quello della persona e del lavoro devono essere difesi per conservare la nostra identità.
Francesco Liparulo - Venezia

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