martedì 25 febbraio 2014

Lo stile compulsivo di Renzi spiazza i Parlamentari

CONTRIBUENTI E RISPARMIATORI
IN ANSIA PER REPERIMENTO RISORSE
Matteo Renzi dice: "L'Italia ha bisogno di fiducia. Il Paese è impantanato e arrugginito. Questo è il tempo del coraggio, il coraggio di rivoluzionare il sistema economico e normativo del Paese. L'obiettivo è creare lavoro".
Il neo premier dimostrerebbe di avere doti ed entusiasmo per uscire dalla palude della crisi economica e sociale. Il presidente del Consiglio dovrebbe porsi prima in ascolto degli altri cittadini per carpire le vere esigenze del popolo e trovare i giusti rimedi per sanare le patologie della società civile. La cittadinanza è in attesa di "cose concrete". Si tratta di ascoltare prima le istanze del popolo per fare le riforme indispensabili per la convivenza civile.
 "Governare - ha evidenziato l'ex premier Monti - significa prendere decisioni e portarle fino all'attuazione. Non si può pensare che il modo migliore per creare nuovi posti di lavoro sia quello di bussare alle porte dell'Europa e chiederle di autorizzarci ad aver un deficit maggiore per creare lavoro con la spesa. È il governo e non Confindustria che deve guidare l'Italia. Il mondo industriale deve rendersi conto che in casa propria ha dei problemi, come la produttività e come la competitività, che dipendono anche dalla lungimiranza delle imprese e dalle loro politiche di investimento".
Renzi, prima di far ripartire l'economia, dovrà trovare le risorse per attuare il suo programma di riforme.
Occorre far funzionare la fantasia e far fruttare quella immensa ricchezza finanziaria, depositata nelle banche dalle famiglie italiane, per eliminare il debito pubblico di oltre 2 mila miliardi di euro dello Stato italiano e rilanciare l'economia, mirando alla produttività e alla competitività. Il presidente del Consiglio "potrebbe essere la persona giusta per prendere il Paese e rivoltarlo come si deve".
C'è l'esigenza per la società civile di uno Stato più umano che “riconosca e sostenga” la persona umana secondo il principio della sussidiarietà, agevolando lo sviluppo di tutte quelle energie delle singole persone e delle organizzazioni sociali per creare una comunità civile che si conserva nel tempo. Si tratta di riaffermare e realizzare per la nostra “società attenta ed esigente” ivalori forti” del popolo italiano che sono “dignità della persona che lavora, famiglia, solidarietà, sussidiarietà, economia sociale di mercato” per far fronte all’impoverimento delle famiglie, alla crescente disaffezione verso la politica, al peggioramento delle prospettive di stabilità per il lavoro dei giovani, all’ingiustizia sociale, costituita dall’aumento di ricchezza per pochi e dall’indebitamento crescente per molti. Occorre generare nuove imprese, attrarre nuovi investimenti, dare un valore positivo a chi fa impresa, riportare al centro il lavoro con un mercato inclusivo per i giovani, le donne e gli immigrati.
Francesco Liparulo - Venezia

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