mercoledì 31 dicembre 2014
Il tempo degli uomini forti per le fatiche della politica
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Categoria: Pensiero Politico
domenica 21 dicembre 2014
I "due Matteo" in campo per un confronto politico
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Categoria: Pensiero Politico
mercoledì 19 novembre 2014
Il seme della nonviolenza nell'azione politica
L'uomo non violento è colui che cerca di dare un senso alla sua esistenza che è aspirazione alla libertà di realizzarsi nell'ambito di una comunità civile. È possibile proporre una pratica politica in una società che si presenta violenta? Il fine del corpo politico è moralmente buono perché deve migliorare le condizioni della vita umana, cioè procurare il bene comune dei cittadini per cui i mezzi che impiega devono essere proporzionati e appropriati al fine. L'attività politica non deve essere fondata sull'avidità, la gelosia, l'egoismo, l'orgoglio e l'astuzia, ma sui bisogni più intimi della vita dei cittadini. In tale processo di razionalizzazione i mezzi devono essere necessariamente morali perché il fine politico è la giustizia e la libertà. La forza della società politica presuppone la giustizia perché si avvale delle energie umane in quanto energie di uomini liberi che sanno esprimersi in modo civile.
È
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domenica 16 novembre 2014
LA NONVIOLENZA GANDIANA
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giovedì 5 giugno 2014
La Corte dei Conti oscura l'apoteosi di Renzi
“La crisi internazionale ha colpito tutti – ha detto Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea – ma in modo particolare i giovani. La iniqua distribuzione del peso della flessibilità solo sui giovani porta le imprese a non investire nei giovani il cui capitale umano spesso si deteriora in impieghi in scarso valore aggiunto. Oltre a ferire l’equità, costituisce uno spreco che l’Italia non può permettersi perché il sottoutilizzo delle risorse dei giovani riduce in vari modi la crescita”. Per Draghi crescita ed equità sono strettamente connesse per cui occorre “riorientare il consolidamento verso un aumento dei tagli alla spesa e la riduzione della pressione fiscale”.
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lunedì 2 giugno 2014
Festività del 2 giugno
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venerdì 23 maggio 2014
Non serve la politica sguaiata e inconcludente
E PORTERÀ LE SUE ISTANZE IN EUROPA
In alto il vessillo europeo per la libertà dei popoli.
IL 25 MAGGIO APRE UN ORIZZONTE NUOVO PER L'ECONOMIA DEI PAESI DELL'EUROZONA.
L'ELETTORE ITALIANO SCEGLIE PARTITO POPOLARE EUROPEO PER ESSERE RAPPRESENTATO NELLA MAGGIORANZA DEL PARLAMENTO EUROPEO E PARTRECIPARE ALLE DECISIONI INDISPENSABILI PER LA PROMOZIONE DI LEGGI E REGOLAMENTI CHE PROTEGGONO IL NOSTRO PAESE.
LA GLOBALIZZAZIONE SI VINCE CON LA PARTECIPAZIONE DIRETTA DEGLI ELETTI ITALIANI. OCCORRE PROMUOVERE UN'ECONOMIA SOCIALE DI MERCATO PER GARANTIRE IL BENESSERE AI CITTADINI EUROPEI E PARTECIPARE AL PROGRESSO DI TUTTE LE NAZIONI.
SÌ AL PARTITO POPOLARE EUROPEO.
Francesco Liparulo - Mestre- Ve
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giovedì 22 maggio 2014
Il 25 maggio si vota per i valori del popolo italiano
PER LE DECISIONI CHE CI RIGUARDANO
La politica è stata sostituita dall’economia che amministra gli uomini soltanto come mezzi di produzione. L’economicismo ha spinto alle conseguenze di insicurezza della vita chi è costretto a vivere nel rischio e nella fatica quotidiana del lavoro manuale. Gli ordinamenti democratici dello Stato non possono essere soggiogati dal relativismo etico di coloro che non considerano essenziali, per il bene comune della società, i veri valori del popolo italiano che sono la dignità della persona umana che lavora, il mantenimento della sua famiglia, la sussidiarietà nel controllo dell’applicazione delle norme e la solidarietà sociale. La sopravvivenza stessa della società civile esige il ripristino, a qualsiasi livello produttivo ed economico, dell’etica nel lavoro dell’uomo, cioè la salvaguardia dei suoi diritti.
La politica funziona se toglie gli ostacoli che ogni persona ha nella ricerca del suo appagamento. La politica raggiunge il suo fine più profondo quando la società matura sul piano etico. Etica intesa come respiro complessivo di un popolo, come etica pubblica, cioè come trasparenza nei rapporti sociali.
"Partecipare con il voto - ha detto Angelo Bagnasco, presidente della CEI - è già un modo concreto per non disertare la scena pubblica. La mancanza di lavoro è la prima urgenza del nostro Paese. Se non si riuscirà a trovare una risposta concreta a questa emergenza il rischio è di sacrificare intere generazioni. Partecipare è dovere irrevocabile, specie se si pretende di inserire questa prossima scelta per la salvaguardia dei valori della vita, della famiglia e della libertà”.
Il disagio sociale aumenta ogni giorno ed occorre dare fiducia a un Paese in preda all'incubo della disoccupazione. Occorre affrontare con trasparenza le patologie politiche, la diffusione del crimine, la droga, il degrado urbano, la prostituzione, l’inquinamento, l’abbandono della famiglia a se stessa.
I valori spirituali del popolo italiano devono essere difesi e tramandati per conservare la nostra identità e promuovere un futuro per la nostra società civile.
Voto Partito Popolare Europeo.
Francesco Liparulo - Venezia
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mercoledì 21 maggio 2014
Il cittadino "dice sì" al voto del 25 maggio
La scelta di cittadini competenti e motivati da inviare al Parlamento europeo è indispensabile per formare uno schieramento idoneo ad avere peso nelle decisioni delle maggioranze parlamentari, cioè per far approvare leggi europee idonee a far uscire l'Italia dalla crisi economica, finanziaria e sociale che soffoca le famiglie, privandole del sostentamento necessario per una vita dignitosa, e non fornisce posti di lavoro per le nuove generazioni. are nel Parlamento Europeo è indispensabile per ricreare un contesto italiano ed europeo idoneo per l'affermazione dei prodotti italiani e la salvaguardia dei posti di lavoro.
Francesco Liparulo - Venezia
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martedì 20 maggio 2014
PSE E ALDE non riconoscono le tradizioni italiane
CON LA SUSSIDIARIETÀ
Nella società politica sono ancora presenti le "male bestie" indicate da Luigi Sturzo, cioè lo statalismo che è contro la libertà, la partitocrazia che è contro l'uguaglianza, l'abuso del denaro pubblico che è contro la giustizia.
C'è l'esigenza per la società civile di uno Stato più umano che riconosc...a e sostenga la persona umana secondo il principio della sussidiarietà, agevolando lo sviluppo di tutte quelle energie delle singole persone e delle organizzazioni sociali per creare una comunità civile che si conserva nel tempo.
Le società liberal democratiche falliscono se non riusciranno a includere quelli che sono esclusi dalla creazione della ricchezza, cioè entreranno in crisi le società se non pongono rimedio al senso di estraneità e di anomia delle persone. La preminenza conferita al singolo con la scissione dei legami sociali muta la democrazia che per l'americano Abraham Lincoln è "il governo del popolo, da parte del popolo e per il popolo".
L'esortazione è quella di costruire una società più giusta il cui centro è la persona che si realizza liberamente, cioè una comunità fondata sul progresso della vita e sulla forza della libertà in cui sia riconosciuta la dignità dell'uomo esistenziale dal suo concepimento fino alla sua morte naturale.
Il compito delle persone investite di potere politico è quello di emanare una legislazione che garantisca un’ordinata convivenza sociale nella vera giustizia perché tutti i lavoratori possano trascorrere una vita dignitosa. La legge civile deve assicurare soprattutto i diritti fondamentali che appartengono alla persona.
Fondamentale fra tutti è il diritto al lavoro per chi presta la sua opera per il bene proprio e della sua famiglia. La società politica necessita di uomini e donne che possano dare un senso all'esistenza concreta del cittadino che è soprattutto aspirazione alla libertà di realizzarsi nell'ambito di una comunità civile.
L'attuale crescita degli indigenti evidenzia una forte diseguaglianza tra ricchi e poveri e un fenomeno do ingiustizia sociale.
Gli esponenti politici non devono accettare il relativismo che svilisce la dignità della persona umana nella sua stessa comunità con la diffusione del crimine, la droga, il degrado urbano, la prostituzione, l’inquinamento, l’abbandono della famiglia a se stessa.
I valori spirituali del popolo italiano devono essere difesi e tramandati per conservare la nostra identità e promuovere un futuro per la nostra società civile.
Il voto del 25 maggio per le elezioni europee deciderà nuove politiche per governare la globalizzazione e permettere alle imprese italiane di affermarsi in Europa e competere nel mondo.
La scelta di cittadini competenti e motivati da inviare nel Parlamento Europeo è indispensabile per ricreare un contesto italiano ed europeo idoneo per l'affermazione dei prodotti italiani e la salvaguardia dei posti di lavoro.
Francesco Liparulo - Venezia
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lunedì 19 maggio 2014
Il popolo italiano protagonista della sua storia
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domenica 18 maggio 2014
La cittadinanza italiana si difende con il voto del 25 maggio
Si fa sempre più pressante e insistente la domanda che lo Stato garantisca la continuità spirituale degli Italiani, cioè la salvaguardia della loro identità. Si tratta di rispettare i valori di socializzazione, di educazione e di formazione alle virtù civili che hanno sempre contraddistinto il nostro popolo.
Compatti nella scelta del Partito Popolare Europeo.
Francesco Liparulo - Venezia
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Un voto per salvare le tradizioni del popolo italiano
Sì per un voto unanime per la formazione nel Parlamento Europeo di uno schieramento compatto del PPE, per sostenere le istanze di lavoro e di benessere delle le famiglie italiane e per affermare l'importanza dell'Euro, cioè di una moneta unica europea per essere competitivi nella globalizzazione finanziaria e commerciale del mondo odierno.
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venerdì 16 maggio 2014
Le patologie politiche si vincono con il voto del 25 maggio
La società civile esige la costruzione di una civiltà in cui possa realizzarsi quello che importa di più all’essere umano, cioè la realizzazione del suo essere una persona che si realizza nella comunicazione con gli altri cittadini.
Si tratta di costruire una società il cui centro non è l’individuo, ma è la persona che si realizza liberamente nella comunità civile. L’idea dinamica dominante in questo ideale concreto è quella della libertà e della realizzazione della dignità umana.
Il Partito Polare Europeo si impegna a realizzare questo ideale di società civile fondata sul rispetto dell’uomo esistenziale e concreto, dei suoi diritti, sulla fede nel progresso interno della vita e della storia del popolo italiano sulla forza della libertà.
L’appello alla libertà impegna ogni uomo o donna a farsi protagonista di una storia aperta, cioè la libertà al centro della vita quotidiana è apertura di fini e di senso del futuro degli Italiani.
Il mercato deve tenere conto di tutti, perché così può essere non solo morale ma anche efficiente, perché non si può escludere dal benessere, abbandonare nell’emarginazione, nella malattia e nella miseria una parte importante dei cittadini”.
La libertà è anche quella di far valere il principio di sussidiarietà. Il principio di sussidiarietà sprona i cittadini a controllare lo Stato per farlo intervenire soltanto quando essi non possono raggiungere con le loro forze e istituzioni i beni e servizi a cui tengono. È questa la missione che ciascuno di noi, con il proprio operato, facendo attività politica, deve sentire come missione principale, per poter partecipare alla costruzione di un Paese dove ciascuno possa seguire la propria vocazione, possa realizzarsi e dare io meglio di sé, dove lo Stato non espropri i cittadini di ciò che sono riusciti a conquistare attraverso il lavoro e i sacrifici di una vita. Uno Stato dove ciascuno posa tenere aperta la porta alla speranza e tenere alta la bandiera della libertà.
Il Partito Popolare Europeo condivide gli stessi valori, la stessa visione del futuro. Ci accomuna la stessa visione della libertà, della democrazia, della patria, della persona, della famiglia, del lavoro, dell’impresa. Si tratta di proporre agli Italiani una società fondata sulla libertà, sullo sviluppo economico e sulla solidarietà. Si propone una società basata sui valori del cristianesimo, sulla famiglia naturale fondata sul matrimonio, formata dall’unione di un uomo e di una donna, nella quale far nascere e far crescere i figli. È la certezza di una Patria nella quale tutti gli Italiani si riconoscono e che tutti amano, perché è la casa comune di tutti, senza distinzioni.
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