IL
"SOCIAL LEGHISMO" PADANO DI SALVINI
SFIDA LA "SOCIAL DEMOCRAZIA" RENZIANA
"Mi piacerebbe - ha detto Matteo Salvini,
segretario federale della Lega Nord, in occasione del voto alla "legge di
stabilità" - confrontarmi con Renzi
in diretta su tutto. Renzi prima va a casa, meglio è".
"Il Movimento 5 Stelle non resterà a
guardare - ha scritto Beppe Grillo sul suo blog - e spero che i sinceri
democratici che esistono negli altri partiti facciano altrettanto. Votare di
notte come ladri: "È dittatura con vaselina"".
La "maggioranza renziana"
snatura la funzione del Parlamento. L'Italia sta andando
alla deriva. Beppe
Grillo è l'unico in questo momento in grado di tener testa ai "due
Matteo". Il fondatore del Movimento 5 Stelle è più che mai ora in grado di
rischiarare il presente politico in preda alle "male bestie" che sono
la corruzione e lo sperpero del denaro pubblico che divorano le finanze
pubbliche.
Il popolo è oggi di fronte a un nuovo “male” rappresentato dal
"democraticismo
strisciante": le maggioranze parlamentari manifestano prevaricazione nelle decisioni delle
Camere. Il mito della democrazia con il continuo richiamo al “dogma” del “popolo sovrano”, alla sua
“volontà” o alla continua determinazione della “legge del numero” soffocano la democrazia.
La democrazia è un sistema politico
in cui il popolo ha bisogno
di testimoni che gli insegnino ad essere autenticamente popolo.
Il corpo politico necessita persone che
mantengano la tensione morale nella comunità civile, perché ha
esigenza di ritrovare la propria identità attraverso l’azione di politici che
sappiano promuovere il benessere
sociale per tutti.
L'idea
civica repubblicana rispetto alle "soluzioni social democratiche" del
"Partito democratico renziano" è più esigente in quanto richiede che i cittadini sviluppino
disposizioni e scelte orientate verso il bene comune piuttosto che centrate sul
self-interest, cioè siano capaci di vivere legami morali, umani e spirituali
con altri. Se la libertà di coscienza dovesse comportare una completa
traduzione nell'azione e nei comportamenti, qualsiasi legislazione verrebbe
travolta e ci sarebbe l'arbitrio.
Questione
fondamentale della nostra epoca è soprattutto il tema dell'inclusione/esclusione civile. Le
attuali social democrazie europee devono fare i conti con numerose sfide. Si
auspica un diverso rapporto fra persona e comunità, cioè un diverso modo di concepire
il lavoro. Si vuole una società civile attraverso più attenzione ai bisogni
delle persone e non cittadinanza attraverso più mercato. Ci sono scarti tra le
concezioni ideali delle social democrazie e la condizione socio politica reale.
C'è l'esigenza di uno Stato che riconosca e sostenga le
famiglie e le imprese secondo il principio della sussidiarietà, agevolando
lo sviluppo di tutte quelle energie delle singole persone e delle
organizzazioni sociali per creare una comunità civile che si conserva nel
tempo. L’esortazione è quella di realizzare una società giusta il cui centro è
la persona.
Francesco
Liparulo Mestre-Ve
0 commenti:
Posta un commento