venerdì 3 febbraio 2017

Vecchi leader si ripresentano per abbindolare il popolo

INDIGENZA E MANCANZA DI LAVORO
L’EURO NON HA RISOLTO I PROBLEMI
"Adesso" c'è povertà dilagante e mancanza di lavoro in Italia con un debito pubblico che supera 2 mila miliardi di euro di cui ogni anno il contribuente deve pagare circa 80 miliardi di interessi. La crisi economico - finanziaria ha portato disoccupazione e povertà per 8 milioni di cittadini italiani. 

I vecchi partiti rischiano di scomparire, dilaniati da beghe interne. Il popolo è sfiduciato da una politica che non trova soluzioni per affrontare la crisi attuale provocata dalla globalizzazione dei mercati finanziari e commerciali. 

In tempi recenti, è avvenuto un equivoco dove “federalismo è apparso come vertigine scompositiva, cioè si volevano plasmare gli spiriti con l’idea che gli organismi della società politica debbano segmentarsi. Il dispotismo delle maggioranze politiche si è trasformato in demagogia con “l’esaltazione dell’etnos”, cioè preminenza della comunità chiusa o ripiegamento sulla realtà del campanile.

È in atto lo scontro per le prossime elezioni politiche. I vecchi partiti sono dilaniati nel loro interno e nuovi sedicenti leader si confrontano per l'accaparramento delle simpatie degli elettori, sfiduciati da una politica disattenta ai veri bisogni dei cittadini, impegnati a fronteggiare la galoppante disoccupazione e la povertà che colpisce i ceti meno abbienti della società civile. Per l’Istituto nazionale di statistica, l'11% delle famiglie italiane, circa 3 milioni di nuclei familiari, è povero. 

La piazza pubblica e i media mostrano i leader intenti ad ottenere l’adesione dell’elettorato al loro partito utilizzando il metodo della retorica e della demagogia. 

A Bologna il “comico” Beppe Grillo ha utilizzato il caso della banca “Monte dei Paschi di Siena” ed espone agli astanti divertiti una sua vecchia proposta: «Aboliamo le banche e facciamone una unica, pubblica. Porteremo i nostri candidati alle Camere e le apriremo come una scatola di tonno: punteremo la luce sui ladri e li costringeremo a diventare onesti”. 

Alla Fiera di Milano Silvio Berlusconi è stato più convincente di Grillo ed ha  annunciato: “L’IMU, in molti casi, ha assorbito la tredicesima degli Italiani. Se una famiglia ha pagato 1.200 euro riceverà un rimborso di 1.200 sul conto corrente oppure, specie per i pensionati, in contanti agli sportelli delle Poste. Se un pensionato ha pagato 900 euro riavrà un rimborso di 900 euro e così via". 

''È magnifico – ha affermato Mario Monti - Berlusconi ha governato per tanti anni e non ha mantenuto nessuna delle promesse fatte. Non ha mantenuto la promessa di fare la rivoluzione liberale, non ha mantenuto la promessa di ridurre le tasse, in più ha creato molti problemi, tanto è vero che ha dovuto lasciare. Ci prova per la quarta volta. Gli italiani hanno buona memoria".

Rosy Bindi, già presidente del PD, ha detto: "Berlusconi fa solo pericolosissima propaganda elettorale. L'abolizione dell'Ici ci ha portato all'Imu, imposta inventata da Calderoli, la restituzione dell'Imu e la sua abolizione provocherà nuove tasse e nuovi sacrifici”. 
Pier Ferdinando Casini, già leader dell’UDC, ha risposto a Berlusconi: "Sono vent’anni che propone la diminuzione di tasse e spesa pubblica che, invece, sono sempre aumentate. Il Paese non può più essere turlupinato". 

La questione del governo del Paese richiede la costituzione di un “Centro di forze dinamico”, costituito da cittadini decisi ad ascoltare il popolo e trovare i rimedi per uscire dalla "perfida crisi" economico - finanziaria in un momento di profonda recessione per l’Italia. 

Francesco Liparulo - Venezia

0 commenti: