mercoledì 3 febbraio 2016

Respinte nel Consiglio le istanze della sinistra

 L’AMMINISTRAZIONE DI BRUGNARO
TIRA   DRITTO  PER   LA   SUA  STRADA
Sessione straordinaria lunedì 1 febbraio del Consiglio Comunale di Venezia nella Sala delle riunioni consiliari di Ca’ Loredan.
La dott.ssa Ermelinda Damiano, presidente del Consiglio, alle 15.47 apre la seduta consiliare. L’assessore Paolo Romor (Risorse mane, Politiche educative, Avvocatura Civica, Semplificazione amministrativa) è chiamato ad illustrare la proposta di deliberazione n. 2015/727, indicata al n.1 dell’ordine del giorno. 

“Questa delibera - dice Romor - affronta i criteri generali per organizzare Uffici in funzione dei quali ridisegnare la macchina comunale attraverso i servizi da rendere al cittadino che è il fruitore,  razionalizzando le competenze tra Comune e Municipalità con l’evitare i doppioni ed ottenere economie di scala. I dirigenti devono diventare responsabili e operativi. I direttori che sono ridotti di numero per coordinare più settori”.

“Siamo davanti a criteri generali - afferma Davide Scano del Movimento 5 Stelle - in materia di uffici e servizi. La materia potrebbe sembrare apparentemente di scarsa importanza.  La delibera contiene criteri generali e non ci sono numeri. Presento emendamenti per modificare e cercare di evidenziare obiettivi e finalità dell’organizzazione. Ricordo che il sindaco aveva firmato impegni formali al teatro Goldoni durante la campagna elettorale, cioè la riorganizzazione della "macchina comunale” con il taglio del 50% degli incarichi esistenti, ovvero 700 su circa 3300 dipendenti, riduzione delle consulenze esterne ed assegnazione dei nuovi incarichi secondo merito. Ridurre il 50% è primo impegno per riorganizzare e riassegnare incarichi in base a professionalità. Ruolo individuato da pianta organica. Le persone più opportune si trovano con criteri di merito. Si tratta di delibera molto importante e può portare una cascata di benefici ragguardevoli”.

“Siamo in presenza di delibera molto generica - sostiene alle 16.15 Andrea Ferrazzi (PD) - e non vediamo le conseguenze. Sono linee generali, criteri che vanno bene in qualsiasi organizzazione. Bisogna vedere all’interno del Comune di Venezia quanto c’è da migliorare, sapendo che il Comune non è solo un’Azienda ma molto di più, cioè fornire servizi pubblici. La sfida si giocherà nel momento successivo. Non è possibile eludere uno dei punti toccati dalla delibera che hanno ricaduta. Quando si parla delle Municipalità, il tema delle organizzazioni delle Municipalità ora è chiaro. Le Municipalità entrano all’interno dell’organizzazione generale e debbono essere le prime a cui mettere l’attenzione. Le Municipalità, le prime ad essere prese in considerazione ed accogliere la sfida dell’organizzazione in termini di efficienza e di efficacia”.

“Molto sinteticamente - dice Nicola Pellicani (Lista Casson Sindaco) - vorrei ricordare la gestione; credo che questa della Macchina comunale sia uno dei grandi temi; è una delle grandi sfide per mettere in moto la Macchina comunale difronte a nuove emergenze. Le linee guida elencano alcuni obiettivi e sono troppo generici; ci si chiede di votare delibera. Il punto nodale sono le riduzioni di direzioni, la rotazione degli incarichi e le consulenze. Dalla delibera si fa fatica a comprendere, al di la della retorica, come il numero dei dipendenti. Una riorganizzazione complessiva non può che toccare anche le Partecipate. Non si può non tenere conto della complessità del territorio che per estensione è il 2° dopo Roma. In questa delibera si fa fatica a capire le scelte che verranno adottate. Per le Municipalità, è legge dello Stato che un Comune con un certo numero di abitanti sia articolato in Municipi. Se questa delibera è anche la premessa, significa svuotare completamente le Municipalità. Su questo non ci trovate d’accordo.

“Dicevo - sottolinea Andrea Ferrazzi - che questi criteri generali devono valere anche per le Municipalità. Si può fare un gruppo di lavoro per individuare il miglior modo di operare nei confronti dei cittadini. Se i criteri devono essere un tentativo di eliminare nella sostanza ogni azione del territorio, è inaccettabile. Le Municipalità, è previsto dal sistema legislativo, non si possono eliminare perché i servizi ai cittadini sono gestiti dalle Municipalità. Non vorremmo che il tentativo di enfatizzare più controllo unico portasse alla reale paralisi. La complessità si affronta con sistemi flessibili e con il controllo dei risultati. Se poi, siccome 5 su 6 Municipalità sono di colore diverso, eliminare la loro azione sul territorio, questo è grave e inaccettabile. Se è questo, allora agiremo di conseguenza. Siccome è delibera da cui tutto nasce, l’attenzione ci deve essere”.

“Su linee generali - dice alle 16.30 Monica Sambo (PD) - alcune cose sono condivisibili, sono criteri che valgono in tutta l’Italia. Alcuni punti presentano criticità. Abbiamo presentato emendamento su questioni relative alle Municipalità. Razionalizzazione, d’accordo. Rispetto alla proposta di delibera, si è voluto prendere qualsiasi regolamento e cancellare con un segno il termine Municipalità. Ci sono punti un po’ critici, forse per la terminologia e ci sono riferimenti un po’ velenosi; basta cambiare la forma attuale. Presentiamo emendamenti per punti. La organizzazione del Comune parte dal basso; aprire un tavolo di lavoro, come organizzare la Macchina comunale sia positivo. Mi sembra che sia stato recepito dall’ultima Commissione; invitare i sindacati per evitare equivoci”.

“Aggiungo poche cose - dice il sindaco Brugnaro - e mi fa piacere che Ferrazzi abbia ricordato la flessibilità che è oggettivamente  la base dell’organizzazione moderna. Abbiamo presentato oggi la delibera perché sono criteri per fare organizzazione. Criteri condivisibili legati a democrazia. Vorrei rassicurare Scano che stimo costante. I contratti non possono essere cancellati. Ci sono contratti del comparto dirigenze. La linea che confermo, che stimo, è quella dio conservazione di quello che c’è. Poi sulle consulenze, non faccio nuove consulenze, solo il minimo, come l’Avvocatura civica. 
Su uso di questi criteri per riorganizzare la Macchina rispetto alle Municipalità, ognuno dà giudizio che vuole. Nel nostro caso specifico, le deleghe risalgono a diversi anni e ci sono stratificazioni. Bisogna toglierle per riassegnarle. Oggi non esiste un Database che raccoglie tutte le agevolazioni date dalle Municipalità. Occorre Unico Database”.

“L’attuale organizzazione tra comune e Municipalità - afferma alle 16.50 l’assessore Romor -  non funziona; vogliamo trovare rimedi per eliminare i doppioni e realizzare economie di scala. L’emendamento non può essere accettato da noi”.

La presidente invita ad esprimere il voto sull’emendamento, presentato dall’opposizione, con parere negativo di giunta: Presenti 35, votanti 33, favorevoli 9, contrari 24 e astenuti 2.

“Credo che con leggera modifica dell’emendamento - dice Davide Scano - possa esserci parere favorevole. La proposta di consultare sindacati e presidenti di Municipalità non è così peregrina, è momento di confronto con sindacati e presidenti di Municipalità. Possa essere utile anche in sede di Commissione ad hoc con i sindacati”.


Alle 17.00 il consigliere Ferrazzi esprime il suo pensiero sull'emendamento n.3 alla delibera: “Si parte da principi e si definiscono azioni coinvolgenti portatori di interesse che sono i dipendenti Comunali e le Municipalità. L’emendamento va nella logica di dare concretezza all’obiettivo”.

“Sono criteri - afferma Renzo Scarpa ( Lista Brugnaro Sindaco)  - che il Consiglio comunale dà per riorganizzare, per dare maggiore funzionalità riguardo intera struttura della Macchina comunale. Le indicazioni dell’emendamento mi sembrano inopportune perché si può leggere che il lavoro del Consiglio comunale possa essere controllato da sindacati e Municipalità.  È inopportuno e ha fatto bene l’assessore a dare parere negativo. Anche dal punto di vista del reddito. La spesa di funzionamento della Macchina comunale, il costo è all’interno della spesa corrente; il funzionamento deve essere meno costoso e più efficiente. È impegno che deve essere assunto. Conservo giudizio negativo perché inopportuno”.

“Ho ascoltato Scarpa - dice Pellicani - però non viene cercato il senso dell’emendamento”.

“Ho ascoltato - afferma l’assessore - gli interventi. Ci sono aspetti positivi. Rimane il fatto che l’emendamento è come il rovescio della medaglia, che appesantisce le procedure per creare nuovo aspetto consultivo che va in direzione opposta alla semplificazione. Confermo parere negativo”.

“ La delibera - dice Rocco Fiano (Lista civica Casson) - si rifà alla delibera n.52 del 18 aprile 2011; lì al punto 2 si parla di impegno da parte dell’Amministrazione a trovarsi periodicamente con forze sindacali. In sostanza l’emendamento si rifà a questo. La delibera si ospèira a quel regolamento”.

“Torniamo a emendamento n.3 - afferma la presidente Ermelinda Damiano - con parere non favorevole da parte della Giunta”.

L’esito del voto:  presenti 31, votanti 31, favorevoli 9, contrari 22. Il Consiglio non approva.

Anche il 4 emendamento, presentato da Monica Sambo, è ritenuto dall’assessore come il rovescio della medaglia che appesantisce, cioè che ingessa la procedura dell’Amministrazione. 

“Relazionare - dice alle 17.12 Francesca Faccini (Lista Civica Sasson) - non è confronto”.

Si vota: presenti 29, votanti 29, favorevoli 10, contrari 19. Il Consiglio non approva. 

L’emendamento 5 ottiene lo stesso esito dei precedenti: presenti 28, votanti 28, favorevoli 8, non favorevoli 20. 
  
Con l’emendamento 6, illustrato da Monica Sambo, si chiede più rispetto per il Contratto Collettivo Quadro. 

Voto: presenti 30, votanti 30, favorevoli 9, contrari 21. 

Con l’emendamento 7 si parla del termine “talenti” da inserire nella delibera, ma viene considerato ambiguo. Si presenta un sub emendamento con l’aggiunta della parola “competenza”. 
Si vota il sub emendamento con parere favorevole dell’assessore. Il voto del consiglio è unanime: 28 favorevoli su 28 presenti.  

Con l’emendamento n.8, si chiama in causa lo Statuto dei lavoratori che dovrebbe essere applicato   all’Amministrazione comunale. Il risultato del voto è di 27 contrari su 30 votanti.

Il 9 emendamento sul “Controllo” non viene accettato dall’assessore. Voto: 23 contrari e 8 favorevoli su 31 votanti.

L’emendamento 10 porta il termine “velenoso” che non è considerato adeguato all’atto. Voto: non votanti 22, contrari 9 su 31 votanti. 
Anche gli emendamenti 11 e 12 ottengono voto negativo da parte del Consiglio. 

Il Consiglio è chiamato a votare l’emendamento n.1 corretto: 29 presenti, votanti 26, contrari 22, favorevoli 4, astenuti 3. 

Si vota anche per l’emendamento 2 corretto: presenti 30, votanti 30, favorevoli 9, contrari 21.

La presidente del Consiglio invita Davide Scano del Movimento 5 Stelle ad illustrare il suo 1° emendamento.

Nella pagina n.3 della proposta di delibera si evidenzia la figura del Direttore Generale.
“Questa figura non serve - dice Scano - ed è considerata facoltativa. Occorre restringere la Macchina comunale e partire con il piede giusto, dando responsabilità ai dirigenti che rimangono. L’assessore ritiene che possa svolgere funzione di coordinamento. 
Si vota: presenti 27, votanti 27 favorevoli 9, contrari 19. 

Si passa all’emendamento n. 2 presentato dai consiglieri del Movimento 5 stelle. 
L’oggetto dell’emendamento sono i 700 incarichi comunali su 3.000 dipendenti. Il sindaco aveva sottoscritto al teatro Goldoni un accordo per selezionare il personale con bandi interni per valorizzare il merito e la trasparenza. L’assessore ritiene che l’emendamento voglia inserire un parametro che condiziona il potere di scelta del sindaco. Non si può entrare nel dettaglio. Parere negativo. 

“Non vedo accordo - afferma Giampaolo Formenti ( Lista Brugnaro Sindaco) - tra quello che dite adesso e quello detto prima”.

“Quanto detto da Formenti - risponde Davide Scano - non so a che cosa si riferisce. Vorrei un chiarimento dall’assessore. Il sindaco possa individuare al massimo 35 dirigenti della futura Macchina comunale. Si spera 350 incarichi anziché 700.   Gli altri 2.300 dipendenti sono stufi. Un incarico non è per tutta la vita come il diamante”.

“Non ho capito bene la contraddizione - afferma Elena La Rocca del Movimento 5 Stelle - tra istanze presentate dai dipendenti per essere parete attiva alla riforma.  È vergognoso!”.

Si passa all’emendamento n.3. L’assessore sostiene che l’emendamento si riferisce a qualcosa  che entra nel dettaglio di quello che sarà il regolamento. 

“È una farsa! “Non ce ne frega niente delle minoranze”, questa è la verità - dice Scano - criteri nuovi per le “performance”. Criteri generali quelli che farà la Giungta. Trovate scuse migliori”.

“Esprimo convincimento - afferma Renzo Scarpa - che 2 emendamenti  possono far parte del nostro bagaglio di decisione. Invito Giunta a fare un ragionamento. Dico che si può ragionare. 

Alle 18.45 la presidente del Consiglio comunale sospende la seduta.
Alle 19.20 i consiglieri ritornano in sala. 
L’emendamento 3 di Davide Scano viene riscritto e ripresentato.
Valutazione della riformulazione con parere favorevole di Giunta. 
Si vota: presenti 31, votanti 31, favorevoli 31. Il Consiglio approva.

Con l’emendamento n.4 di Davide Scano viene proposto di aggiungere il punto 8 alla delibera. Si prevedono conseguenti risparmi ed economie di scala, senza prevedere un’ulteriore scrittura della delibera. Si accetta la proposta di riformulazione. Si vota: presenti 32, votanti 32, favorevoli 32. Il Consiglio approva. 

L’emendamento n. 5 di Davide Scano riguarda la questione dei dirigenti. Non esiste una distinzione tra dirigenti e direttori. Si è creata una sorte di gerarchia tra dirigenti che fanno le funzioni dei direttori e dirigenti. Occorre nitidezza e cristallinità nell’individuazione dei dirigenti. I dirigenti devono essere tutti dirigenti. 
“Con questo emendamento - dice Scano - si è fatta luce su seguente cosa: non si capiva distinzione tra dirigente e direttore”.
Il parere di Giunta è negativo. Voto: presenti 33, votanti 28, favorevoli 4, contrari 24, astenuti 5.

Alle 19.50 viene proposto l’emendamento n. 5 illustrato da Elena La Rocca che chiede l’aggiornamento del punto 3 della premessa in merito al termine ”lavoro” come indicato anche dall’assessore. Si vota con parere favorevole di Giunta: presenti 32, votanti 32, favorevoli 32.

Si passa alle dichiarazioni di voto per la proposta di delibera 727/2015. Criteri generali in materia di organizzazione degli uffici e servizi e di adozione del Regolamento sull’ordinamento degli uffici e servizi.

La dichiarazione di voto per i consiglieri del Movimento 5 stelle è favorevole pur riconoscendo i dubbi già emersi nelle esposizioni precedenti. Si condividono gli obiettivi della proposta di deliberazione.

Monica Sambo (PD) dichiara per il suo gruppo un voto non favorevole per la questione delle Municipalità.

“Voglio ricordare  - afferma alle 20.00 Maurizio Crovato (Lista Luigi Brugnaro Sindaco) - che questo è l’inizio del cambiamento”.

Francesca Faccini (Lista casino Sindaco) afferma: “Ci siamo presentati seguendo le proposte per i dipendenti.  Doveroso e necessario riorganizzare la Macchina comunale. Voto contrario per gli emendamenti bocciati”.

Si vota per la proposta di delibera n. 727: presenti 33, votanti 33, favorevoli 27, contrari 6.
Il Consiglio approva.

Francesco Liparulo - Venezia

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