giovedì 18 febbraio 2016

Le Municipalità diventano soltanto propositive

IL PARTITO DEMOCRATICO VENEZIANO
PERDE I SUOI POTERI  SUL TERRITORIO
La VII Commissione del Consiglio Comunale di Venezia si è riunita il 16 febbraio nella Sala Giunta Piccola di Ca’ Farsetti con all’ordine del giorno l’esame della proposta di deliberazione PD 757 del 28/12/2015: Modifiche al “Regolamento comunale delle Municipalità” (Articoli 4, 5, 34, 38 bis, 41, 42 e 44).

La seduta è stata presieduta da Chiara Visentin con la partecipazione dell’assessore Paola Mar (toponomastica, Decentramento, Rapporti con le Municipalità) e dell’assessore Simone Venturini (Coesione Sociale, Sviluppo Economico del Territorio – Infrastrutture, Rapporti con il Consiglio Comunale - Coordinamento Assessori). 

La presidente invita l’assessore Paola Mar per una breve introduzione.

“Questa delibera - dice l’assessora alle 11.45 - conclude il ciclo delle delibere che si propongono di modificare l’assetto delle Municipalità e in questo caso si tratta di modifiche al Regolamento in base a criteri di centralizzazione di alcune funzioni”.

Il dott. Francesco Vergine, Direttore - Vice Segretario Generale del Comune di Venezia, entra nel merito della delibera ed afferma: “Questa proposta tocca il Regolamento Comunale delle Municipalità e interviene con alcune modifiche su serie di articoli  per cercare di rendere coerente l’assetto delle modifiche nell’ambito del territorio:
- Il testo del comma 3 dell’art. 4, che riguarda i poteri del Consiglio di Municipalità, viene riformulato,  eliminando “l’esercizio dei poteri di iniziativa, parere e proposta”, con le parole “la formulazione di pareri e proposte” su temi economici, politici, sociali, culturali ed ambientali.
Il successivo comma 4 prevedeva al Consiglio Comunale, con propria deliberazione, “delegare ulteriori funzioni alle Municipalità”. Ora sarà la Giunta Comunale ad attribuire “servizi ed attività” alle Municipalità; 

- alla lettera “èlle” del comma 1 dell’art. 5 attualmente è previsto che sia il Consiglio di Municipalità a proporre progetti preliminari da sottoporre all’approvazione della Giunta comunale. Si toglie al Consiglio di Municipalità l’onere di presentare progetti preliminari. La nuova formulazione è “propone alla Giunta comunale la realizzazione di lavori nel territorio della Municipalità”. Ora basta solo la proposta su lavori specifici nell’interesse della collettività;

- il comma 1 dell’art. 34 riguarda le competenze dell’Esecutivo di Municipalità e viene riformulato. Non c’è una modifica sostanziale. L’Esecutivo “propone atti di natura preliminare riguardanti le proposte di deliberazione da sottoporre all’approvazione del Consiglio di Municipalità”; il Consiglio di Municipalità riceve dal Consiglio comunale le materie e le deleghe su cui intervenire; l’organo esecutivo della Municipalità dà attuazione alla volontà del Consiglio di Municipalità;

- il comma 1 dell’art. 38 bis, in merito alle funzioni e compiti dei rappresentanti di zona di Murano, Burano e Pellestrina, viene modificato, eliminando le parole “l’attivazione di servizi e lo svolgimento di iniziative di carattere sociale, culturale, ricreativo e sportivo” e sostituendole con le parole “che riguardano comunità”. I rappresentanti potranno attivarsi per la soluzione di problematiche per la collettività, cioè per qualsiasi iniziativa per la loro comunità;

- l’art. 41 viene modificato nel senso che possa specificare meglio le competenze del sindaco. La rubrica “SEMPLIFICAZIONE DELL’ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA” viene sostituita con le parole “FUNZIONI DELEGATE DAL SINDACO E SEMPLIFICAZIONE DELL’ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA”.   
Il comma 1 viene completamento sostituito. Il sindaco può delegare specifiche competenze ai presidenti di Municipalità nell’ambito di risorse disponibili e per l’attuazione dei programmi dell’Amministrazione comunale, cioè l’azione amministrativa viene resa spedita, uniformata e semplificata; i presidenti di municipalità ripartiranno le deleghe tra gli organi della Municipalità chiamati ad attuarle;

- l’art. 42 ( ACCORDI - PROTOCOLLI DI INTESA) prevede che i Consigli di Municipalità possano sottoscrivere accordi e protocolli di intesa. Il testo del comma 1 viene modificato trasformando le parole “può autorizzare” con le parole “propone alla Giunta”.   Nel comma 2 viene cancellata la parola “direttore/trice di Municipalità e sostituita con le parole “dirigente competente”; 

- l’art. 44  riguarda il personale delle Direzioni d Municipalità. Il comma 1 viene modificato; vengono tolte le parole “Direttore di Municipalità” e si usa la parola “Dirigente”. Sarà la Giunta comunale a stabilire il livello di personale necessario per le Municipalità. Il comma 2 viene modificato secondo la legge per dare autonomia al dirigente per l’attuazione degli indirizzi dell’Amministrazione comunale”.

ALLe 12.03 iniziano gli interventi dei consiglieri.
“Siamo alla conclusione - afferma Nicola Pellicani (Lista Casson Sindaco) - ultima modifica di regolamento. Si è tolto la possibilità alle Municipalità di svolgere il rapporto di 1° sportello della cittadinanza. Questa delibera è atto finale che espropria le Municipalità della loro funzione, mortificando le legittime aspettative dei consiglieri eletti. Voglio ribadire che questo atto è scelta politica e non amministrativa. Sulle riforme delle Municipalità, tutti avevamo visto la necessità di intervenire; ora bobbiamo guardare avanti. Le riforme andavano fatte, però riforme e modifica di Partecipate”.

“È evidente - sostiene alle 12.08 Monica Sambo (PD) - che questa delibera incide sul funzionamento delle Municipalità e questo si inquadra più nelle intenzioni politiche e non tecniche di togliere funzioni e poteri alle Municipalità previste dalla legge. Le due delibere di oggi, quella dei “patrocini” (Esame della Proposta di Deliberazione PD 731 del 17/12/2015: Modifiche al Regolamento per la concessione di patrocini) e questa, sono un attacco alle Municipalità”-

“Peché? - interrompe la presidente Chiara Visentin (Lista Brugnaro Sindaco)”.

“L’articolo 41 viene modificato. Il sindaco si avvale del potere di delega. Nelle Municipalità - ribadisce Sambo - ci sono maggioranze politiche diverse. Il motivo della modifica non è quello di accentrare dal punto di vista tecnico - organizzativo ma politico. Si è accentrato per complicare. Per sindaco è colore politico diverso”.

“Rileggendo alcuni articoli modificati - afferma alle 12.10 Andrea Ferrazzi (PD) - è gestione fermamente politica perché toglie il potere politico delle Municipalità. Il comma 3 dell’articolo 4 toglie esercizio e potere di iniziativa. Il comma 4 dell’art. 4 toglie al Consiglio comunale   la facoltà di delegare e viene attribuita alla Giunta comunale “delegare ulteriori servizi e attività alle Municipalità. Con l’articolo 34 vengono di fatto tolte tutte le funzioni. Dissento da quello detto dal dott. Vergine”. Cosa può delegare il Consiglio di Municipalità? se stesso? Nulla! Assessore Mar, quali sono i poteri che rimangono alle Municipalità?”.

“Il Consiglio comunale - dice alle 12.16 Saverio Centenaro (Forza Italia) - delega la Giunta a dare le deleghe; è scelta politica. Ritengo che ci deve essere anche il controllo del Consiglio comunale. Quando parliamo di Regolamento, ogni Consiglio comunale debba essere interessato”.

“Ho sentito alcuni interventi - afferma alle 12.20 Davide Scano del Movimento 5 Stelle - occorre correggere il tiro, alcune cose sono fuorvianti. Questa delibera è di impoverimento. Alcune funzioni tolte al consiglio di Municipalità. Ci sono modifiche di mera organizzazione. Mi dispiace che la maggioranza non ha voluto fare i numeri. Il precisare che viene devoluta alla Giunta stabilire il livello di personale sufficiente per le Municipalità anziché i direttori, significa che non ci sono più direttori con risparmio di spesa. Stessa cosa a cascata per i progetti preliminari. Abbiamo necessità di fare questo livellamento. Credo ci sono evidenti risparmi. Vorrei chiedere le competenze per Consiglio comunale e Giunta. Per il comma 4 dell’articolo 4, le competenze delegate, che si chiamino funzioni o servizi e attività, sono la stessa cosa. Si tratta di competenze del Consiglio comunale e non della Giunta”.

Ciro Cotena  (Lista Brugnaro Sindaco) alle 12.22 chiede che siano inseriti nella delibera “i tempi massimi alle Municipalità per dare i loro pareri”.

“Il problema sollevato da Monica Sambo - afferma Renzo Scarpa (Lista Luigi Brugnaro Sindaco) - è reale. Se Municipalità rappresenta il 1° livello per l’amministrazione del territorio, non può essere in contrasto con Amministrazione centrale. Municipalità è strumento fondamentale del territorio più vicino ai cittadini per amministrare la città”.

Elena La Rocca del Movimento 5 Stelle alle 12.30 afferma: “Queste riforme generali delle Municipalità rappresentano sì valenza politica. Come influenzare la politica sul territorio è uno degli aspetti su cui si poteva lavorare a prescindere dalla centralizzazione delle funzioni come sulla razionalizzazione del carrozzone. Anch’io difendo il ruolo delle Municipalità. C’è assenza di cittadini e cittadinanza. Non possiamo sapere  e presumere di sapere quali servizi fanno comodo ai cittadini finché non li chiedono. Assenza totale del cittadino che è il fruitore dell’intero sistema”.

Il dott. Francesco Vergine alle 12.45 dice: “L’impianto, il rapporto tra Consiglio Comunale e Giunta non può essere modificato da Regolamento; è la legge che stabilisce l’assetto, il rapporto tra Consiglio comunale e Giunta. Lo statuto e il Regolamento sono strumenti. È il Comune (come Consiglio comunale) che assegna e individua funzioni che passano alla Municipalità. Il Consiglio comunale assegna risorse. Mi sento di tranquillizzare. L’articolo 42 fa salve le competenze della Giunta. Gli Ordinamenti, gli Uffici, i Servizi sono materia  di competenza della Giunta. La Giunta dà attuazione alle scelte del Consiglio comunale. La Giunta organizza Uffici e servizi anche per le Municipalità. Abbiamo fatto un lavoro di sintesi delle competenze. Sulle attuali competenze delle Municipalità ci sono 7 pagine;  basta leggere lo Statuto e il Regolamento”.

“Questa riorganizzazione - sostiene l’assessore Venturini - la rivendichiamo completamente. Interessa avere servizi efficienti per i cittadini. Riorganizzazione volta per la città con criteri uniformi. Riorganizzazione di cui andiamo fieri”.

La seduta termina alle 13.12.

Francesco Liparulo - Venezia   

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