mercoledì 13 gennaio 2016

Ultimatum del sindaco ai consiglieri metropolitani

IL SINDACO LUIGI BRUGNARO NON È DISPONIBILE 
A FARE CORREZIONI AL TESTO DI STATUTO PROPOSTO

Il Consiglio della Città Metropolitana di Venezia, convocato l’11 gennaio 2016 in Venezia a Palazzo  Ca’ Corner, San Marco 2662, ha approvato gli articoli del testo di Statuto presentato dal sindaco. 

“Questo è il testo che proponiamo - afferma alle 15.30 il sindaco metropolitano - se lo bolliamo,   se
non c’è accordo nelle forze, la strada, vorrei ricordare, c’è il commissario. Ricevere un voto contrario è una sconfitta non è un disastro, è la democrazia. Votiamo. Poi passaggio per l’assemblea dei sindaci. Non sono disponibile a fare correzioni; se c’è accordo per il testo, altrimenti viene bocciato. È un testo emendato, dobbiamo semplicemente votare un nuovo testo: a favore o contro. Dovete decidere o a favore o contro. C’è da fare un grande progetto, ognuno si assume le sue responsabilità. Nessuno deve essere vincitore o vinto”.

Il consigliere Quaresimin Alessandro, sindaco di Salzano, schierato con l’opposizione, fa alcune osservazioni: “Riguardo alla Bozza, vengono recepite buona parte delle istanze del territorio metropolitano. Ritengo positive le modifiche apportate. Mi è meno chiaro la gestione delle deleghe che il sindaco può delegare e si apre possibilità di persone diverse dai consiglieri; su queste persone capire la “ratio” apportata e capire il pensiero degli altri consiglieri”.

Il segretario generale, dott. Stefano Nen, precisa che la modifica fatta nel nuovo testo, tramite gli Uffici e Servizi della Città Metropolitana, come risulta nell’articolo 17, si riferisce a deleghe per i componenti della Conferenza metropolitana e non a un qualsiasi cittadino, cioè si apre possibilità di persone diverse dai consiglieri che possono essere i sindaci dei comuni.

Giovanni Battista Mestriner, sindaco di Scorzè, dice: “ Questa proposta di Bozza è migliorativa e va sostenuta in maniera forte in quanto sono state inserite le richieste di maggiore partecipazione fatte dai sindaci della Città Metropolitana. C’è solo un punto un po’ problematico per come è scritto l’articolo 9 (Organizzazione e governo dei servizi pubblici). Al terzo comma c’è limitazione, significa che se un comune dice: “Non sono d’accordo che venga gestito ambito città metropolitana; non sono d’accordo per la costituzione di un gestore ambito unico”. È punto problematico, significa mettere nello Statuto limitazione alla città metropolitana. Il primo comma estende ambito città metropolitana anche ai servizi pubblici locali e dall’altra si limita al gestore unico di ambito. C’è contraddizione. Distinguere i servizi locali da quelli metropolitani. Ci potrebbero essere limitazioni forti tra visione generale  e autonomie dei comuni”.  
“Per il tema delle le deleghe - sottolinea Mestriner - l’articolo 17  pone problemi di coordinamento. Nei primi otto commi si parla di consiglieri delegati; all’ultimo comma si dice possibilità di conferire incarichi a membri della Conferenza metropolitana che non sono consiglieri. C’è rischio di creare confusione nel dare lo stesso status giuridico dei consiglieri delegati. Mi auguro buon senso per questo Statuto”.

Alle 15.52 il consigliere Andrea Ferrazzi (PD) afferma: “Lo Statuto, non c’è dubbio, è stato migliorato, molti emendamenti bloccati sono stati ripresi. Come diceva Quaresimin, c’è stato impegno. Per quanto richiesto da Quaresimin, avere più motivo per un approfondimento. Il comma 9 dell’articolo 17, i delegati del sindaco, do interpretazione personale, crea confusione la possibilità di individuare altri componenti della Conferenza metropolitana per la gestione del territorio. Mi sembra più che sufficiente il coinvolgimento dei consiglieri eletti per la gestione del territorio”.

Alle 15.57 il consigliere Nicola Pellicani (Lista Casson) dice: “Lo Statuto è stato modificato nella parte specifica la politica nella direzione che noi abbiamo auspicato per una maggiore partecipazione dei 44 sindaci della città metropolitana  e per partire da Piano strategico. Mi auguro che con l’esperienza di questa seduta si possa aprire una vera fase costituente con il Piano strategico , frutto di dibattito e confronto con il territorio. Ruolo sindaci cambia connotazione Statuto. Mi associo alle perplessità evidenziate da Mestrine per il comma 9 dell’artico 17; l’introduzione dei delegati del sindaco al di fuori del Consiglio metropolitano non è chiara. 
Ribadisco nel dare un giudizio complessivo positivo”.

“Non sono d’accordo fino in fondo - esclama Mestriner alle 16.02 - per quanto detto da Pellicani. Sindaci di Centro sinistra e Centro destra non hanno messo in discussione lo Statuto in sé, lo Statuto leggero. I sindaci hanno detto di essere disposti a votare questo Statuto leggero purché si dia loro maggiore importanza”.

Flavio Berton, portavoce del Movimento 5 Stelle, alle 16.05 esprime la sua contrarietà “in merito al mancato recepimento per la verifica territoriale a cui si riferiva Quaresimin, per il bilanciamento del funzionamento della città metropolitana”. La legge Delrio si poteva migliorare. “Si doveva attribuire  una maggiore democratizzazione agli organi della città metropolitana. Mi rendo conto  - sottolinea il consigliere pentastellato - che l’articolo 15 (Il sindaco metropolitano) non è stato toccato. Brugnaro non è d’accordo per non fare alcuna modifica”. 

Il sindaco metropolitano invita i consiglieri a votare gli articoli 12 (Attribuzioni del Consiglio metropolitano) e 17 (I delegati del sindaco). 

Per la votazione dell’articolo 12 Flavio Berton è contrario. 5 consiglieri si astengono (Cereser, Ferrazzi, Pellicani, Polo e Quaresimin). 

Per l’articolo 17 Flavio Berton è contrario. 4 consiglieri dell’opposizione (Cereser, Ferrazzi, Pellicani e Polo) sono contrari. Il consigliere Quaresimin si astiene.

L’intero Statuto viene approvato dal Consiglio metropolitano.

Francesco Liparulo - Venezia

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