Cari amici,
in un momento di particolari difficoltà economiche, abbiamo intrapreso la strada della responsabilità nel bene del Paese.
In questi giorni il nuovo Esecutivo di tecnici sta pensando alla reintroduzione dell’Ici sulla prima casa, tassa che il Governo Berlusconi aveva abolito nel primo Consiglio dei Ministri del maggio 2008.
Si tratta di una tassa che va colpire direttamente le famiglie, i pensionati e le giovani coppie che
riescono a realizzare il loro progetto di vita tra un milione di difficoltà.
Oggi qualcuno vorrebbe chiedere a queste persone di fare un ulteriore sacrificio per pagare una
tassa che va a colpire indiscriminatamente ricchi e poveri, chi non arriva alla terza settimana del mese come chi vive in una reggia.
Noi pensiamo che sia ingiusto chiedere alle famiglie italiane di stringere ulteriormente la cinghia,
senza aver prima percorso tutte le strade possibili per il recupero di ulteriori fondi.
Siamo sicuri che in questo Paese si faccia davvero il massimo per contrastare l’evasione fiscale?
Non sarebbe più opportuno reperire i fondi necessari con una sana riforma del sistema bancario?
Per una giovane coppia è quasi impossibile ottenere un mutuo, e oltretutto c’è la spesa delle tasse, dei vari interessi, delle spese notarili (che esistono solo in Italia).
Invece di una sana politica familiare che sostenga questa cellula fondamentale della nostra società, stiamo andando nella direzione diametralmente opposta.
Come facciamo a chiedere più tasse a una famiglia numerosa che già vive nella difficoltà di crescere 3 – 4 figli? Stesso discorso vale nei confronti di un precario, di un anziano che vive di pensione o di un lavoratore che riesce con difficoltà ad arrivare a fine mese.
La soluzione per il nostro Paese non è nell’Ici ed è per questo che nei prossimi giorni, insieme al
Popolo della Libertà e ai Cristiano Riformisti chiederemo in una petizione popolare di non tassare le case e le famiglie degli italiani.
La nostra campagna dal titolo ‘un No grande come una casa alla reintroduzione dell'ICI inizierà sabato 26 novembre dalle ore 10 alle ore 20 con un gazebo nel centro storico di Roma, in Via del Corso altezza Piazza San Lorenzo in Lucina - e poi si diffonderà con iniziative simili in tutto il resto del Paese.
Per questo Vi invito a prendere parte alla raccolta firme per la nostra petizione e a replicare e
diffondere l’iniziativa anche nei Vostri quartieri.
Tutto il materiale utile per i banchetti è disponibile in formato digitale sul sito http://www.cristianoriformisti.it/
Sono sicuro che insieme riusciremo a far sentire le nostre ragioni e a difendere la famiglia, il più
grande patrimonio della nostra Italia.
Il Presidente,
On. Avv. Antonio Mazzocchi
In questi giorni il nuovo Esecutivo di tecnici sta pensando alla reintroduzione dell’Ici sulla prima casa, tassa che il Governo Berlusconi aveva abolito nel primo Consiglio dei Ministri del maggio 2008.
Si tratta di una tassa che va colpire direttamente le famiglie, i pensionati e le giovani coppie che
riescono a realizzare il loro progetto di vita tra un milione di difficoltà.
Oggi qualcuno vorrebbe chiedere a queste persone di fare un ulteriore sacrificio per pagare una
tassa che va a colpire indiscriminatamente ricchi e poveri, chi non arriva alla terza settimana del mese come chi vive in una reggia.
Noi pensiamo che sia ingiusto chiedere alle famiglie italiane di stringere ulteriormente la cinghia,
senza aver prima percorso tutte le strade possibili per il recupero di ulteriori fondi.
Siamo sicuri che in questo Paese si faccia davvero il massimo per contrastare l’evasione fiscale?
Non sarebbe più opportuno reperire i fondi necessari con una sana riforma del sistema bancario?
Per una giovane coppia è quasi impossibile ottenere un mutuo, e oltretutto c’è la spesa delle tasse, dei vari interessi, delle spese notarili (che esistono solo in Italia).
Invece di una sana politica familiare che sostenga questa cellula fondamentale della nostra società, stiamo andando nella direzione diametralmente opposta.
Come facciamo a chiedere più tasse a una famiglia numerosa che già vive nella difficoltà di crescere 3 – 4 figli? Stesso discorso vale nei confronti di un precario, di un anziano che vive di pensione o di un lavoratore che riesce con difficoltà ad arrivare a fine mese.
La soluzione per il nostro Paese non è nell’Ici ed è per questo che nei prossimi giorni, insieme al
Popolo della Libertà e ai Cristiano Riformisti chiederemo in una petizione popolare di non tassare le case e le famiglie degli italiani.
La nostra campagna dal titolo ‘un No grande come una casa alla reintroduzione dell'ICI inizierà sabato 26 novembre dalle ore 10 alle ore 20 con un gazebo nel centro storico di Roma, in Via del Corso altezza Piazza San Lorenzo in Lucina - e poi si diffonderà con iniziative simili in tutto il resto del Paese.
Per questo Vi invito a prendere parte alla raccolta firme per la nostra petizione e a replicare e
diffondere l’iniziativa anche nei Vostri quartieri.
Tutto il materiale utile per i banchetti è disponibile in formato digitale sul sito http://www.cristianoriformisti.it/
Sono sicuro che insieme riusciremo a far sentire le nostre ragioni e a difendere la famiglia, il più
grande patrimonio della nostra Italia.
Il Presidente,
On. Avv. Antonio Mazzocchi
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