giovedì 16 novembre 2017

Democrazia è condivisione per il Bene comune

NUOVA LEGISLATURA DI SCOPO PER ADERIRE
ALLE VERE ASPETTATIVE DEL POPOLO ITALIANO
Oggi occorre vincere il "dispotismo" delle nuove minoranze politiche che, sfruttando la nuova legge elettorale da loro voluta, si uniscono prima del voto elettorale senza avere una condivisione di idee e programmi, ma solo la bramosia di occupare il Parlamento costituendo una maggioranza di facciata.

Si tratta dell'applicazione della maggioranza parlamentare, “la regola del numero”, che, imponendo la volontà di alcuni parlamentari, non tiene conto del continuo aumento del distacco tra le persone e lo Stato, dell’impoverimento delle famiglie costrette a mantenere anche i propri figli senza lavoro.
La “regola del numero” in Parlamento e lo “strapotere del governo” da loro sostenuto soffocano la democrazia, l’autogoverno del popolo italiano.
La decisione politica dipende dal numero, cioè dalla volontà della maggioranza parlamentare. “Contiamo i voti e facciamo decidere ciò che la maggioranza decide”.

La nuova legge elettorale detta "Rosatellum" permette che PD E FI, vecchia Destra e vecchia Sinistra, possano ottenere la possibilità di ottenere in Parlamento una nuova maggioranza.
Tutte le decisioni sono possibili a condizione che rispettino la regola del numero.

La democrazia diventa semplicemente procedurale, cioè la democrazia diventa insieme di regole e procedure che stabiliscono chi è autorizzato a prendere decisioni collettive e con quali procedure. Questa concezione lascia impliciti i presupposti della democrazia, come governo dal basso a suffragio universale, lascia impliciti i valori e i fini ma lascia imprecisati i contenuti.
Una democrazia procedurale è aperta ad ogni contenuto e comporta la neutralizzazione pubblica dei valori. 
La democrazia procedurale entra in crisi quando nella società circolano tensioni che lacerano le coscienze delle persone.

La politica funziona se toglie gli ostacoli che ogni persona ha nella ricerca del suo appagamento. La politica raggiunge il suo fine più profondo quando la società matura sul piano etico. Etica intesa come respiro complessivo di un popolo, come etica pubblica, cioè come trasparenza nei rapporti sociali.
La mancanza di lavoro per i giovani è la prima urgenza del nostro Paese. Se non si riuscirà a trovare una risposta concreta a questa emergenza il rischio è di sacrificare tutti i prodotti italiani e i relativi posti di lavoro.
Scendere in campo per costituire un baluardo di forze democratiche pronto a schiacciare le mire egemoniche dei politici che non tengono conto che i veri problemi degli Italiani sono la mancanza di lavoro e la diffusione della povertà per molte famiglie.
Francesco Liparulo - Venezia
Blog: galeaveneta.blogspot.com

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