LA CONVIVENZA DELLE NAZIONI
SI ATTUA CON LA NON VIOLENZA
SI ATTUA CON LA NON VIOLENZA
Il valore dell’uomo può realizzarsi nella comunità civile solo se questa è pervasa dalla giustizia e dall’amore civico che sono il fondamento del buon vivere.
Quale partito politico è in grado oggi di animare la lotta politica e di far emergere quei valori insiti nello spirito di ogni uomo che offrono le ragioni di vivere anche se la lotta richiede sofferenza e sacrificio?
Si tratta di scegliere uomini in grado di risvegliare nel popolo i valori che sono alla base di ogni comunità civile.
Sul terreno politico, la lotta consiste nell’opporsi al male politico sotto forma di soprusi delle maggioranze e di ingiustizie sociali.
Occorre di puntare sulle risorse del coraggio e delle energie di coloro che lottano affinché la politica stessa sia orientata al suo vero fine che è quello della solidarietà perché la comunità civile si fonda sulla coesione tra le persone e la solidarietà costituisce la forza che tiene unita ogni comunità politica.
L’Europa sembra aver dimenticato la subordinazione dei fini politici ai fini del benessere dei popoli. Si avverte disagio di fronte al disprezzo pratico della persona umana e della sua dignità.
L’emblema della condizione economica-politica di oggi è costituito dalla presenza dì Stati deboli, mercati forti e finanze fortissime. Si assiste ad un intreccio tra sfera economica, politica e mediale per cui occorrono nuove forme di azione politica capaci di bilanciare il potere dei mercati entro gli spazi globalizzati. Il potere della finanza è transnazionale e influisce sulle decisioni dei governi nazionali.
La globalizzazione dell’economia richiede un governo dell’economia che appare oggi mancante agli occhi di tutti. Nel mercato globale mancano Istituzioni politiche ed economiche efficaci per mettere in atto o far rispettare nuove regole. Si rende necessario e urgente la globalizzazione della politica dove siano rappresentati in modo adeguato le popolazioni povere dell’Africa e dell’Asia.
Occorre mettere insieme in Occidente lo sviluppo economico, la civiltà politica e la coesione sociale.
Si parla di diritto e dovere di contenere le operazioni militari entro i limiti canonici della dottrina classica di guerra giusta, cioè si parla dell’immunità dei civili sottoposti ai bombardamenti e ai colpi delle “bombe intelligenti”.
Le violazioni della guerra giusta continuano ancora oggi a non salvaguardare i civili. L’ONU è fatto di nazioni sovrane e di Stati che hanno il diritto di “veto”. La società europea sembra diventare la “cassa di risonanza” di interessi nazionali.
Francesco Liparulo - VeneziaP.S. Pagina web: galeaveneta.blogspot.com
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