sabato 6 luglio 2013

Scelta Civica può risolvere la "perfida crisi"

COALIZIONE DI FORZE RESPONSABILI
PER UNA LEGISLAZIONE DI  CONSENSI

Da noi la crisi generale con cui da quattro anni ci si
confronta su scala mondiale – ha detto Giorgio Napolitano – si è tradotta in crisi di aziende medie e grandi. Per effetto di tutto ciò, e per il peso delle imposte da pagare, per l’aumento del costo di beni primari e servizi essenziali, dobbiamo parlare di una vera e propria “questione sociale” da porre al centro dell’attenzione e dell’azione pubblica. La politica, soprattutto, non può affermare il suo ruolo se le manca la capacità di condivisione umana e morale per le situazioni gravi di persone e di famiglie che bisogna sentire nel profondo della nostra coscienza e di cui ci si deve fare e mostrare umanamente partecipi”.

"A partire dalla primavera del 2012 - ha scritto in una nota su Facebook Mario Monti - il Pdl e il Pd
per favorire le categorie economiche e sociali a loro rispettivamente vicine, hanno attenuato e ritardato sia le riforme strutturali  sia i tagli alla spesa pubblica proposti dal "Governo di impegno nazionale". Così facendo, hanno ritardato ulteriormente la ripresa dell'economia italiana in una situazione dell'economia europea già non favorevole".

Nella società politica sono ancora presenti 
le "male bestie" indicate da Luigi Sturzo, cioè lo statalismo che è contro la libertà, la partitocrazia che è contro l'uguaglianza, l'abuso del denaro pubblico che è contro la giustizia. La morale non può essere disconosciuta da chi governa, cioè l'etica deve stare dentro la politica, perché l'etica sociale è l'anima della politica che permette al popolo di respirare e di esistere secondo una “vita buona” per tutti.

Globalizzazione, crisi finanziaria, produttiva e sociale hanno alimentato paure e rabbia nel popolo chiamato a fare sacrifici e a sopportare un rigore fiscale per sostenere il debito pubblico che costa “più di 85 miliardi di euro all’anno” di solo interessi. Si migliorano i bilanci pubblici e si riempiono i forzieri delle banche, ma l'ossigeno vitale non arriva alle famiglie che vedono gli imprenditori disperati senza il sostegno del credito e i lavoratori senza un reddito. I nuclei familiari più deboli sono quelli monoreddito che hanno visto anche perdere il loro potere di acquisto. Negli ultimi 4 anni i nuovi poveri sono aumentati del 14%, percentuale che nel Sud (secondo la Caritas) arriva al 74%.

I valori fondamentali della società civile (la persona umana, la famiglia, la sussidiarietà, la solidarietà) passano in secondo luogo nel sistema Stato – mercato che impone le proprie concezioni individualistiche nell’attuale mondo globalizzato, dove le regole del mercato non tengono conto della dignità della persona umana. Allarmano i dati sull'occupazione relativi ai giovani tra i 15 e i 29 anni. Quasi 2 milioni di giovani fuori ogni tipo di occupazione. "Il lavoro non deve essere un privilegio - ha detto il Presidente della Repubblica - ma una normale condizione, soprattutto per i più giovani”.

C'è l'esigenza per la società civile di uno Stato più umano che riconosca e sostenga la persona umana secondo il principio della sussidiarietà, agevolando lo sviluppo di tutte quelle energie delle singole persone e delle organizzazioni sociali per creare una comunità civile che si conserva nel tempo. L'esortazione è quella di costruire una società più giusta il cui centro è la persona che si realizza liberamente, cioè una comunità fondata sul progresso della vita e sulla forza della libertà in cui sia riconosciuta la dignità dell'uomo esistenziale dal suo concepimento fino alla sua morte naturale.

Il compito delle persone investite di potere politico   è quello di emanare una legislazione che garantisca un’ordinata convivenza sociale nella vera giustizia perché tutti i lavoratori possano trascorrere una vita dignitosa. La legge civile deve assicurare soprattutto i diritti fondamentali che appartengono alla persona. Fondamentale fra tutti è il diritto al lavoro per chi presta la sua opera per il bene proprio e della sua famiglia. La società politica necessita di uomini e donne che possano dare un senso all'esistenza concreta del cittadino che è soprattutto aspirazione alla libertà di realizzarsi nell'ambito di una comunità civile. L'attuale crescita degli indigenti evidenzia una forte diseguaglianza tra ricchi e poveri e un fenomeno do ingiustizia sociale.

Grillo e i "Grillini" non risolvono i problemi del Paese. I loro atteggiamenti se da un lato sono comprensibili dall'altro sono sbagliati. L'ingovernabilità è un rischio che non ci possiamo assolutamente permettere.

Si tratta di realizzare un “Programma di cose concrete” miranti ad attuare un piano straordinario per l’occupazione giovanile, a promuovere un piano nazionale per la famiglia con più equità fiscale, a garantire il libero accesso alla Sanità, a sostenere le imprese agricole tutelando il “made in Italy”, a sostenere l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, ad accrescere gli investimenti nella ricerca, ridurre la spesa pubblica, sviluppare la lotta all’evasione, modificare le regole del patto di stabilità, valorizzare il patrimonio paesaggistico, artistico e culturale.

Gli uomini in grado di guidare una coalizione di forze responsabili per una "politica necessaria" sono Mario Monti e i componenti di Scelta Civica. Si tratta di politici in grado di stimolare nel "Governo Letta" un'economia che arreca sviluppo e crea il bene comune che possa riversarsi su tutti i cittadini.

Costruire un mercato sociale più competitivo in Italia e in Europa - ha detto l’emerito professore della Bocconi – è l'essenza del mio impegno. È un’agenda ambiziosa, ma tutti dobbiamo rendere conto al popolo del nostro Paese e soprattutto ai più fragili della società. I nostri giovani sono le vittime di governi che spesso non sono stati abbastanza forti nell’affrontare la lotta alla corruzione, all’evasione fiscale e ai gruppi di interesse, cioè sono le vittime di politici che spesso si sono impegnati in promesse elettorali non pensando al fatto che quelle promesse potessero essere mantenute o meno”.
Monti e Scelta Civica hanno la capacità di aiutare le famiglie e le imprese italiane per affrontare la “perfida crisi” sociale e produttiva. Le sue parole sono convincenti in quanto il senatore, chiamato dal Capo dello Stato, ha già risolto la crisi finanziaria salvando il sistema finanziario nazionale.

"Ho deciso di guidare il movimento politico "Scelta Civica" – ha detto il senatore Monti – perché vedo la necessità di una nuova forma politica che vada oltre le vecchie coalizioni tradizionali. Ho lanciato un appello alle forze vive della società, di cui c’è una grande presenza in Italia, perché sostengano un'agenda di riforme. Questa è l’essenza del mio impegno. Costruire un mercato sociale più competitivo in Italia e in Europa. Non parteciperei a un governo non sufficientemente riformatore".

Il senatore crede “in una grande risposta degli Italiani che hanno voglia di cambiamento” e ritiene di poter “dare un messaggio di speranza agli Italiani”. La sua “salita in politica” è stata determinata dal desiderio di “unire gli Italiani e non dividerli” con il sostegno di forze politiche responsabili.

Si tratta di affrontare con trasparenza le patologie politiche, la diffusione del crimine, la droga, il degrado urbano, la prostituzione, l’inquinamento, l’abbandono della famiglia a se stessa. I valori spirituali del popolo italiano devono essere difesi e tramandati per conservare la nostra identità e promuovere un futuro per la nostra società civile.

Coloro che vogliono il "Bene comune dell'Italia" sono chiamati a "mantenere desta la sensibilità" per il riconoscimento dei diritti e della dignità dell'uomo, di fronte "all'attrattiva dell'utilità individualistica" a danno delle persone che costituiscono la comunità civile. Occorre vincere lo statalismo, la partitocrazia ed eliminare lo sperpero del denaro pubblico per il trionfo della giustizia sociale. Si tratta di raggruppare tutti coloro che vorranno dedicarsi a una certa concezione di democrazia da perseguire e dei mezzi idonei per il conseguimento della "vita buona" per tutti.

Occorre generare nuove imprese, attrarre nuovi investimenti, dare un valore positivo a chi fa impresa, riportare al centro il lavoro con un mercato inclusivo per i giovani, le donne e gli immigrati.

L’esortazione è quella di costruire una società più giusta il cui centro è la persona che si realizza liberamente, cioè una comunità fondata sul progresso della vita e sulla forza della libertà in cui sia riconosciuta la dignità dell'uomo esistenziale dal suo concepimento fino alla sua morte naturale.

Non è un partito che fa l'Italia giusta, ma la scelta oculata di chi possa rappresentare il popolo con una “specchiata moralità personale”, abbia dimostrato di vivere con rettitudine, abbia “competenza e passione per il bene comune”, sia credibile per risolvere le “patologie politiche” della città. Aumentano gli elettori che vedono in Monti l'uomo giusto perché ha già saputo portare l’Italia lontano dal baratro, dal fallimento dello Stato ed è in grado di dare speranza agli Italiani “illusi” per tanti anni da rappresentanti politici che hanno permesso fenomeni di degrado del costume, di scivolamento nell'illegalità, provocando un “fuorviante rifiuto della politica”.

Il popolo sa distinguere il bene dal male, cioè ciò che è giusto e ingiusto per l'Italia. La soluzione per governare oggi il Paese è sostenere il movimento Scelta Civica e il senatore Mario Monti, considerato “punta di diamante” per scalfire e infrangere la barriera della recessione. I cittadini non vogliono demagoghi e imbonitori del popolo, ma chi ha saputo ridare credibilità all’Italia nell’ambito europeo, cioè chi ha esperienza di saper affrontare i problemi imposti dalla globalizzazione dei mercati finanziari e commerciali e possiede la capacità responsabile di risolvere la questione sociale italiana.
Sì a Monti e a Scelta Civica per una Patria nella quale tutti gli Italiani si riconoscono.
Francesco Liparulo - Venezia

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