venerdì 2 settembre 2011

La partitocrazia impedisce le vere scelte di libertà

MAGGIORANZA CONFUSA

SOCIETÀ CIVILE IN CRISI

I componenti del partito della nazione intendono creare una nuova forza che dia “centralità all’interesse generale nell’azione politica e speranza di crescita ad un Paese disilluso”. I governi hanno realizzato, secondo il pensiero dei politici centristi, "una serie di privatizzazioni che hanno favorito i nuovi monopolisti di settori strategici come banche, assicurazioni, telecomunicazioni, gas ed energia con il risultato di appesantire i costi dei servizi per i cittadini, le famiglie e le imprese".

Gli esponenti politici moderati prevedono una riforma elettorale che consenta finalmente la nascita di partiti politici e schieramenti omogenei. Il sistema elettorale auspicato è quello proporzionale tedesco che prevede con uno sbarramento percentuale la riduzione dei partiti. Si vuole formare un centro politico (popolare, europeista, moderato e riformatore) che rappresenterà il partito della nazione distinto dal populismo demagogico e dal particolarismo territoriale degli interessi localistici.

La prospettiva di coloro che credono nei principi della persona umana, della famiglia e della sussidiarietà è quella personalistica comunitaria. Si tratta di riconoscere l’importanza della libertà di scelta di ogni uomo o donna con l'organizzazione dal basso della società civile, cioè favorire la libertà di autonomia delle persone che vogliono realizzare il bene comune. Ogni persona vuole realizzare se stessa e sentirsi parte delle organizzazioni sociali entro cui può svolgere la propria esistenza.

La comunità civile potrà durare nel tempo se la libertà sociale è ben salda sulla giustizia e sul senso dell’amicizia civica. Il ruolo della giustizia è quello di eliminare gli ostacoli alle pacifiche relazioni tra le persone, cioè eliminare le ingiustizie sociali che creano odio e risentimenti tra chi gode di benefici e chi non dispone nemmeno dell’essenziale per vivere. L’amicizia conferisce dinamicità alle relazioni interpersonali perché infonde entusiasmo che sprigiona le energie più profonde dell’animo umano.

I politici devono conoscere i valori umani e morali coinvolti nella realizzazione del benessere sociale, cioè conoscere ed applicare con responsabilità l’aspetto politico della giustizia sociale, dell’amicizia, del rispetto della persona umana dall’inizio del suo concepimento fino alla sua morte naturale.

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