mercoledì 31 agosto 2011

Un popolo unito per la globalizzazione

LA COESIONE È FORZA
PER LA DEMOCRAZIA
La coesione tra le persone richiede la forza vitale della solidarietà che costituisce l’anima della società. Si tratta di aprirsi agli altri con generosità, anche a costo del sacrificio, inteso come dono si sé al servizio degli altri che scaturisce dal profondo del cuore di ogni persona.

Solo la buona volontà e una relazione di rispetto da persona a persona e tra persona e comunità può dare al corpo politico un carattere umano. La dedizione al bene politico, intesa come dono di sé gratuito, permette la coesistenza e il dialogo delle persone che creano una comunità che si conserva nel tempo, perché la giustizia e la fede nell’uomo costituiscono la forza che la fanno vivere.

La realizzazione del compimento della democrazia nell’ordine sociale e politico non è pienamente soddisfatto con l’esistenza di uomini e donne che vivono nella precarietà e nell’indigenza perché l’economia è stata fondata sulla produttività del denaro e l’egoismo di alcuni politici.

La parola democrazia deve designare un modo di vivere la vita umana e la vita politica. Il governo deve essere, secondo la dichiarazione di Abraham Lincoln, del popolo, da parte del popolo e per il popolo.

Si tratta di acquisire una vera cittadinanza per tutte le persone che vivono sul territorio nazionale, cioè ragionare sui problemi umani complessi e affrontarli utilizzando il metodo della concertazione” che significa “mettersi insieme” per risolvere i problemi dei lavoratori, dei giovani e delle famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese per il sostentamento dei figli.

“Dobbiamo incominciare a ragionare – ha sostenuto Pier Ferdinando Casini – per unire “i rappresentanti politici”, perché ho paura di una politica che esaspera le paure e instilla veleni. Compito della politica è di guidare il Paese ”. La cittadinanza per il politico dell’Udc è maturazione comune, è valore, senso di appartenenza morale.

Le organizzazioni sindacali dei lavoratori “sono chiamate a farsi carico dei nuovi problemi della società”.

L'appello ai liberi e forti di Don Luigi Sturzo è sempre valido per combattere e difendere nelle interezza “gli ideali di giustizia e libertà”; per opporsi allo statalismo e alla demagogia di chi promette tutto per i propri fini.

Gli amministratori del popolo devono saper ascoltare i propri elettori, sentire le vibrazioni della società civile, mostrare le compatibilità presenti nella comunità tra le varie richieste contraddittorie. La loro azione deve valorizzare le dimensioni locali, agendo a livelli capillari, senza sfociare nel localismo che è pura retorica. Si tratta di creare il benessere per i cittadini.

I valori cristiani del popolo italiano (dignità della persona umana, famiglia, solidarietà, sussidiarietà) sono indispensabili ad una valida democrazia perché promuovono un sentimento della vita, ancorato alla centralità dell’uomo e permettono una “convivenza ordinata e feconda”.

Le basi della nostra nazione, come entità permanente, sono le regole immutabili della legge naturale, insite in ogni uomo o donna, la continuità culturale, la tradizione, la consapevolezza storica, l’amore della Patria. A questi valori sono ancorati gli Italiani .

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