venerdì 16 settembre 2011

I valori degli Italiani hanno profonde radici cristiane

I testimoni del popolo ridestano uniti il credo
democratico nella libertà delle scelte politiche
Wilfried Martens, presidente del Partito Popolare Europeo, citando Don Sturzo, ha affermato: “…I padri fondatori del PPE avevano convinzioni radicali di libertà, responsabilità e dignità dell'essere umano, considerato come soggetto e non come oggetto della storia… Con le buone idee stimoleremo le linee economiche per la sicurezza dei cittadini...Siamo pronti ad affrontare le sfide con i valori comuni del PPE … per un mercato sociale ... Siamo forti e uniti per l’Europa”.
La “rettitudine intellettuale e morale”, la “testimonianza di amore, libertà e di servizio al popolo" di Luigi Sturzo, fondatore nel 1919 del Partito Popolare Italiano, costituiscono valori fondamentali per tutti gli Italiani. Il suo appello “A tutti gli uomini liberi e forti” di combattere per difendere nella loro interezza “gli ideali di giustizia e libertà” scuote gli animi e sprona i cuori generosi per affrontare le sfide della globalizzazione e dell’immigrazione.
La comunità politica ha bisogno di testimoni che le insegnino la razionalizzazione morale della vita sociale. Si avverte la necessità di uomini che mantengano la tensione morale nei cittadini e li aiutino a ritrovare la propria identità.
Le prove del riconoscimento dei fini essenzialmente umani della vita politica e delle sue istanze più profonde sono essenziali per affrontare le “male bestie” del prete di Caltagirone che sono, ancora oggi, lo statalismo, la partitocrazia e lo sperpero del denaro pubblico.
Lo Stato, espressione e strumento del corpo politico, deve essere “veramente popolare”, riconoscere i “limiti della sua attività”, rispettare gli organismi naturali e sociali intermedi, applicare il principio di sussidiarietà, cioè aiutare economicamente, istituzionalmente e legislativamente tutte le entità sociali più piccole, iniziando dalla famiglia.
La famiglia italiana di oggi deve affrontare l'attuale crisi finanziaria, economica e valoriale. Si tratta di recuperare “le radici della crescita delle Regioni per promuovere le loro qualità produttive che fanno vincere le sfide della globalizzazione. Milioni di Italiani vivono, secondo le recenti statistiche, con la metà del reddito medio nazionale (circa 600 euro al mese) . La crescita degli indigenti evidenzia una forte disuguaglianza tra ricchi e poveri e un fenomeno di ingiustizia sociale.
La famiglia genera legami di appartenenza, dà forma sociale alle persone, trasmette valori culturali, etici, sociali, spirituali, essenziali per lo sviluppo della società civile.

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