sabato 12 ottobre 2013

Pd e Pdl illudono gli elettori italiani

MARIO MONTI   E   SCELTA CIVICA
CONTRO "L'ILLUSIONISMO FISCALE"
"Il Pdl - ha detto Mario Monti - si presenta come partito anti-tasse, ma con i suoi comportamenti costringe ad aumentarle. Con la sua ostinazione contro l'Imu, alla quale troppo docilmente il governo ha dato retta, il Pdl è di fatto il responsabile dell'aumento dell'Iva e della impossibilità di ridurre fortemente il cuneo fiscale, che è quello di cui avremmo bisogno. Così ha ottenuto non di ridurre le tasse, ma di imporre una fiscalità regressiva e recessiva che penalizza ulteriormente la  competitività del Paese. Predicano la riduzione delle tasse ma poi, come è successo con l'ultimo Governo Berlusconi, fanno guai che obbligano ad aumentare ancora il carico fiscale. Così c'è il rischio che la grande coalizione si trasformi in una grande collusioneAllora noi di Scelta civica  saremo la 'sentinella contro il loro illusionismo fiscale'''.
"Deve essere chiaro a tutti - ha detto Enrico Letta, presidente del Consiglio dei ministri - che la Legge di Stabilità non è uno strumento in cui ciascun partito scarica le proprie richieste, dobbiamo selezionare gli obiettivi e rispettare delle priorità".
"Siamo immersi in un angoscioso presente - ha detto il Capo dello Stato - e bisogna proiettarsi oltre approcci legati a pur legittimi interessi. È chiaro che c'è un urgente bisogno di dare maggiore attenzione al tema del disagio sociale, perché abbiamo un aggravarsi del disagio delle famiglie e un aggravarsi della povertà".
"L’economia italiana - si legge nell'ultimo Rapporto del Cnel (Consiglio Nazionale Economia e Lavoro) - è attraversata da una fase di profonda crisi. Le politiche di bilancio di segno restrittivo, la caduta del clima di fiducia degli operatori economici, e la riduzione del credito si sono tradotti in un crollo della domanda interna. "Tra il 2008 e il 2012 i disoccupati ufficiali sono aumentati di oltre un milione di unità ma "l'area della difficoltà occupazionale" registra un aumento di circa 2 milioni di persone. Italiani in povertà assoluta raddoppiati (4,81 mln).
Questa è la ripresa?
"Dovremmo recuperare lo spirito per cui è nato il governo Letta - ha affermato Linda Lanzillotta, vice presidente del Senato - invece in questi mesi abbiamo assistito ad ultimatum da parte dei due maggiori partiti come se le larghe intese servissero per nascondere debolezze interne e restituire mance elettorali".
Sia a destra che a sinistra - ha esplicitato  Mario Mauro, senatore di Scelta civica e ministro della Difesa dell’esecutivo Letta - c’è chi sa avere un ruolo solo nello scontro". 
PD e PDL sono dilaniati nel loro interno e nuovi sedicenti leader si confrontano per l'accaparramento delle simpatie degli elettori, sfiduciati da una politica disattenta ai veri bisogni dei cittadini, impegnati a fronteggiare la galoppante disoccupazione e la povertà che colpisce i ceti meno abbienti della società civile. Per l’Istituto nazionale di statistica, l'11% delle famiglie italiane, circa 3 milioni di nuclei familiari, è povero.
C'è recessione: il prodotto interno lordo italiano è sceso dell’1,2%. La Banca d'Italia, nel suo ultimo bollettino economico, ha evidenziato che l'Italia avrà nel 2013 un Pil negativo dello 0,7%, inferiore a quello europeo, previsto intorno allo 0,2%. Si invita il governo a "procedere con decisione e tempestività nelle misure già adottate" per la ripresa dell'economia. Un ritorno alla crescita contribuirebbe "a un miglioramento delle condizioni del credito e del clima di fiducia".
Come affrontare la crisi?
"La coalizione - ha specificato il leader di Scelta Civica - serve a condividere la responsabilità politica per fare le riforme che, nell'interesse della crescita e dell'equità, colpiscono interessi costituiti; non può diventare un accordo per distribuire favori da una parte e dall'altra".
Mario Monti propone un "patto di coalizione dettagliato e verificabile".
L'on. Enrico Zanetti, responsabile delle politiche fiscali di Scelta Civica, presenta 7 priorità per un patto di coalizione:
1 - Rilanciare sin dalla Legge di Stabilità per il 2014 - 2016 il processo di controllo della spesa pubblica avviato dal Governo Monti. I tagli di spesa potranno essere restituiti ai cittadini sotto forma di tagli di imposte.
2 - Creare "l'anagrafe della spesa" per monitorare la spesa e contrastare gli sprechi.
3 - Razionalizzare gli incentivi e le agevolazioni fiscali.  
4 - Dismettere patrimonio pubblico per finanziare investimenti.
5 - Ridurre la pressione fiscale partendo da lavoro e impresa.
6 - Contrattare con l'Europa una maggiore agibilità finanziaria per assicurare all'Italia di agganciare la ripresa.
7 - Introdurre un contributo di solidarietà sulle pensioni di più elevato importo per garantire equità intergenerazionale anche nei sacrifici.
I testimoni del popolo devono impegnarsi affinché sia applicata la giustizia in ogni attività della persona umana e perché sia rispettata la sua dignità in ogni manifestazione della sua opera, contrastando ogni disconoscimento dei valori che costituiscono l’essenza della vita, cioè opporsi con qualsiasi mezzo non violento di persuasione. Si tratta di interagire con tutte le forze della società civile per instaurare quella saggezza che è razionalizzazione morale della politica.
Spetta alla comunità politica mediare tra le necessità funzionali del mercato e la vita quotidiana delle persone, cioè promuovere i contenuti valoriali nelle decisioni del mondo produttivo e finanziario. La necessità della ricchezza e la competizione mondiale devono armonizzarsi con i valori dell’uomo che è soggetto e fine di ogni produzione e benessere sociale. Gli esponenti politici non devono accettare il relativismo che svilisce la dignità della persona umana nella sua stessa comunità con la diffusione del crimine, la droga, il degrado urbano, la prostituzione, l’inquinamento, l’abbandono della famiglia a se stessa. I valori spirituali del popolo italiano devono essere difesi e tramandati per conservare la nostra identità e promuovere un futuro per la nostra società civile.
La “cellula vitale” della società, la famiglia naturale, costituita dall’amore di un uomo e una donna che attraverso la procreazione dei loro figli tramandano i valori del loro popolo, è minacciata dalla pressione degli interessi utilitaristici che non considerano il valore e la dignità dell’essere umano. Si avverte la certezza che i valori fondanti della cultura europea sono messi in secondo ordine rispetto all’attrattiva della globalizzazione economica e finanziaria che non riconosce il vero valore del bene comune della società che è tale se e solo se si riversa su ogni cittadino.
Non basta una bandiera, un logo o un inno per fare un partito, ma occorre un'unità di intenti, cioè essere convinti di servire il popolo e testimoniare le sue esigenze. Si tratta di servire la comunità vivendo per la famiglia, attuando la solidarietà sociale e facendo applicare il principio di sussidiarietà da parte dello Stato.
Francesco Liparulo - Venezia

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