MARIO
MONTI E SCELTA CIVICA
CONTRO
"L'ILLUSIONISMO FISCALE"
"Il Pdl - ha detto Mario
Monti - si presenta come partito
anti-tasse, ma con i suoi comportamenti costringe ad aumentarle. Con la sua
ostinazione contro l'Imu, alla quale troppo docilmente il governo ha dato
retta, il Pdl è di fatto il responsabile
dell'aumento dell'Iva e della impossibilità di ridurre fortemente il cuneo
fiscale, che è quello di cui avremmo bisogno. Così ha ottenuto non di
ridurre le tasse, ma di imporre una fiscalità regressiva e recessiva che
penalizza ulteriormente la competitività del Paese. Predicano
la riduzione delle tasse ma poi,
come è successo con l'ultimo Governo Berlusconi, fanno guai che obbligano ad aumentare ancora il carico fiscale.
Così c'è il rischio che la grande coalizione si trasformi in una grande collusione. Allora noi di Scelta civica saremo la 'sentinella contro il loro illusionismo fiscale'''.
"Deve essere chiaro a
tutti - ha detto Enrico Letta, presidente del Consiglio dei ministri - che
la Legge di Stabilità non è uno
strumento in cui ciascun partito
scarica le proprie richieste, dobbiamo selezionare
gli obiettivi e rispettare delle priorità".
"Siamo
immersi in un angoscioso presente - ha detto il Capo dello Stato - e
bisogna proiettarsi oltre approcci legati a pur legittimi interessi. È chiaro
che c'è un urgente bisogno di dare
maggiore attenzione al tema del disagio sociale, perché abbiamo un
aggravarsi del disagio delle famiglie e un aggravarsi della povertà".
"L’economia
italiana - si
legge nell'ultimo Rapporto del Cnel (Consiglio Nazionale Economia e Lavoro)
- è attraversata da una fase di profonda crisi. Le politiche di bilancio di segno restrittivo, la caduta del clima
di fiducia degli operatori economici, e la riduzione del credito si sono
tradotti in un crollo della domanda interna. "Tra il 2008 e il 2012 i disoccupati ufficiali sono aumentati di
oltre un milione di unità ma "l'area della difficoltà
occupazionale" registra un aumento di circa 2 milioni di persone. Italiani
in povertà assoluta raddoppiati (4,81 mln).
Questa è la ripresa?
"Dovremmo recuperare lo spirito per cui è
nato il governo Letta - ha affermato Linda Lanzillotta, vice presidente del
Senato - invece in questi mesi abbiamo assistito ad ultimatum da parte dei due
maggiori partiti come se le larghe intese servissero per nascondere debolezze
interne e restituire mance elettorali".
“Sia a destra che a sinistra - ha
esplicitato Mario Mauro, senatore di
Scelta civica e ministro della Difesa dell’esecutivo Letta - c’è chi sa avere un ruolo solo nello
scontro".
PD e PDL
sono dilaniati nel loro interno e nuovi
sedicenti leader si confrontano per l'accaparramento delle simpatie degli
elettori, sfiduciati da una politica disattenta ai veri bisogni dei
cittadini, impegnati a fronteggiare la galoppante disoccupazione e la povertà
che colpisce i ceti meno abbienti della società civile. Per l’Istituto
nazionale di statistica, l'11% delle famiglie italiane, circa 3 milioni di
nuclei familiari, è povero.
C'è recessione: il prodotto interno lordo italiano è sceso dell’1,2%.
La Banca d'Italia, nel suo ultimo bollettino economico, ha evidenziato che l'Italia avrà nel 2013 un Pil negativo
dello 0,7%, inferiore a quello europeo, previsto intorno allo 0,2%. Si
invita il governo a "procedere con decisione e tempestività nelle misure
già adottate" per la ripresa dell'economia. Un ritorno alla crescita
contribuirebbe "a un miglioramento delle condizioni del credito e del
clima di fiducia".
Come affrontare la crisi?
"La coalizione - ha specificato il leader di Scelta Civica - serve a condividere la responsabilità politica per fare le riforme che,
nell'interesse della crescita e dell'equità, colpiscono interessi costituiti;
non può diventare un accordo per distribuire favori da una parte e
dall'altra".
Mario Monti propone un "patto di
coalizione dettagliato e verificabile".
L'on. Enrico Zanetti, responsabile delle
politiche fiscali di Scelta Civica, presenta 7 priorità per un patto
di coalizione:
1 - Rilanciare sin dalla Legge di Stabilità per il 2014 - 2016 il processo
di controllo della spesa pubblica avviato dal Governo Monti. I tagli di spesa
potranno essere restituiti ai cittadini sotto forma di tagli di imposte.
2 - Creare "l'anagrafe della spesa" per monitorare la spesa e
contrastare gli sprechi.
3 - Razionalizzare gli incentivi e le agevolazioni fiscali.
4 - Dismettere patrimonio pubblico per finanziare investimenti.
5 - Ridurre la pressione fiscale partendo da lavoro e impresa.
6 - Contrattare con l'Europa una maggiore agibilità finanziaria per
assicurare all'Italia di agganciare la ripresa.
7 - Introdurre un contributo di solidarietà sulle pensioni di più elevato
importo per garantire equità intergenerazionale anche nei sacrifici.
I testimoni del popolo devono impegnarsi affinché sia applicata la giustizia in ogni
attività della persona umana e perché sia rispettata la sua dignità in ogni
manifestazione della sua opera, contrastando ogni disconoscimento dei valori
che costituiscono l’essenza della vita, cioè opporsi con qualsiasi mezzo non
violento di persuasione. Si tratta di interagire con tutte le forze della
società civile per instaurare quella saggezza che è razionalizzazione morale
della politica.
Spetta alla comunità politica mediare tra le necessità funzionali del mercato e la vita quotidiana
delle persone, cioè promuovere i contenuti valoriali nelle decisioni del mondo
produttivo e finanziario. La necessità della ricchezza e la competizione
mondiale devono armonizzarsi con i valori dell’uomo che è soggetto e fine di
ogni produzione e benessere sociale. Gli esponenti politici non devono
accettare il relativismo che svilisce la dignità della persona umana nella sua
stessa comunità con la diffusione del crimine, la droga, il degrado urbano, la
prostituzione, l’inquinamento, l’abbandono della famiglia a se stessa. I valori
spirituali del popolo italiano devono essere difesi e tramandati per conservare
la nostra identità e promuovere un futuro per la nostra società civile.
La “cellula
vitale” della società, la famiglia naturale,
costituita dall’amore di un uomo e una donna che attraverso la procreazione dei
loro figli tramandano i valori del loro popolo, è minacciata dalla pressione
degli interessi utilitaristici che non considerano il valore e la dignità
dell’essere umano. Si avverte la certezza che i valori fondanti della cultura
europea sono messi in secondo ordine rispetto all’attrattiva della
globalizzazione economica e finanziaria che non riconosce il vero valore del
bene comune della società che è tale se e solo se si riversa su ogni cittadino.
Non basta una bandiera, un logo o un inno per fare un partito, ma occorre
un'unità di intenti, cioè essere convinti di servire il popolo e
testimoniare le sue esigenze. Si tratta di servire la comunità vivendo per la
famiglia, attuando la solidarietà sociale e facendo applicare
il principio di sussidiarietà da parte dello Stato.
Francesco
Liparulo - Venezia
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