SCELTA
CIVICA È IN CAMPO
PER
I LAVORATORI ITALIANI
"L’economia
italiana - si legge nell'ultimo
Rapporto del Cnel (Consiglio Nazionale Economia e Lavoro) - è attraversata
da una fase di profonda crisi. Le politiche di
bilancio di segno restrittivo, la caduta del clima di fiducia degli operatori
economici, e la riduzione del credito si sono tradotti in un crollo della
domanda interna. "Tra il 2008 e il 2012 i disoccupati ufficiali sono
aumentati di oltre un milione di unità ma "l'area della difficoltà
occupazionale" registra un aumento di circa 2 milioni di persone".
"Dobbiamo fare tutti la nostra parte -
ha detto Giorgio Napolitano nella Cerimonia al Quirinale per l'apertura
dell'anno scolastico - senza incertezze e tantomeno rotture".
"La legge di stabilità di metà ottobre -
ha affermato Enrico Letta, presidente del Consiglio dei Ministri - sarà il
momento in cui chiameremo tutti i partner della coalizione a prendere un
impegno sul futuro".
"Dovremmo recuperare lo spirito per cui è
nato il governo Letta - ha affermato Linda Lanzillotta, vice presidente del
Senato - invece in questi mesi abbiamo assistito ad ultimatum da parte dei due
maggiori partiti come se le larghe intese servissero per nascondere debolezze
interne e restituire mance elettorali".
Per Giorgio Squinzi, presidente di
Confindustria, quello di Letta è "l'unico governo possibile in questo
momento, le cose da fare sono tantissime
e sarebbe meglio concentrarci sui problemi dell'economia reale".
"L'occupazione è il primo - ha detto a Torino il cardinale Angelo Bagnasco - urgentissimo
obiettivo. Per questo serve una sempre più intensa e stabile concentrazione
di energie, di collaborazioni, di sforzi congiunti senza distrazioni, notte e
giorno. Senza lavoro non c'è dignità. I proclamati segnali di ripresa non
sembrano dare, finora, frutti concreti sul piano occupazionale. La gente guarda
attonita, teme che i suoi sacrifici vengano buttati via, e ogni giorno spera
ancora che appaia qualche spiraglio realistico che faccia intravedere il nuovo
giorno. L'attuale indice di disoccupazione giovanile raggiunge il 37,3% e tutti
sappiamo che, senza opportunità, i giovani
sono costretti a farsi emigranti, impoverendo il Paese di giovinezza e di
competenza".
"Il governo - ha esordito Mario Monti in
un'intervista su La7 - non può diventare
colui che adempie alle promesse elettorali dei partiti. L'aver eliminato
l'Imu sulla prima casa al 100 per 100 dei contribuenti ha determinato un costo
così grande che di fatto impedirà di non evitare l'aumento dell'Iva. E quindi
si è voluto fare un ricatto al governo sull'Imu, se l'Iva aumenterà, dovrà
criticare se stesso".
“Sia a destra che a sinistra - ha esplicitato Mario Mauro, senatore di Scelta civica e
ministro della Difesa dell’esecutivo Letta - c’è chi sa avere un ruolo solo nello scontro. Chi nel Pdl ha
coscienza di appartenere alla famiglia europea dei Popolari, e non dei
populisti, si schieri con questo governo.
Se qualcuno cercherà di far saltare
il governo, io farò di tutto per trovare ancora una maggioranza: con quelle
persone libere e consapevoli che la nostra Costituzione non prevede vincolo di
mandato. Per il ministro della Difesa, le dimissioni dei ministri del Pdl rappresentano un
"tradimento". Spero, conducendo una riflessione onesta, quel
partito possa superare, venendo incontro non ai bisogni del governo ma a quelli
del Paese".
"La crisi europea non è finita
- ha detto Olli Rehn, commissario
dell'Unione Europea agli Affari Economici e Monetari, ai deputati italiani
nell'ambito di un'audizione alla Commissione Bilancio della Camera - e il motore della crescita dell'Italia ha
bisogno di un'urgente revisione. La recente decisione di abolire l'Imu sulle prime case per il 2013
suscita preoccupazioni per lo spostamento dell'onere fiscale dai fattori di
produzione verso altri cespiti. In Italia sono fondamentali riforme strutturali
protratte per potenziare la crescita e affrontare la disoccupazione
elevatissima".
"Letta - ha detto il leader di Scelta
Civica - non faccia lo smidollato
in balìa delle pressioni dell'una o dell'altra parte e tenga la spina
dorsale dritta. Gli Italiani, credo anche milioni di elettori del Pdl, non
vogliono una crisi pericolosissima che rischia di travolgere i buoni risultati
di tanti sacrifici che loro hanno fatto.
Si invita il governo a "procedere con decisione e tempestività
nelle misure già adottate" per la ripresa dell'economia. Un ritorno
alla crescita contribuirebbe "a un miglioramento delle condizioni del
credito e del clima di fiducia. Per far
sopravvivere il governo si stanno accettando cedimenti pericolosi a
livello economico e politico. Il governo non può' essere, per così dire,
smidollato, privo di spina dorsale.
Quale ruolo per "Scelta
Civica"?
"Abbiamo visto cittadini di Caorle, del
Veneto e in particolare abbiamo visto cittadini venire da tutte le parti
d'Italia e qualcuno dall'estero - ha detto Mario Monti alla Festa nazionale
di Scelta Civica - per la risposta
che c'è stata dai membri del governo e dai rappresentanti di altri partiti.
Abbiamo fatto passi avanti nel dibattito interno. Parto da Caorle convinto
che il nostro ruolo può essere anche maggiore di quello che immaginavo
prima".
Il movimento politico chiamato "Scelta
Civica" ha fatto un passo avanti, "da una dimensione civica a
una più politica", prendendo coscienza del suo vero ruolo.
"Non siamo per tenere viva la memoria del passato,
del governo che ho presieduto - ha sostenuto Monti - siamo per un lavoro
fatto in profondità, per una maggiore serietà nell'affrontare la convivenza
civile. Noi non vogliamo conquistare nemmeno un voto con la menzogna, né
lanciando promesse che non possono essere mantenute, né con promesse che, se
realizzate rovinerebbero l'Italia, in questo senso siamo civici. A noi
interessa il linguaggio della verità".
Scelta Civica è un partito appena nato, un partito serio "di grande forza" politica.
Gli eletti di Scelta
Civica intendono far applicare con responsabilità in Parlamento l'aspetto
politico della giustizia sociale, dell’amicizia e del rispetto della persona.
Il “compito politico” è attuare una "politica necessaria" perché
nella società la giustizia possa “affermarsi e prosperare”. Si tratta di promuovere uno Stato più umano
che “riconosca e sostenga” la persona umana secondo il principio della
sussidiarietà, cioè agevolare lo sviluppo di tutte quelle energie delle
singole persone e delle organizzazioni sociali per creare una comunità civile che si conserva nel tempo. Queste sono
le vere riforme che migliorano la concezione liberale della Società civile.
Occorre andare oltre i concetti di libero mercato, la conoscenza e i diritti civili, cioè non basta avere elementi in comune con altre forze politiche come il primato morale della persona, lo stesso stato sociale a tutti, l'unità morale del genere umano e la concezione che le istituzioni sociali sono migliorabili. Si tratta di toccare anche i temi essenziali alla politica come l'autorità, il bene comune e i diritti naturali.
Occorre andare oltre i concetti di libero mercato, la conoscenza e i diritti civili, cioè non basta avere elementi in comune con altre forze politiche come il primato morale della persona, lo stesso stato sociale a tutti, l'unità morale del genere umano e la concezione che le istituzioni sociali sono migliorabili. Si tratta di toccare anche i temi essenziali alla politica come l'autorità, il bene comune e i diritti naturali.
Lo Stato deve provvedere
a migliorare le infrastrutture, a sostenere la ricerca scientifica e a
regolamentare il mercato, producendo normative finanziarie e creando maggiore equilibrio tra domanda e
offerta nell’ambito del territorio nazionale. Si tratta di frenare la povertà dilagante e la perdita dei posti di lavoro,
garantendo equità sociale ed eliminando le ingiustizie sociali tra chi ha
troppo e chi non ha nemmeno il necessario per mantenere la famiglia.
La “cellula vitale”
della società, la famiglia naturale, costituita dall’amore di un uomo e una donna che
attraverso la procreazione dei loro figli tramandano i valori del loro popolo, è minacciata dalla pressione degli
interessi utilitaristici che non considerano il valore e la dignità
dell’essere umano.
Questa espressione originaria della società umana richiede il rispetto del principio di sussidiarietà, inteso come
aiuto economico, istituzionale, legislativo offerto alla famiglia. Soltanto la
costituzione di una società “a misura di
famiglia” può garantirla dalle derive individualiste perché la persona e i
suoi bisogni devono essere al centro delle attenzioni delle Autorità politiche.
La globalizzazione si
governa promuovendo occupazione che dà prosperità, garantendo l'equità
che elimina le ingiustizie sociali e armonizzando la sostenibilità per le
prossime generazioni.
Il mercato globale favorisce gli interessi degli investitori economici e
finanziari. Soltanto l'intervento dello
Stato può compendiare l'azione degli investitori mondiali in modo da attrarre i
capitali con una giusta ed equa regolamentazione finanziaria e commerciale per
promuovere occupazione e progresso per tutta la cittadinanza.
Si tratta per gli
esperti dell'economia di dare spazio alla sussidiarietà,
generare nuove imprese, attrarre
nuovi investimenti, dare un valore positivo a chi fa impresa, riportare al centro il lavoro con un mercato inclusivo per i giovani, le donne e
gli immigrati.
Francesco Liparulo
- Venezia
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