martedì 1 ottobre 2013

I dati del Cnel allarmano la società civile

SCELTA CIVICA È IN  CAMPO
PER I LAVORATORI ITALIANI
"L’economia italiana - si legge nell'ultimo Rapporto del Cnel (Consiglio Nazionale Economia e Lavoro) - è attraversata da una fase di profonda crisi. Le politiche di bilancio di segno restrittivo, la caduta del clima di fiducia degli operatori economici, e la riduzione del credito si sono tradotti in un crollo della domanda interna. "Tra il 2008 e il 2012 i disoccupati ufficiali sono aumentati di oltre un milione di unità ma "l'area della difficoltà occupazionale" registra un aumento di circa 2 milioni di persone".
"Dobbiamo fare tutti la nostra parte - ha detto Giorgio Napolitano nella Cerimonia al Quirinale per l'apertura dell'anno scolastico - senza incertezze e tantomeno rotture".
"La legge di stabilità di metà ottobre - ha affermato Enrico Letta, presidente del Consiglio dei Ministri - sarà il momento in cui chiameremo tutti i partner della coalizione a prendere un impegno sul futuro".
"Dovremmo recuperare lo spirito per cui è nato il governo Letta - ha affermato Linda Lanzillotta, vice presidente del Senato - invece in questi mesi abbiamo assistito ad ultimatum da parte dei due maggiori partiti come se le larghe intese servissero per nascondere debolezze interne e restituire mance elettorali".
Per Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, quello di Letta è "l'unico governo possibile in questo momento, le cose da fare sono tantissime e sarebbe meglio concentrarci sui problemi dell'economia reale".
"L'occupazione è il primo - ha detto  a Torino il cardinale Angelo Bagnasco -  urgentissimo obiettivo. Per questo serve una sempre più intensa e stabile concentrazione di energie, di collaborazioni, di sforzi congiunti senza distrazioni, notte e giorno. Senza lavoro non c'è dignità. I proclamati segnali di ripresa non sembrano dare, finora, frutti concreti sul piano occupazionale. La gente guarda attonita, teme che i suoi sacrifici vengano buttati via, e ogni giorno spera ancora che appaia qualche spiraglio realistico che faccia intravedere il nuovo giorno. L'attuale indice di disoccupazione giovanile raggiunge il 37,3% e tutti sappiamo che, senza opportunità, i giovani sono costretti a farsi emigranti, impoverendo il Paese di giovinezza e di competenza".
"Il governo - ha esordito Mario Monti in un'intervista su La7 - non può diventare colui che adempie alle promesse elettorali dei partiti. L'aver eliminato l'Imu sulla prima casa al 100 per 100 dei contribuenti ha determinato un costo così grande che di fatto impedirà di non evitare l'aumento dell'Iva. E quindi si è voluto fare un ricatto al governo sull'Imu, se l'Iva aumenterà, dovrà criticare se stesso".
Sia a destra che a sinistra - ha esplicitato  Mario Mauro, senatore di Scelta civica e ministro della Difesa dell’esecutivo Letta - c’è chi sa avere un ruolo solo nello scontro. Chi nel Pdl ha coscienza di appartenere alla famiglia europea dei Popolari, e non dei populisti, si schieri con questo governo. Se qualcuno cercherà di far saltare il governo, io farò di tutto per trovare ancora una maggioranza: con quelle persone libere e consapevoli che la nostra Costituzione non prevede vincolo di mandato. Per il ministro della Difesa, le dimissioni dei ministri del Pdl rappresentano un "tradimento". Spero, conducendo una riflessione onesta, quel partito possa superare, venendo incontro non ai bisogni del governo ma a quelli del Paese".
"La crisi europea non è finita - ha detto Olli Rehn,  commissario dell'Unione Europea agli Affari Economici e Monetari, ai deputati italiani nell'ambito di un'audizione alla Commissione Bilancio della Camera - e il motore della crescita dell'Italia ha bisogno di un'urgente revisione. La recente decisione di abolire l'Imu sulle prime case per il 2013 suscita preoccupazioni per lo spostamento dell'onere fiscale dai fattori di produzione verso altri cespiti. In Italia sono fondamentali riforme strutturali protratte per potenziare la crescita e affrontare la disoccupazione elevatissima".
"Letta - ha detto il leader di Scelta Civica - non faccia lo smidollato  in balìa delle pressioni dell'una o dell'altra parte e tenga la spina dorsale dritta. Gli Italiani, credo anche milioni di elettori del Pdl, non vogliono una crisi pericolosissima che rischia di travolgere i buoni risultati di tanti sacrifici che loro hanno  fatto. Si invita il governo a "procedere con decisione e tempestività nelle misure già adottate" per la ripresa dell'economia. Un ritorno alla crescita contribuirebbe "a un miglioramento delle condizioni del credito e del clima di fiducia. Per far sopravvivere il governo  si stanno accettando cedimenti pericolosi a livello economico e politico. Il governo non può' essere, per così dire, smidollato, privo di spina dorsale.
Quale ruolo per  "Scelta Civica"?
"Abbiamo visto cittadini di Caorle, del Veneto e in particolare abbiamo visto cittadini venire da tutte le parti d'Italia e qualcuno dall'estero - ha detto Mario Monti alla Festa nazionale di Scelta Civica - per  la risposta che c'è stata dai membri del governo e dai rappresentanti di altri partiti. Abbiamo fatto passi avanti nel dibattito interno. Parto da Caorle convinto che il nostro ruolo può essere anche maggiore di quello che immaginavo prima".
Il movimento politico chiamato "Scelta Civica" ha fatto un passo avanti, "da una dimensione civica a una più politica", prendendo coscienza del suo vero ruolo.
"Non siamo per tenere viva la memoria del passato, del governo che ho presieduto - ha sostenuto Monti - siamo per un lavoro fatto in profondità, per una maggiore serietà nell'affrontare la convivenza civile. Noi non vogliamo conquistare nemmeno un voto con la menzogna, né lanciando promesse che non possono essere mantenute, né con promesse che, se realizzate rovinerebbero l'Italia, in questo senso siamo civici. A noi interessa il linguaggio della verità".
Scelta Civica è un partito appena nato, un partito  serio "di grande forza" politica.
Gli eletti di Scelta Civica intendono far applicare con responsabilità in Parlamento l'aspetto politico della giustizia sociale, dell’amicizia e del rispetto della persona. Il “compito politico” è attuare una "politica necessaria" perché nella società la giustizia possa “affermarsi e prosperare”. Si tratta di promuovere uno Stato più umano che “riconosca e sostenga” la persona umana secondo il principio della sussidiarietà, cioè agevolare lo sviluppo di tutte quelle energie delle singole persone e delle organizzazioni sociali per creare una comunità civile che si conserva nel tempo. Queste sono le vere riforme che migliorano la concezione liberale della Società civile.
Occorre andare oltre i concetti di libero mercato, la conoscenza e i diritti civili, cioè non basta avere elementi in comune con altre forze politiche come il primato morale della persona, lo stesso stato sociale a tutti, l'unità morale del genere umano e la concezione che le istituzioni sociali sono migliorabili. Si tratta di toccare anche i temi essenziali alla politica come l'autorità, il bene comune e i diritti naturali.
Lo Stato deve provvedere a migliorare le infrastrutture, a sostenere la ricerca scientifica e a regolamentare il mercato, producendo normative finanziarie e creando maggiore equilibrio tra domanda e offerta nell’ambito del territorio nazionale. Si tratta di frenare la povertà dilagante e la perdita dei posti di lavoro, garantendo equità sociale ed eliminando le ingiustizie sociali tra chi ha troppo e chi non ha nemmeno il necessario per mantenere la famiglia.
La “cellula vitale” della società, la famiglia naturale, costituita dall’amore di un uomo e una donna che attraverso la procreazione dei loro figli tramandano i valori del loro popolo, è minacciata dalla pressione degli interessi utilitaristici che non considerano il valore e la dignità dell’essere umano.
Questa espressione originaria della società umana richiede il rispetto del principio di sussidiarietà, inteso come aiuto economico, istituzionale, legislativo offerto alla famiglia. Soltanto la costituzione di una società “a misura di famiglia” può garantirla dalle derive individualiste perché la persona e i suoi bisogni devono essere al centro delle attenzioni delle Autorità politiche.
La globalizzazione si governa promuovendo occupazione che dà prosperità, garantendo l'equità che elimina le ingiustizie sociali e armonizzando la sostenibilità per le prossime generazioni.
Il mercato globale favorisce gli interessi degli investitori economici e finanziari. Soltanto l'intervento dello Stato può compendiare l'azione degli investitori mondiali in modo da attrarre i capitali con una giusta ed equa regolamentazione finanziaria e commerciale per promuovere occupazione e progresso per tutta la cittadinanza.
Si tratta per gli esperti dell'economia di dare spazio alla sussidiarietà, generare nuove imprese, attrarre nuovi investimenti, dare un valore positivo a chi fa impresa, riportare al centro il lavoro con un mercato inclusivo per i giovani, le donne e gli immigrati.
Francesco Liparulo - Venezia

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