mercoledì 18 settembre 2013

Cittadini seri per la società civile italiana

SCELTA CIVICA È UN PARTITO
DI GRANDE  FORZA  POLITICA
"Noi siamo più interessati ad attuare le politiche giuste - ha detto  il senatore Mario Monti, leader di "Scelta Civica", alla Festa nazionale di partito, tenutasi a Caorle (VE) dal 13 al 15 settembre -  per riportare l'Italia ad una maggiore crescita ed occupazione. A noi non importano i sondaggi ma i consensi di persone disposte a votare chi non fa solo promesse semplici. Siamo moderati che vogliono riforme radicali, siamo legati da una cultura e da un progetto, cioè abbiamo un riferimento di cultura, dato dal "Trattato di Lisbona": "L'Europa mira ad attuare un sistema economico sociale altamente competitivo". Lo sguardo è rivolto al "Futuro". Il governo che ho presieduto è stato la dimostrazione che in Italia si può lavorare con efficacia e ottenere risultati che sono stati apprezzati in Europa per la serietà dimostrata dagli Italiani".  
Si tratta  di vincere la globalizzazione con un "governo della globalizzazione economica e finanziaria", cioè attuare un'economia sociale di mercato e promuovere la solidarietà e la sussidiarietà.
Scelta Civica vuole attuare con le forze politiche responsabili un’economia che arreca sviluppo e crea il bene comune che si riversa su tutti i cittadini.
“Costruire un mercato sociale più competitivo in Italia e in Europa - ha detto l’emerito professore della Bocconi – è l’essenza del mio impegno. È un’agenda ambiziosa, ma tutti dobbiamo rendere conto al popolo del nostro Paese e soprattutto ai più fragili della società. I nostri giovani sono le vittime di governi che spesso non sono stati abbastanza forti nell’affrontare la lotta alla corruzione, all’evasione fiscale e ai gruppi di interesse, cioè sono le vittime di politici che spesso si sono impegnati in promesse elettorali non pensando al fatto che quelle promesse potessero essere mantenute o meno”.
Mario Monti e "Scelta Civica", partito costituito da cittadini che sanno essere "forti per l'Italia", vogliono aiutare le famiglie e le imprese italiane per affrontare la “perfida crisi” sociale e produttiva.
La disoccupazione giovanile italiana, secondo i dati di Eurofound (Fondazione dell’Unione europea per i temi del lavoro e le condizioni di vita) porta a una perdita di 32,4 miliardi di euro del prodotto interno lordo nazionale. “Le conseguenze di una generazione perduta – si evidenzia nel rapporto di Eurofound – non sono solo economiche , ma anche sociali. Si rischia che tanti giovani rinuncino alla partecipazione democratica della società".
Negli ultimi tre anni, secondo i dati Istat, 1 milione di Italiani sotto i 35 anni hanno perso il lavoro.
"I paesi dell'area dell'euro  - ha detto Mario Draghi - non dovrebbero vanificare gli sforzi già compiuti allo scopo di ridurre i disavanzi pubblici. Al centro andrebbero poste strategie di bilancio favorevoli alla crescita e dotate di una prospettiva di medio termine che coniughino il miglioramento della qualità e dell'efficienza dei servizi pubblici con la riduzione al minimo degli effetti distorsivi dell'imposizione fiscale. La ripresa e' solo in una fase iniziale. L'economia resta fragile e la disoccupazione è ancora troppo alta". Per il presidente della Banca centrale europea occorre "stabilizzare la zona euro" e "rafforzarla con politiche economiche sostenibili degli Stati membri, aumentando la competitività delle nostre economie e completando l'architettura istituzionale dell'Unione economica e monetaria. La rimozione delle rigidità nel mercato del lavoro, la riduzione degli oneri amministrativi e il rafforzamento della concorrenza nei mercati dei beni e servizi, saranno di giovamento per le piccole e medie imprese". Per gli esperti della Banca centrale, la disoccupazione nell'Eurozona è prevista in rialzo al 12,4% nel corso del 2014, rivedendo in peggio le proprie stime rispetto al 12,2% atteso in precedenza. Confermata al 12,3% la stima della disoccupazione per il 2013. Per Draghi la produttività ha bisogno di "innovazione, investimento e incentivi" con le prime due concentrate principalmente nel settore privato e l'ultima in quello governativo, sottolineando il fatto che "ci sono diverse aree dove i governi, attraverso le riforme, sono in grado di fare la differenza".
"La crisi europea non è finita - ha detto Olli Rehn,  commissario dell'Unione Europea agli Affari Economici e Monetari, ai deputati italiani nell'ambito di un'audizione alla Commissione Bilancio della Camera - e il motore della crescita dell'Italia ha bisogno di un'urgente revisione. La recente decisione di abolire l'Imu sulle prime case per il 2013 suscita preoccupazioni per lo spostamento dell'onere fiscale dai fattori di produzione verso altri cespiti. In Italia sono fondamentali riforme strutturali protratte per potenziare la crescita e affrontare la disoccupazione elevatissima".
"Letta - ha detto il leader di Scelta Civica - non faccia lo smidollato  in balìa delle pressioni dell'una o dell'altra parte e tenga la spina dorsale dritta. Gli Italiani, credo anche milioni di elettori del Pdl, non vogliono una crisi pericolosissima che rischia di travolgere i buoni risultati di tanti sacrifici che loro hanno  fatto. Si invita il governo a "procedere con decisione e tempestività nelle misure già adottate" per la ripresa dell'economia. Un ritorno alla crescita contribuirebbe "a un miglioramento delle condizioni del credito e del clima di fiducia. Per far sopravvivere il governo  si stanno accettando cedimenti pericolosi a livello economico e politico. Il governo non può' essere, per così dire, smidollato, privo di spina dorsale. Non siamo condannati ad appoggiarlo per sempre. Quello che e' successo sull'Imu  è stata una serie di intimidazioni da parte del Pdl che hanno avuto successo. La nostra volontà è che il Governo Letta prosegua la sua opera, soprattutto se il presidente del Consiglio e l'intero governo sapranno determinare, e tenere in pugno, l'agenda di governo nell'esclusivo interesse del Paese, senza sottostare ai diktat di questo o quel partito della coalizione".
Quale ruolo per  "Scelta Civica"?
"Abbiamo visto cittadini di Caorle, del Veneto e in particolare abbiamo visto cittadini venire da tutte le parti d'Italia e qualcuno dall'estero - ha detto Mario Monti alla Festa nazionale di Scelta Civica - per  la risposta che c'è stata dai membri del governo e dai rappresentanti di altri partiti. Abbiamo fatto passi avanti nel dibattito interno. Parto da Caorle convinto che il nostro ruolo può essere anche maggiore di quello che immaginavo prima".
Il movimento politico chiamato "Scelta Civica" ha fatto un passo avanti, "da una dimensione civica a una più politica", prendendo coscienza del suo vero ruolo.
"Non siamo per tenere viva la memoria del passato, del governo che ho presieduto - ha sostenuto Monti - siamo per un lavoro fatto in profondità, per una maggiore serietà nell'affrontare la convivenza civile. Noi non vogliamo conquistare nemmeno un voto con la menzogna, né lanciando promesse che non possono essere mantenute, né con promesse che, se realizzate rovinerebbero l'Italia, in questo senso siamo civici. A noi interessa il linguaggio della verità".
Scelta Civica è un partito appena nato, un partito  serio "di grande forza" politica.
Gli eletti di Scelta Civica intendono far applicare con responsabilità in Parlamento l'aspetto politico della giustizia sociale, dell’amicizia e del rispetto della persona. Il “compito politico” è attuare una "politica necessaria" perché nella società la giustizia possa “affermarsi e prosperare”. Si tratta di promuovere uno Stato più umano che “riconosca e sostenga” la persona umana secondo il principio della sussidiarietà, cioè agevolare lo sviluppo di tutte quelle energie delle singole persone e delle organizzazioni sociali per creare una comunità civile che si conserva nel tempo. Queste sono le vere riforme che migliorano la concezione liberale della Società civile.
Occorre andare oltre i concetti di libero mercato, la conoscenza e i diritti civili, cioè non basta avere elementi in comune con altre forze politiche come il primato morale della persona, lo stesso stato sociale a tutti, l'unità morale del genere umano e la concezione che le istituzioni sociali sono migliorabili. Si tratta di toccare anche i temi essenziali alla politica come l'autorità, il bene comune e i diritti naturali
La compagine di Monti, costituita da cittadini che credono nei valori della persona umana e della sua libertà, si rivolge a tutti gli elettori che vogliono mantenere nel tempo presente i valori del popolo italiano che hanno ispirato tutti coloro che ci hanno preceduti nell’amore verso la nostra Patria, resa una e indivisibile da coloro che seppero offrire anche la loro vita per il bene di tutti. Ogni cittadino ha il diritto di essere rispettato, cioè ha una sua dignità in quanto persona e soggetto di diritto che possiede dei diritti dovuti dalla sua necessità di esistere in libertà, nell’ambito di una società in cui si impegna per il bene comune.
Francesco Liparulo - Venezia

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