giovedì 10 gennaio 2013

I cittadini vedono minacciata la loro esistenza sociale

UN  VOTO  PER  RIAFFERMARE
LE BASI DELLA NOSTRA NAZIONE

Il problema è il futuro degli Italiani, cioè se la società civile conserverà i valori tramandati attraverso le generazioni. Si tratta di pensare la cultura del popolo, cioè se sarà rispettata l’eredità migliore della comunità civile in merito allo stato di diritto, alla giustizia, alla solidarietà, alle libertà politiche, civili, sociali per tutte le persone.
Le basi della nostra nazione, come entità permanente, sono le regole immutabili della legge naturale, la continuità culturale, la tradizione, la consapevolezza storica, l’amore della patria. A questi valori sono ancorati i cuori di tutti gli uomini e le donne.
Insofferenza, disagio, protesta scaturiscono dai cittadini che vedono minacciata la loro esistenza sociale. Un grido di allarme si eleva da tutti quelli che avvertono il diffondersi dell’idea che non esistono beni personali e morali non negoziabili.
Il modello naturale di famiglia, lo sviluppo della persona, il rispetto del soggetto umano non ancora nato, l'illiceità dell'aborto, l'illiceità dell'eutanasia, l'illiceità degli interventi genetici manipolati e non a scopo terapeutico costituiscono un complesso di beni in cui si esprime la dignità della persona umana dal concepimento sino alla morte naturale. Questi valori per i cristiani non si possono modificare col tempo.
I cittadini chiedono che non sia trascurata la famiglia che deve difendersi di fronte al potere economico e finanziario del mercato globalizzato che mira soltanto al profitto utilitaristico.
La vita sociale richiede che la famiglia abbia un ruolo pubblico nella comunità perché è il perno di giunzione essenziale fra la persona, la società e lo Stato. Il suo carattere originario, antecedente allo Stato, richiede la promozione della sua funzione da parte delle Istituzioni .
Prima dell’impegno per i diritti dell’uomo c’è quello per il diritto ad essere uomini, cioè ad essere considerate persone che tendono a conquistare la piena autosufficienza nella comunicazione e nell’amicizia con le altre persone.
Senza il collegamento ai valori della vita, gli stessi diritti dell’uomo perdono il loro vigore, cioè divengono semplici enunciati che possono essere revocati in qualsiasi momento.
L'attività politica non deve essere fondata sull’odio, la gelosia, l’egoismo, l’orgoglio, l’astuzia ma basarsi sulla “forza dell'amore”, cioè occorre amare il proprio avversario politico ed essere umano nei suoi confronti.
La politica, l’economia, la sociologia possono realizzare i loro fini attuando una morale aperta, estesa ad ogni uomo, una morale del bene e male e non solo dell’utile.

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