lunedì 31 dicembre 2007

Situazione sociale al centro del dibattito politico


POPOLO IN BALÍA DELL’OPPORTUNISMO
ALLA DERIVA I VALORI DEGLI ITALIANI

Giorgia Meloni, vice presidente della Camera dei Deputati e presidente di Azione Giovani, evidenzia il disagio degli Italiani all’Assemblea Nazionale di AN, aperta il 9 dicembre all’Hotel Ergife di Roma.
La parlamentare cita il giudizio che Giuseppe De Rita, presidente del Censis (Centro Studi Investimenti Sociali), dà dell’Italia il 7 dicembre nel 41° Rapporto sulla situazione sociale del paese : “Poltiglia di massa”, “Società mucillagine”.
“Il rapporto - afferma la relatrice - dà emozione forte, c’è una realtà al collasso, un coacervo di pulsioni individuali, indifferenza per un obiettivo comune del futuro, morte di appartenenza a comunità nazionale. Se viene meno il principio di responsabilità, poi è difficile parlare del Bene Comune. La classe politica non ha voluto affrontare l’emergenza demografica. La nazione rischia di scomparire. Le donne non fanno figli perché non hanno Servizi e temono di perdere il posto di lavoro. Le famiglie italiane chiedono di essere aiutate e non sostituite da quelle immigrate”.
Il problema per De Rita è che “Non abbiamo più fiducia nello sviluppo di popolo”, perché le istituzioni, la cultura sono “parole svuotate”, valori che non significano più nulla.
“Dobbiamo reagire – esclama il senatore Matteoli – di fronte a questa classe politica dove nessuno si occupa più di ciò che accade agli altri”.
“Devo intervenire – afferma l’onorevole Michele Sarno, vice presidente del Movimento dei Cristiano Riformisti - perché la famiglia è sempre stata portata avanti come valore fondante da Alleanza Nazionale. Il Presidente Fini immagina una fortezza costituita dai contenuti valoriali di AN e un ponte levatoio che ci pone come interlocutori privilegiati con la società civile con cui dialogare. Noi non vogliamo assistenzialismo ma sussidiarietà”.
Il relatore si appella al principio di sussidiarietà per risolvere i mali della società civile. Si tratta di salvaguardare i diritti di ogni persona umana.
L’essere umano, dotato di ragione e di libertà, per raggiungere la sua piena autonomia chiede di partecipare alla costituzione del Bene comune che è benessere materiale e spirituale di tutte le persone, cioè è l’insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono sia alla comunità civile sia ai singoli membri di raggiungere la pienezza della loro autonomia.
L’azione morale di ogni persona si realizza nella costituzione del Bene comune, cioè nell’agire sociale attraverso varie forme espressive che sono la famiglia, i gruppi sociali intermedi, le associazioni, le imprese di carattere economico, le città, le regioni, lo stato e la comunità di un popolo.
Il fine delle Istituzioni politiche è quello di aiutare le persone per il loro pieno sviluppo, cioè di garantire ad ogni uomo o donna l’accesso ai beni materiali, culturali, morali e spirituali che sono patrimonio di tutto il popolo.
La dignità della persona si promuove soprattutto con la cura della famiglia naturale, considerata cellula vitale di ogni società civile. Questa espressione originaria della socialità umana richiede il rispetto del principio di sussidiarietà, inteso come aiuto economico, istituzionale, legislativo offerto alla famiglia.
La pretesa uguaglianza di tutti nella società o la pretesa democratizzazione, invocate dai politici laicisti nella negazione degli aiuti alle famiglie, limitano lo spirito di libertà delle persone.
Soltanto la costituzione di una società “a misura di famiglia” può garantirla dalle derive individualiste perché la persona e i suoi bisogni sono al centro delle attenzioni delle Autorità politiche.
L’applicazione del principio di sussidiarietà significa che lo Stato non deve togliere alla famiglia quei compiti che essa può svolgere da sola o associata con altre famiglie e deve garantirle il suo sostegno, assicurando l’aiuto di cui ha bisogno per assumere le sue responsabilità. La solidità del nucleo familiare è una risorsa per la qualità della convivenza sociale.
Tutti coloro che lottano per il bene del proprio paese devono testimoniare che la famiglia naturale, fondata sul matrimonio di un uomo e una donna, è una vera comunità in cui le persone si scambiano gratuitamente amore e solidarietà. Questa opera fondamentale della società garantisce la trasmissione integrale dei valori culturali, etici, sociali e spirituali, essenziali per lo sviluppo e il benessere di tutto il popolo italiano.

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