La democrazia si fonda sulla giustizia sociale L'INDIGENZA DISGREGA LA SOCIETÀ CIVILE
IL 4 MARZO 2018 SI DEVE CAMBIARE LA POLITICA
IL 4 MARZO 2018 SI DEVE CAMBIARE LA POLITICA
Il bene comune del popolo, inteso come vita buona, cioè conforme alle
esigenze e alla dignità della natura umana che esige una vita moralmente
giusta e felice, è il fine della politica. Questo bene deve rifluire su ogni
membro della comunità civile.
La politica è considerata giusta se realizza il bene comune, cioè se crea
prosperità materiale quale presupposto per l’elevazione spirituale
dell’esistenza umana. Il bene comune è tale se tutta la comunità è coesa
nella giustizia e nell’amicizia civica che sono le forze conservative della
società.
L'attività dei rappresentanti del popolo non deve essere fondata sull’avidità, la
gelosia, l’egoismo, l’orgoglio e l’astuzia, ma sui bisogni più intimi della vita
delle persone e dell’esigenza della pace, dell’energie morali e spirituali
dell’uomo.
Il superamento degli egoismi, cioè il trionfo della giustizia sociale, costituisce
il fine dell’agire politico che diventa leva che trasforma l’ingiusto in giusto.
L'azione coraggiosa del testimone del popolo non è semplice sopportazione,
cioè non è calma imperturbabile, ma è provocazione che mira ad eliminare gli
ostacoli della vita dei cittadini per la pace e la riconciliazione sociale.
La vita democratica dovrebbe essere un’organizzazione razionale di libertà
eticamente e umanamente fondata. L'esigenza di libertà tende a realizzare
progressivamente nella vita sociale l’aspirazione dell’uomo a essere trattato
nel tutto sociale come una persona e questa aspirazione è un’espressione di
un ideale attuabile soltanto con lo sviluppo del diritto, di un senso sacro della
giustizia, dell’onore e con lo sviluppo dell’amicizia civica.
La società politica è destinata allo sviluppo delle condizioni di ambiente che
portano la moltitudine a un grado di vita materiale, intellettuale e morale
conveniente al bene e alla pace del tutto sociale.
Si tratta di realizzare una democrazia nella quale i cittadini non abbiano solo
diritto di suffragio, ma si trovino impegnati in modo attivo nella vita politica del
Paese.
Lo Stato sia strumento a servizio della comunità civile, cioè lo Stato
proporzionerà il suo modo di agire in rapporto ai valori della comunità.
Francesco Liparulo Mestre-Ve
0 commenti:
Posta un commento