DEMOCRAZIA E LIBERAL DEMOCRAZIA
NON SONO LA STESSA COSA
Qual è la questione?
Si tratta di riconoscere l’importanza della libertà di scelta di ogni uomo e donna con l’organizzazione dal basso della società civile, cioè favorire la libertà delle persone che vogliono realizzare il bene comune.
NON SONO LA STESSA COSA
Qual è la questione?
Si tratta di riconoscere l’importanza della libertà di scelta di ogni uomo e donna con l’organizzazione dal basso della società civile, cioè favorire la libertà delle persone che vogliono realizzare il bene comune.
Il ruolo della giustizia è quello di eliminare gli ostacoli alle pacifiche relazioni tra le persone, eliminando le ingiustizie sociali che creano odio e risentimenti tra chi gode di benefici e chi non dispone nemmeno dell’essenziale per vivere.
Gli eletti in Parlamento e nelle Amministrazioni locali devono far applicare con responsabilità l'aspetto politico della giustizia sociale, dell’amicizia e del rispetto della persona.
Il “compito politico” è attuare una "politica necessaria" perché nella società la giustizia possa “affermarsi e prosperare”. Si tratta di promuovere uno Stato più umano che “riconosca e sostenga” la persona umana secondo il principio della sussidiarietà, cioè agevolare lo sviluppo di tutte quelle energie delle singole persone e delle organizzazioni sociali per creare una comunità civile che si conserva nel tempo. Queste sono le vere riforme che migliorano la concezione liberale della Società civile.
Occorre andare oltre i concetti di libero mercato, la conoscenza e i diritti civili, cioè non basta avere elementi in comune con altre forze politiche come il primato morale della persona, lo stesso stato sociale a tutti, l'unità morale del genere umano e la concezione che le istituzioni sociali sono migliorabili. Si tratta di toccare anche i temi essenziali alla politica come l'autorità, il bene comune e i diritti naturali.
Nella società democratica c'è l'idea di socialità ascendente, cioè socialità che parte dalle formule più umili della socialità familiare alla socialità politica che esprime lo Stato. Lo Stato è espressione che parte dal basso, cioè è auto-organizzazione politica della società civile. È la società in quanto tale che si organizza e si erge a Stato. Poiché il fenomeno della società parte dal basso, lo Stato è espressione al servizio delle persone, cioè è strumento al servizio dei cittadini.
Il Bene pubblico è Bene comune.
Oggi la sicurezza è compito fondamentale dello Stato. Il diritto alla vita, sicurezza, libertà, proprietà sono beni pubblici fondamentali che spetta allo Stato assicurare. Il Bene comune, che include il Bene pubblico, è compito dello Stato assicurare. Il Bene comune va al di là del bene pubblico in quanto ci sono aspetti del Bene comune che sono prodotti dalla Società Politica verso cui lo Stato può fare alcune cose e non tutto.
Lo Stato se non è "pienamente democratico", invece di vedere il bene del cittadino, cioè se non è controllato dal basso vede soltanto la propria perpetuazione, cioè vede nella propria auto-conservazione lo scopo più alto.
La società politica italiana ha scelto la democrazia ed ha stabilito di reggersi con forma repubblicana e costituirsi in Stato retto da norme costituzionali, cioè lo Stato ha radici nella società politica e il vettore Autorità parte dal basso e va in alto, cioè l'Autorità risiede nel popolo che ne mantiene il diritto e ne dà il diritto a un cero numero di persone, cioè il popolo si mantiene il diritto all'autogoverno che rimane nell'insieme dei cittadini che attribuiscono per "cinque anni" l'esercizio del diritto ai loro delegati parlamentari che sono vicari del popolo, cioè sono investiti di autorità in modo limitato ed esercitano l'autorità in nome del popolo. L'Autorità (governo, parlamento, magistratura) è partecipata, esiste nel popolo e ne rende il popolo partecipe.
La gestione dello Stato va vista come maggiore capacità della società politica di esprimersi nello Stato. Occorre controllare lo Stato non per falso liberismo che vuole privatizzare tutto. Si tratta di evitare di andare verso una società commerciale sotto la pressione del mercato mondiale e mantenere fermamente l'idea di Stato "democratico".
C'è oggi l'esigenza di migliorare l'organizzazione economica mondiale che oggi è scompensata per il movimento dei capitali che appartengono a pochi Paesi.
Il controllo dal basso verso l'alto dell'Autorità politica è oggi un problema perché chi è investito di potere tenta a sfuggire il controllo, ad evitare la trasparenza per cui è necessario "rendere popolari le scelte giuste".
Francesco Liparulo - Venezia
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