sabato 18 marzo 2017

Il 17 marzo 2017 la festa dell'Unità d'Italia.

Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona d'alloro all'altare della Patria dando il via alle celebrazioni per il 156° anniversario dell'Unità d'Italia.

"Celebriamo oggi - ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella - a 156 anni dall'Unità d'Italia, le nostre radici e, con esse, l'attualità di quei valori di coesione nazionale, di libertà, di democrazia che costituiscono energie vitali permanenti per la società e per il Paese”.

Qual è il problema della nostra società?

Oggi la povertà dilaga per L’Italia e i giovani non trovano lavoro.

Oggi occorre vincere il "dispotismo" delle maggioranze parlamentari che, imponendo la loro volontà, non tengono conto del continuo aumento del distacco - tra le persone e lo Stato. 

L'attuale momento storico europeo è segnato dal dualismo Stato – mercato e dalla mescolanza di neoliberalismo e di socialismo democratico. 

Di fronte allo Stato e al mercato sta l’individuo, sottoposto alle decisioni del potere economico e del potere politico. 

Le attuali democrazie devono fare i conti con le sfide del mondo globalizzato

Si auspica un diverso rapporto tra individui e società civile, un diverso modo di concepire la dignità della persona e la dignità del suo lavoro, cioè si chiede una maggiore cittadinanza attraverso una maggiore attenzione alla persona e ai suoi bisogni di esistenza. 

La libertà per ciascuno, di seguire qualsiasi codice di comportamento in base al fatto che non viene ritenuto possibile stabilire un ordinamento unitario di valori, impedisce la coesione nelle associazioni civili. 

Il riconoscimento eccessivo dato alle regole nei confronti dei contenuti, entra in crisi quando nelle società si neutralizzano i valori fondanti della vita civile. 

Le democrazie devono risolvere il problema della ridistribuzione dei beni per evitare la scissione dei legami sociali. 

Le "male bestie " di Sturzo sono ancora oggi lo statalismo, la partitocrazia e lo sperpero del denaro pubblico.

I valori del popolo italiano (dignità della persona umana, famiglia, solidarietà e sussidiarietà) sono indispensabili ad una valida democrazia perché “promuovono un sentimento della vita, ancorato alla centralità dell’uomo”, e permettono una convivenza ordinata e feconda. 

Le basi della nostra nazione, come entità permanente, sono le regole immutabili della legge naturale, insite in ogni uomo e donna, la continuità culturale, la tradizione, la consapevolezza storica, l'amore di patria. 

A questi valori sono ancorati i cuori di tutti gli Italiani.

Francesco Liparulo - Venezia

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