giovedì 23 marzo 2017

Etica è trasparenza dei rapporti sociali

LE PATOLOGIE SOCIALI SOFFOCANO LA DEMOCRAZIA
Le Istituzioni, se non vengono sottoposte a terapia, subiscono le stesse vicende dell’organismo umano. 

Quando trionfano le passioni, la democrazia degenera e porta alla demagogia. Il testimone del popolo chiamato a gestire il bene comune deve osservare e ascoltare i concittadini. 

Gli elettori sanno esprimere ciò che è giusto e ingiusto, perché hanno percezione del bene e del male. Non c’è famiglia e città se non c’è comunanza di ciò che è bene e male. 

La politica funziona se toglie gli ostacoli che ogni persona ha nella ricerca del suo appagamento. La politica raggiunge il suo fine più profondo quando la società matura sul piano etico. Etica intesa come respiro complessivo di un popolo, come etica pubblica, cioè come trasparenza dei rapporti sociali. 

"Chi ha fatto esperienza - ha detto Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia - bisognerebbe che continuasse a contribuire con il bagaglio che si è fatto ma che avesse la lungimiranza di lanciare volti nuovi. Il volto nuovo, se è stato preparato e aiutato anche da chi ha deciso di cedere il passo, fa instaurare un meccanismo virtuoso anche nell'agire politico". 

Si tratta di valorizzare l'individuo nella comunità civile, cioè il diritto della persona deve essere integrato nel diritto di tutto il popolo. Le "male bestie" di Luigi Sturzo sono ancora lo statalismo, la partitocrazia e lo sperpero del denaro pubblico.

I valori del popolo italiano (dignità della persona umana, famiglia, solidarietà e sussidiarietà) sono indispensabili ad una valida democrazia, perché promuovono un sentimento della vita ancorato alla centralità dell'uomo e permettono una “convivenza ordinata e feconda”. 

Gli Italiani con la loro ragione e volontà sapranno attingere alla loro fede nel progresso interno della vita e della loro storia, alla forza della loro libertà, posta al centro della cittadinanza, quale apertura di fini e di senso del loro futuro per superare le difficoltà del vivere quotidiano. 

Francesco Liparulo Mestre-Ve

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