IL MOVIMENTO 5 STELLE È GARANZIA DI DEMOCRAZIA
PER L'ELEZIONE DI UN CAPO DELLO STATO PER IL POPOLO
Le politiche economiche e sociali varate nel periodo della crisi non hanno dato una risposta ai poveri. Lo evidenzia la Caritas rilevando che "una misura nazionale contro la povertà assoluta continua a mancare nel nostro Paese". L'organismo della CEI che si occupa dell'assistenza ai poveri, nel Rapporto 'Il bilancio della crisi', ha ...messo sotto la lente le politiche dei governi che hanno operato negli anni della crisi: se dal 2007 fino al 2013 (governi Berlusconi e Monti) "l'unica risposta" messa in campo è stata la Carta Acquisti, la cosiddetta Social Card, "uno sforzo limitato" ad avviso della Caritas, la politica economica del governo Letta "non ha aiutato le famiglie in povertà ma non ne ha neppure peggiorato le condizioni". Infine il bonus di 80 euro deciso dal premier Renzi: "Ha avuto qualche effetto sulla povertà ma di portata assai ridotta". Sul fronte dei servizi invece la crisi ha addirittura fatto sì che le politiche sociali siano state "vittime di un ulteriore indebolimento". In due anni, dal 2010 al 2012, la spesa dei Comuni su questo versante è calata del 6%; "tagli - evidenzia la Caritas - che hanno colpito un settore già sotto-finanziato".
Povertà flagello, serve reddito inclusione - Una risposta alla povertà può arrivare dal Reddito d'Inclusione Sociale, auspicato dall'Alleanza contro la povertà in Italia, alla quale Caritas Italiana aderisce. "Diventerà realtà - sottolinea l'organismo della CEI nel Rapporto 'Il Bilancio della crisi' - se Renzi e Poletti faranno della lotta alla povertà una priorità politica e decideranno di affrontare questo flagello ripensando le attuali modalità d'intervento". Il Reddito d'Inclusione Sociale dovrebbe essere destinato a tutte le famiglie in povertà assoluta, di qualsiasi nazionalità, in possesso di un valido titolo di legittimazione alla presenza sul territorio italiano e ivi residenti da almeno 12 mesi. Ogni famiglia "riceve mensilmente - è la proposta richiamata nel Rapporto della Caritas - una somma pari alla differenza tra il proprio reddito e la soglia di povertà, così da disporre dell'insieme di risorse economiche necessarie ad uno standard di vita minimamente accettabile".
PER L'ELEZIONE DI UN CAPO DELLO STATO PER IL POPOLO
Le politiche economiche e sociali varate nel periodo della crisi non hanno dato una risposta ai poveri. Lo evidenzia la Caritas rilevando che "una misura nazionale contro la povertà assoluta continua a mancare nel nostro Paese". L'organismo della CEI che si occupa dell'assistenza ai poveri, nel Rapporto 'Il bilancio della crisi', ha ...messo sotto la lente le politiche dei governi che hanno operato negli anni della crisi: se dal 2007 fino al 2013 (governi Berlusconi e Monti) "l'unica risposta" messa in campo è stata la Carta Acquisti, la cosiddetta Social Card, "uno sforzo limitato" ad avviso della Caritas, la politica economica del governo Letta "non ha aiutato le famiglie in povertà ma non ne ha neppure peggiorato le condizioni". Infine il bonus di 80 euro deciso dal premier Renzi: "Ha avuto qualche effetto sulla povertà ma di portata assai ridotta". Sul fronte dei servizi invece la crisi ha addirittura fatto sì che le politiche sociali siano state "vittime di un ulteriore indebolimento". In due anni, dal 2010 al 2012, la spesa dei Comuni su questo versante è calata del 6%; "tagli - evidenzia la Caritas - che hanno colpito un settore già sotto-finanziato".
Povertà flagello, serve reddito inclusione - Una risposta alla povertà può arrivare dal Reddito d'Inclusione Sociale, auspicato dall'Alleanza contro la povertà in Italia, alla quale Caritas Italiana aderisce. "Diventerà realtà - sottolinea l'organismo della CEI nel Rapporto 'Il Bilancio della crisi' - se Renzi e Poletti faranno della lotta alla povertà una priorità politica e decideranno di affrontare questo flagello ripensando le attuali modalità d'intervento". Il Reddito d'Inclusione Sociale dovrebbe essere destinato a tutte le famiglie in povertà assoluta, di qualsiasi nazionalità, in possesso di un valido titolo di legittimazione alla presenza sul territorio italiano e ivi residenti da almeno 12 mesi. Ogni famiglia "riceve mensilmente - è la proposta richiamata nel Rapporto della Caritas - una somma pari alla differenza tra il proprio reddito e la soglia di povertà, così da disporre dell'insieme di risorse economiche necessarie ad uno standard di vita minimamente accettabile".
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