lunedì 26 agosto 2013

Scelta Civica esige un governo deciso per le riforme



 
STATO  DI  DIRITTO  SIGNIFICA
SALVAGUARDARE I CITTADINI
"La nostra volontà - ha detto il senatore Mario Monti - è che il Governo Letta prosegua la sua opera, soprattutto se il presidente del Consiglio e l'intero governo sapranno determinare, e tenere in pugno, l'agenda di governo nell'esclusivo interesse del Paese, senza sottostare ai diktat di questo o quel partito della coalizione".

In un mondo sempre più interconnesso, il commercio è globalizzato con investimenti e reti di produzione che uniscono tutti I Paesi in grado di produrre beni e servizi competitivi. Si produce dove è più conveniente. L'Italia non è più competitiva per la mancanza di leggi e regole idonee a far fronte alle sfide del mondo globalizzato. Negli ultimi anni l’economia mondiale e la politica mondiale sono cambiati. Gli Stati Uniti d'America e l'Europa hanno perso i loro primati con la “crescita di produttività” di Cina, India e di altri “mercati emergenti” tra cui Brasile e Russia che sono in grado di attrarre i capitali per le loro produzioni industriali e per la fornitura di energie. I costi di trasporto intercontinentali sono stati ridotti e si produce dove il costo della mano d'opera è di gran lunga inferiore rispetto a quello dell’Occidente. Beni che una volta erano prodotti negli USA o in Europa ora sono fabbricati in Paesi che, pur essendo considerati in via di sviluppo, hanno un prodotto interno lordo che cresce più del 7%.

Qual è il problema?

L'austerità fiscale non aiuta l'economia se non è congiunta con investimenti per la crescita. L'incubo della disoccupazione affligge "le fasce più deboli" degli Italiani. “La creazione di occupazione è una sfida per tutti i Paesi – ha detto Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia – e tocca al settore privato creare lavoro economicamente e socialmente sensibile, mentre ai governi tocca fornire le condizioni macroeconomiche stabili, un clima favorevole per gli investimenti, un solido quadro legislativo e una regolamentazione bilanciata del mercato del lavoro".

Lo Stato deve provvedere a migliorare le infrastrutture, a sostenere la ricerca scientifica e a regolamentare il mercato, producendo normative finanziarie e creando maggiore equilibrio tra domanda e offerta nell’ambito del territorio nazionale. Si tratta di frenare la povertà dilagante e la perdita dei posti di lavoro, garantendo equità sociale ed eliminando le ingiustizie sociali tra chi ha troppo e chi non ha nemmeno il necessario per mantenere la famiglia.

La “cellula vitale” della società, la famiglia naturale, costituita dall’amore di un uomo e una donna che attraverso la procreazione dei loro figli tramandano i valori del loro popolo, è minacciata dalla pressione degli interessi utilitaristici che non considerano il valore e la dignità dell’essere umano.

Questa espressione originaria della società umana richiede il rispetto del principio di sussidiarietà, inteso come aiuto economico, istituzionale, legislativo offerto alla famiglia. Soltanto la costituzione di una società “a misura di famiglia” può garantirla dalle derive individualiste perché la persona e i suoi bisogni devono essere al centro delle attenzioni delle Autorità politiche.

La globalizzazione si governa promuovendo occupazione che dà prosperità, garantendo l'equità che elimina le ingiustizie sociali e armonizzando la sostenibilità per le prossime generazioni.

Il mercato globale favorisce gli interessi degli investitori economici e finanziari. Soltanto l'intervento dello Stato può compendiare l'azione degli investitori mondiali in modo da attrarre i capitali con una giusta ed equa regolamentazione finanziaria e commerciale per promuovere occupazione e progresso per tutta la cittadinanza.

Si tratta per gli esperti dell'economia di dare spazio alla sussidiarietà, generare nuove imprese, attrarre nuovi investimenti, dare un valore positivo a chi fa impresa, riportare al centro il lavoro con un mercato inclusivo per i giovani, le donne e gli immigrati.

Occorre vincere la globalizzazione con un "governo della globalizzazione economica e finanziaria", cioè attuare un'economia sociale di mercato e promuovere la solidarietà e la sussidiarietà.

“Costruire un mercato sociale più competitivo in Italia e in Europa - ha detto il senatore Mario Monti, leader del movimento politico "Scelta Civica" – è l’essenza del mio impegno. L'agenda di cose da fare è ambiziosa, ma tutti dobbiamo rendere conto al popolo del nostro Paese e soprattutto ai più fragili della società. I nostri giovani sono le vittime di governi che spesso non sono stati abbastanza forti nell’affrontare la lotta alla corruzione, all’evasione fiscale e ai gruppi di interesse, cioè sono le vittime di politici che spesso si sono impegnati in promesse elettorali non pensando al fatto che quelle promesse potessero essere mantenute o meno”.

Il programma di Scelta Civica mira ad aiutare le famiglie e le imprese italiane per affrontare la “perfida crisi” sociale e produttiva.

I cittadini chiedono che non sia trascurata la famiglia che deve difendersi di fronte al potere economico e finanziario del mercato globalizzato che mira soltanto al profitto utilitaristico.

La vita sociale richiede che la famiglia abbia un ruolo pubblico nella comunità perché è il perno di giunzione essenziale fra la persona, la società e lo Stato. Il suo carattere originario, antecedente allo Stato, richiede la promozione della sua funzione da parte delle Istituzioni .

Prima dell’impegno per i diritti dell’uomo c’è quello per il diritto ad essere uomini, cioè ad essere considerate persone che tendono a conquistare la piena autosufficienza nella comunicazione e nell’amicizia con le altre persone.

Senza il collegamento ai valori della vita, gli stessi diritti dell’uomo perdono il loro vigore, cioè divengono semplici enunciati che possono essere revocati in qualsiasi momento.

L'attività politica non deve essere fondata sull’odio, la gelosia, l’egoismo, l’orgoglio, l’astuzia ma basarsi sulla “forza dell'amore”, cioè occorre amare il proprio avversario politico ed essere umano nei suoi confronti. La politica, l’economia, la sociologia possono realizzare i loro fini attuando una morale aperta, estesa ad ogni uomo, una morale del bene e male e non solo dell’utile.

L'Italia deve essere unita per risolvere i gravi problemi che sono uno Stato indebolito di fronte alle speculazioni del mercato finanziario, una democrazia apparentemente fragile di fronte alla crisi, un elettorato che sfiducia i partiti tradizionali e si lascia convincere dalle parole dei nuovi "demagoghi del popolo". L'impegno comune per Giorgio Napolitano è quello della “tutela dei valori primari, quali il lavoro e persona che la nostra Costituzione pone a fondamento della Repubblica italiana. Non esitate a scendere in campo”.

Francesco Liparulo

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