venerdì 4 maggio 2012

Progetto di nuova politica

PARTITO DELLA NAZIONE
PER  LA  SOCIETÀ  CIVILE
La comunità politica esige la costruzione di una società in cui possa attuarsi quello che importa di più all’essere umano, cioè la realizzazione del suo essere una persona che comunica con gli altri per il suo bene materiale e spirituale e per costruire il bene comune della società civile.
Le soluzioni dei problemi dell’attuale mondo economico e finanziario globalizzato sono basate sulla concezione che l’uomo non è il soggetto delle attività umane, ma un oggetto manipolabile per qualsiasi scopo utilitaristico e individualistico.
La politica aderente ai bisogni del cittadino è quella di riaffermare in ogni ambito della società che ogni uomo è portatore di diritti universalmente riconosciuti e inalienabili di fronte a qualsiasi esigenza contingente.
La società civile si è costituita intorno alla produzione e allo scambio universale delle merci dove i bisogni essenziali dei cittadini passano in secondo ordine. Spetta alla comunità politica mediare tra le necessità funzionali del mercato e la vita quotidiana delle persone, cioè promuovere i contenuti valoriali nelle decisioni del mondo produttivo e finanziario. La necessità della ricchezza e la competizione mondiale devono armonizzarsi con i valori dell’uomo che è soggetto e fine di ogni produzione e benessere sociale.
Gli esponenti politici non devono accettare la globalizzazione della comunità in cui si svilisce la dignità della persona umana con la diffusione del crimine, la droga, il degrado urbano, la prostituzione, l'inquinamento, l'abbandono della famiglia a se stessa. I valori spirituali del popolo italiano devono essere difesi e tramandati per conservare la nostra identità e promuovere un futuro per la nostra società civile.
Si avverte la certezza che i valori fondanti della cultura europea sono messi in secondo ordine rispetto all’attrattiva della globalizzazione economica e finanziaria che non riconosce il vero valore del bene comune della società che è tale solo se si riversa su ogni cittadino.
Le persone si sentono minacciate nella loro stessa esistenza perché non sono garantiti con pienezza i valori stessi della vita.
Lo Stato non garantisce il lavoro ai cittadini e non sostiene la piccola e media impresa con il principio della sussidiarietà.
La dignità della donna, nel suo ruolo procreativo ed educativo della prole, non è assicurata con la protezione della maternità, l'assegnazione di case per le giovani coppie, la costituzione degli asili nidi, il mantenimento del posto di lavoro duranye la gravidanza, l'orario di lavoro rispondente alle esigenze delle madri.
La dignità del lavoratore, in qualità di capofamiglia, molte volte passa in secondo ordine rispetto al profitto dei datori di lavoro che non assicurano la salvaguardia della sua salute e non garantiscono l’applicazione delle norme che assicurino la sua incolumità fisica. Le “morti bianche” superano ogni anno in Italia la cifra di millecinquecento e gli infortuni sul lavoro sono circa un milione. Gli ordinamenti democratici dello Sato non possono essere soggiogati dal relativismo etico di coloro che non considerano essenziali, per il bene comune della società, i veri valori del popolo italiano che sono la dignità della persona umana che lavora, il mantenimento della sua famiglia, la sussidiarietà e la solidarietà sociale.
La comunità italiana potrà durare nel tempo se la libertà sociale è ben salda sulla giustizia e sul senso dell’amicizia civica. Il ruolo della giustizia è quello di eliminare gli ostacoli alle pacifiche relazioni tra le persone, cioè eliminare le ingiustizie sociali che creano odio e risentimenti tra chi gode di benefici e chi non dispone nemmeno dell’essenziale per vivere. L'amicizia conferisce dinamicità alle relazioni interpersonali perché infonde entusiasmo che spigiona le energie più profonde dell’animo umano.
I politici devono conoscere i valori umani e morali coinvolti nella realizzazione del bene comune, cioè conoscere ed applicare con responsabilità l’aspetto politico della giustizia sociale, dell’amicizia, del rispetto della persona umana dall’inizio del suo concepimento fino alla sua morte naturale.
Ci si domanda come è possibile una società civile di fronte alla situazione del mondo presente con tutte le minacce di degradazione e distruzione.
Il male sembra ingigantire e trionfare agli occhi di tutti di fronte alle atrocità che appaiono sugli schermi televisivi. Uno stato di pace sociale non dipende solo dagli accordi politici, economici, finanziari conclusi dagli esponenti della maggioranza parlamentare, ma dipenderà anche dall’adesione profonda della coscienza di tutti i parlamentari e dalla coerenza delle loro azioni.
La coesione tra le persone richiede la forza vitale della solidarietà che costituisce l’anima della società; questa è costituita dall’azione delle persone che si aprono agli altri con generosità, anche a costo del sacrificio, inteso come dono di sé al servizio degli altri. L’accostamento tra le persone deve esprimersi in una “cooperazione per cose concrete e determinate” a beneficio di tutti, senza alcuna distinzione che crei ingiustizie e soprusi.
Si auspica una società fondata sul rispetto dell'uomo esistenziale e concreto, dei suoi diritti, sulla “fede nel progresso interno della vita e della storia” del popolo italiano, sulla forza della sua libertà e sul sacrificio di tutti i suoi martiri che hanno donato il sangue per la loro patria.
L'azione dell'eletto del popolo deve alimentare il progresso della civiltà nel senso di arricchire il bene comune che è fatto di prosperità materiale e spirituale per tutti gli uomini e le donne. Le virtù del politico devono basarsi sul coraggio, la disciplina, il senso dell’onore, lo spirito di giustizia e lo spirito di sacrificio. I rappresentanti del popolo devono essere in grado di mobilitare le forze morali e spirituali del popolo che conferisce loro la piena e autonoma rappresentanza democratica.
Si rivendica una discussione dentro il Parlamento italiano per una maggiore aderenza alle istanze del popolo. I problemi dell’immigrazione, quelli legati alla perdita dei posti di lavoro, quelli del precariato giovanile sembrano non aver spazio nelle proposte del potere esecutivo.
La Politica dovrebbe essere capace di dare risposte ai bisogni economici dei lavoratori e delle loro famiglie, di garantire la legalità e i diritti civili, cioè deve essere  vero motore di riforme istituzionali equilibrate e condivise.



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