sabato 2 giugno 2018

La Repubblica italiana ha 72 anni. C’è un nuovo governo

LEGALITÀ, ETICA DEL SERVIZIO E TRASPARENZA
INDISPENSABILI PER UNA VERA AZIONE POLITICA
«L'impegno - ha scritto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato ai Prefetti d’Italia, in occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno - volto a garantire il buon andamento e l'imparzialità della pubblica amministrazione e a rafforzare la fiducia dei cittadini nell'operato delle istituzioni, è essenziale ed è condizione per favorire la più ampia partecipazione democratica alla vita del Paese contro le tentazioni dell'indifferenza e del disimpegno”.

Qual è il problema?
Nell’odierna società democratica libera è diffuso il relativismo morale che porta all’esistenza di controversie su alcuni diritti del cittadini. La mancanza di etica sociale, intesa come respiro del popolo, soffoca la democrazia perché la ricchezza si concentra nel numero ridotto di mani e si generano terrorismo, globalizzazione e squilibrio tra ricchi e poveri.
La questione del governo del Paese richiede l'impegno di cittadini decisi ad ascoltare il popolo e a trovare i rimedi per uscire dalla crisi economico – finanziaria. Le restrizioni sociali imposte dai precedenti governi, per la salvaguardia delle finanze pubbliche, richiedono un passo decisivo nella direzione dello sviluppo e dell'occupazione per uscire dalla povertà dilagante.
C'è l'esigenza per la società civile di uno Stato più umano che “riconosca e sostenga” il cittadino secondo il principio della sussidiarietà, agevolando lo sviluppo di tutte quelle energie delle singole persone e delle organizzazioni sociali per creare una comunità civile che si conserva nel tempo.
Si tratta di frenare la povertà dilagante e la perdita dei posti di lavoro, garantendo equità sociale ed eliminando le ingiustizie sociali tra chi ha troppo e chi non ha nemmeno il necessario per mantenere la famiglia.

L’ossigeno vitale non arriva a chi è impegnato nella produttività del Paese, cioè i lavoratori si trovano ad affrontare una disoccupazione che diventa sempre più insostenibile e le banche continuano a non agevolare il credito a chi fa impresa e genera produttività e la lavoro.
La società politica necessita di uomini e donne che possano dare un senso all’esistenza concreta del cittadino, cioè la cittadinanza ha bisogno di persone che credono a un Progetto per il Paese.
Francesco Liparulo - Venezia

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