giovedì 30 settembre 2010

FIDUCIA CONFERMATA A BERLUSCONI

IL LEADER DEL PDL DECISO
PER ATTUARE LE RIFORME
Si parla di rottura tra Berlusconi e Fini.
"Berlusconi deve governare fino al termine della legislatura - sostengono i parlamentari del PdL - perchè così hanno voluto gli Italiani".
Il Popolo della Libertà va rafforzato e questo presuppone che tutti i suoi componenti abbiano piena coscienza di far parte di un grande partito nazionale, attenti alla sua coesione interna.
"C'è un leader che guida la coalizione - ha detto il senatore Giuseppe Pisanu - e quello è il Presidente del Consiglio. Noi dobbiamo sostenerlo fino alla fine della legislatura. Ma non dobbiamo nemmeno nascondere che ci sono dei problemi aperti sui quali è necessario discutere".
Il potere della leadership nel PdL è confermato con il voto di fiducia alla Camera.
"Abbiamo i numeri per andare avanti - sostiene Berlusconi - come abbiamo ben chiaro il programma da attuare e siamo nelle condizioni di governare più sereni e nella chiarezza. Abbiamo avanti tre anni nei quali, superate le emergenze e accantonate le polemiche inutili, ci dedicheremo con determinazione alle riforme: la grande riforma della giustizia, la riforma fiscale per diminuire le tasse, la riforma dell'architettura istituzionale dello Stato. Abbiamo promesso agli Italiani un Paese più moderno, più libero, più sicuro, più prospero, meno oppresso dal fisco e dalla burocrazia. Vogliamo riuscire a realizzarlo entro la fine di questa legislatura".
“La libertà non è sinonimo di individualismo – ha scritto in una nota il Presidente del PdL – non significa libertà di fare ciò che più ci aggrada. La libertà è vera libertà quando è relazione con gli altri, cioè rivendica non solo i legittimi diritti, ma si fa carico dei doveri anche nei confronti degli altri. Questo è il nostro sentimento di libertà”.
Per il leader del partito, la libertà è l’essenza dell’uomo, l’essenza della nostra intelligenza e del nostro cuore, l’essenza della capacità di amare, l’essenza della nostra capacità di operare.
"La condivisione di principi comuni e il vincolo di solidarietà con i propri colleghi di partito - ripete Silvio Berlusconi - sono fondamenti imprescindibili dell'appartenenza a una forza politica".
“Accanto al bene individuale – scrive Benedetto XVI nella lettera enciclica “Caritas in Veritate”- c’è un bene legato al vivere sociale delle persone che è il bene comune. È il bene di quel “noi tutti”, formato da individui, famiglie e gruppi intermedi che si uniscono in comunità sociale. Volere il bene comune e adoperarsi per esso è esigenza di giustizia e di amore”.
La società politica è destinata essenzialmente allo sviluppo delle condizioni di ambiente che portino tutti i cittadini a un grado di vita materiale, intellettuale e morale conveniente al bene e alla pace sociale.
La comunità politica contribuisce, così come la comunità familiare, a procurare nella persona gli inizi di quella crescita che la persona conduce al suo termine. Occorre che la società abbia un'anima fatta di buona volontà, di relazione, di rispetto e di amore da persona a persona e tra persona e comunità che possono dare alla vita del corpo politico un carattere veramente umano.
Si tratta di costruire una società il cui centro non è l'individuo, ma la persona che si realizza liberamente nella comunità civile.
L'idea dinamica dominante in questo ideale concreto è quella della libertà e della realizzazione della dignità umana.
I Promotori della libertà si impegnano a realizzare questo ideale di società civile fondata sul rispetto dell’uomo esistenziale e concreto, dei suoi diritti, sulla fede nel progresso interno della vita e della storia del popolo italiano e sulla forza della libertà.
La libertà per Berlusconi deve essere anche libertà nell'economia che deve svilupparsi secondo i principi della libera iniziativa, del libero mercato, della competizione.
Il mercato deve tener conto di tutti, perché così può essere non solo morale ma anche efficiente, in quanto non si può escludere dal benessere, abbandonare nell’emarginazione, nella malattia e nella miseria una parte importante dei cittadini.
La libertà è anche quella di far valere il principio di sussidiarietà che sprona i cittadini a controllare lo Stato per farlo intervenire soltanto quando essi non possono raggiungere con le loro forze e istituzioni i beni e servizi a cui tengono. L'applicazione significa che lo Stato non deve togliere alla famiglia quei compiti che essa può svolgere da sola o associata con altre famiglie e deve garantirle il suo sostegno, assicurando l’aiuto di cui ha bisogno per assumere le sue responsabilità.
Soltanto la costituzione di una società a misura di famiglia” può garantirla dalle derive individualistiche perché la persona e i suoi bisogni sono al centro dell’attenzione delle autorità politiche.
La missione per i testimoni del popolo è quella di agire per poter partecipare alla costruzione di un Paese dove non ci siano cittadini di serie B, un Paese dove nessuno possa avere paura se al governo c’è il suo avversario politico, cioè un Paese dove ciascuno possa seguire la propria vocazione, possa realizzarsi e dare il meglio di sé, dove lo Stato non espropri i cittadini di ciò che sono riusciti a conquistare attraverso il lavoro e sacrifici di una vita. Si tratta di realizzare uno Stato dove ciascuno possa tenere aperta la porta della speranza e tenere alta la bandiera della libertà.
I testimoni della libertà agiscono per una società fondata sulla libertà, sullo sviluppo economico, sulla solidarietà, cioè una società basata sui valori del cristianesimo, sulla famiglia naturale fondata sul matrimonio, formata dall’unione di un uomo e di una donna, nella quale far nascere e far crescere i figli. Si tratta di promuovere una Patria nella quale tutti gli Italiani si riconoscono e che tutti amano, perché è la casa comune di tutti, senza distinzioni.
I cittadini con il loro voto riconoscono l'agire di Silvio Berlusconi per una società politica in cui vince l’amore e gli manifestano la loro fiducia affinché possa “realizzare le riforme necessarie per l'ammodernamento e lo sviluppo del Paese".

0 commenti: