giovedì 24 ottobre 2019

Il castello del ducato di Spoleto


La riparazione del castello 
(nella foto stemma di Sisto V)
Achille Sansi (Spoleto, 13 ottobre 1822 – Spoleto, 5 maggio 1891), storico e funzionario italiano, nella “Storia del comune di Spoleto” scrive che Francesco Liparulo, vescovo di Capri, nel 1588 fu inviato dal papa Sisto V (1585 - 1590) a Spoleto in qualità di Rettore del “Ducato di Spoleto”). L’alto prelato resse la città fino al 1590.
“Curò - sostiene Sansi - che fossero restaurate le mura della rocca cadenti e in parte già rovinate per la loro vetustà come risulta dall’iscrizione posta nel palazzo comunale: “Sixstus. V. Pont. Max. Arcis. Moenia, Vetustate. Collapsa. instauravit. Francesco Liparulo. Neap. Antistite. Capren. Gub. Anno. DNI. M.DLXXXVIII.”
“Nel tempo del governo di Francesco Liparulo - evidenzia lo storico - ebbe la città un aumento di larghezze commerciali”.
“Liparulo Francesco, giureconsulto napoletano nato in Massa Lubrense verso il 1545, - scrive Lorenzo Giustiniani nel volume 2 delle “Memorie storiche degli scrittori legali del regno di Napoli” - dal pontefice Gregorio XIII addì 28 novembre del 1584 fu eletto vescovo di Capri. Si vuole che il successore pontefice, il gran Sisto V lo avesse costituito Rettore del Ducato di Spoleto, addossandogli delle altre importantissime cariche della Romana Chiesa. Se ciò è vero avremo a credere ch’egli fosse stato un uomo che prevalea molto nel maneggio degli affari; poiché Sisto non incumbenzava che uomini di polso e di una piuchè sperimentata prudenza. Nello stesso anno che vennegli conferito il governo della Chiesa di Capri egli mandò a stampa alcune annotazioni sull’opera feudale di Odofredo Beneventano”.

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