martedì 29 ottobre 2019

giovedì 24 ottobre 2019

Il castello del ducato di Spoleto


La riparazione del castello 
(nella foto stemma di Sisto V)
Achille Sansi (Spoleto, 13 ottobre 1822 – Spoleto, 5 maggio 1891), storico e funzionario italiano, nella “Storia del comune di Spoleto” scrive che Francesco Liparulo, vescovo di Capri, nel 1588 fu inviato dal papa Sisto V (1585 - 1590) a Spoleto in qualità di Rettore del “Ducato di Spoleto”). L’alto prelato resse la città fino al 1590.
“Curò - sostiene Sansi - che fossero restaurate le mura della rocca cadenti e in parte già rovinate per la loro vetustà come risulta dall’iscrizione posta nel palazzo comunale: “Sixstus. V. Pont. Max. Arcis. Moenia, Vetustate. Collapsa. instauravit. Francesco Liparulo. Neap. Antistite. Capren. Gub. Anno. DNI. M.DLXXXVIII.”
“Nel tempo del governo di Francesco Liparulo - evidenzia lo storico - ebbe la città un aumento di larghezze commerciali”.
“Liparulo Francesco, giureconsulto napoletano nato in Massa Lubrense verso il 1545, - scrive Lorenzo Giustiniani nel volume 2 delle “Memorie storiche degli scrittori legali del regno di Napoli” - dal pontefice Gregorio XIII addì 28 novembre del 1584 fu eletto vescovo di Capri. Si vuole che il successore pontefice, il gran Sisto V lo avesse costituito Rettore del Ducato di Spoleto, addossandogli delle altre importantissime cariche della Romana Chiesa. Se ciò è vero avremo a credere ch’egli fosse stato un uomo che prevalea molto nel maneggio degli affari; poiché Sisto non incumbenzava che uomini di polso e di una piuchè sperimentata prudenza. Nello stesso anno che vennegli conferito il governo della Chiesa di Capri egli mandò a stampa alcune annotazioni sull’opera feudale di Odofredo Beneventano”.

lunedì 21 ottobre 2019

Le reliquie di Sant'Agapito

i fa
Reliquie di Sant’Agapito venerate in Palestrina (Roma)
SISTO V CHIAMÒ MONSIGNOR FRANCESCO LIPARULO,
MUNITOLO DI UN BREVE LO SPEDÌ A CORNETO (VITERBO)
Pietro Antonio Petrini (Palestrina 1722 - Roma 1803) nella sua breve trattazione storico - artistica sulla cattedrale di Palestrina e le sue reliquie “Di Sant’Agapito” (Roma 1793), al Capitolo V “Reliquie di Sant’Agapito venerate in Palestrina) scrive:
“Narrammo già nei capitoli precedenti che S. Agapito morì in Palestrina; … Cristiani Prenestini inalzata ad onore del Santo una Basilica nel sito stesso ove era stato decollato, .. sappiamo che nell’anno 1116 riposavano dentro l’altare sotterraneo della Cattedrale. … Nella distruzione di Palestrina eseguita l’anno 1437, … tutte le reliquie trasportate in Corneto (oggi Tarquinia in provincia di Viterbo) presso i Minori osservanti di quella città.
Per beneficenza di Niccolò V risorta Palestrina dalle sue ruine il 13 maggio 1452 quel buon Pontefice reintegrò la città nostra e la nostra Cattedrale. … Sisto V per troncare ogni tergiversazione, chiamò a se Monsignor Francesco Liparulo vescovo di Capri e munitolo di un Breve, che vedessi segnato li sette luglio 1588, lo spedì in Corneto con ordine risoluto di portare a Lui quella sacra cervice (di Sant’Agapito) (nota 85).
Cosa che quel Prelato destramente eseguì, tornando dopo pochi giorni appiè del pontefice col Cranio del Santo e con alcune ossa del Braccio. Due preziose gemme che Sisto con altri breve immediatamente donò al nostro Duomo”.
Francesco Liparulo - Venezia
P.S. Pagina web: galeaveneta.blogspot.com