mercoledì 11 gennaio 2017

Liberali, democratici e riformisti nella nostra Europa

STRATEGIA DIROMPENTE NEL MOVIMENTO 5 STELLE  
APRIRE ORIZZONTI NUOVI PER LE ISTANZE DEL PAESE
Fenomeni di crisi e di disoccupazione crescente nel Bel Paese spingono il vertice del Movimento 5 Stelle ad aprirsi a nuovi orizzonti di schieramento condiviso per eliminare il malessere sociale. deriva. La coesione sociale è al centro dell'attenzione per il futuro della nostra società civile.

Si tratta di dare spazio alla sussidiarietà, generare nuove imprese, attrarre nuovi investimenti, dare un valore positivo a chi fa impresa, riportare al centro il lavoro con un mercato inclusivo per i giovani e le donne. Occorre vincere la globalizzazione con un "governo della globalizzazione economica e finanziaria", cioè attuare una economia sociale di mercato e promuovere la solidarietà e la sussidiarietà.

Come attuare una politica aderente alla cittadinanza europea? Basta scegliere persone in grado di promuovere  nel Parlamento europeo  una legislazione aderente ai valori che sono alla base delle società civili. La società politica necessita di uomini e donne che possano dare un senso all’esistenza concreta dei cittadini, cioè la cittadinanza europea ha bisogno di persone che credono a un Progetto per tutti i Paesi dell'eurozona.
Il movimento politico M5S vuole svolgere un'azione dinamica formando uno schieramento in grado di identificare i bisogni reali dei vari Paesi.
Qual è il problema?
Nelle liberal democrazie europee (LIB-LAB = LIBERAL LABOR), come "miscela di liberalismo e socialismo", occorre superare i meccanismi impersonali per dare spazio alle formazioni sociali intermedie tra lo Stato e il Mercato, cioè occorre dare maggiore attenzione ai cittadini che devono affrontare la crisi sociale e finanziaria in un periodo di crisi che investe molti Paesi europei.

Il disagio sociale aumenta ogni giorno ed occorre affrontare con trasparenza le patologie politiche, la diffusione del crimine, la droga, il degrado urbano, la prostituzione, l’inquinamento, l’abbandono della famiglia a se stessa. 

I valori spirituali degli Italiani devono essere difesi e tramandati per conservare la nostra identità e promuovere un futuro per la nostra società civile. 
Si vuole una società civile attraverso più attenzione ai bisogni delle persone e non cittadinanza attraverso più mercato. Ci sono scarti tra le concezioni ideali delle liberal democrazie e la condizione socio politica reale del Paese.
Occorre superare i punti deboli del liberalismo in una sintesi più alta, cioè più rispondente al contesto attuale dell'Europa, nel senso di guardare oltre le concezioni delle società che oggi sono chiamate social democratiche. 

I punti deboli del liberalismo sono minore resistenza al relativismo etico che sfida la natura morale del rapporto civile, la piazza pubblica eccessivamente procedurale e l'idea angusta di società aperta e di laicità senza considerare l'etica sociale del popolo. 

È auspicato il ripensamento del liberalismo in un modo positivo considerando la tradizione del cattolicesimo liberale che chiama all'azione e orienta all'impegno civile. La sintesi delle culture menzionate è intesa come pensiero animatore volto a dirigere l'azione politica.
Lo Stato sarà "veramente liberale" quando non si limiterà a garantire formalmente la libertà di scelta ma quando intervenendo attivamente provvederà a garantire a tutti la reale possibilità della loro libertà. 

Le tradizioni socio politiche degli Italiani non sono le stesse delle altre nazioni europee. La nostra storia è quella che ci è stata tramandata dai nostri padri che hanno sacrificato anche se stessi per dare all'Italia la possibilità di progredire nell'attuazione del bene comune che deve riversarsi su tutti i cittadini e non essere prerogativa soltanto di alcuni gruppi sociali.

La democrazia è un sistema politico in cui il popolo ha bisogno di testimoni che gli insegnino ad essere autenticamente popolo. Il corpo politico necessita di persone che mantengano la tensione morale nella comunità civile, perché ha esigenza di ritrovare la propria identità attraverso l’azione di politici che sappiano promuovere il benessere sociale per tutti. 

I valori del popolo italiano tra cui in primo luogo quello della persona e del lavoro devono essere difesi per conservare la nostra identità.

Non si tratta di aderire a questa o a quella concezione di vita scegliendo legami con questa o quella associazione politica, ma di riaffermare e realizzare per la nostra “società attenta ed esigente” i “valori forti” del popolo italiano che sono “dignità della persona che lavora, famiglia, solidarietà, sussidiarietà, economia sociale di mercato” per far fronte all’impoverimento delle famiglie, alla crescente disaffezione verso la politica, al peggioramento delle prospettive di stabilità per il lavoro dei giovani, all’ingiustizia sociale, costituita dall’aumento di ricchezza per pochi e dall’indebitamento crescente per molti. 


L’esortazione è quella di costruire una società più giusta il cui centro è la persona che si realizza liberamente, cioè una comunità fondata sul progresso della vita e sulla forza della libertà in cui sia riconosciuta la dignità dell'uomo esistenziale dal suo concepimento fino alla sua morte naturale. 

Occorre andare oltre i concetti di libero mercato, la conoscenza e i diritti civili, cioè non basta avere elementi in comune con altre forze politiche come il primato morale della persona, lo stesso stato sociale a tutti, l'unità morale del genere umano e la concezione che le istituzioni sociali sono migliorabili. Si tratta di toccare anche i temi essenziali alla politica come l'autorità, il bene comune e i diritti naturali.

Il compito dei parlamentari è quello di emanare una legislazione che garantisca un’ordinata convivenza sociale nella vera giustizia perché tutti i lavoratori possano trascorrere una vita dignitosa. 


Il lavoro è una dimensione fondamentale dell'esistenza dell'uomo che rimane sempre il soggetto della sua attività e di qualsiasi prodotto che ne scaturisce. L’operaio ha anche una vita familiare che è un diritto e una sua vocazione naturale. La perdita del salario del capo famiglia mina alla radice l'unità fondamentale della società.
Si chiede di ritrovare il primato dell'economia reale su quella finanziaria, governando la globalizzazione e risolvendo il problema del debito pubblico. I pilastri del popolo italiano rimangono “il senso della famiglia, il gusto della qualità della vita, la tradizione religiosa e l’amore del bello”.

Quale partito è in grado oggi di far emergere quei valori insiti nello spirito di ogni uomo e donna che offrono le ragioni di vivere anche se la lotta richiede sofferenza e sacrificio per far emergere le energie positive della nostra società? 
Si tratta di scegliere persone in grado di risvegliare nel popolo i valori che sono alla base di ogni comunità civile

Sul terreno politico, la lotta consiste nell'opporsi al male politico sotto forma di soprusi e di ingiustizie sociali. Occorre puntare sulle risorse del coraggio e delle energie di coloro che vogliono lottare affinché la politica stessa sia orientata al suo vero fine che è quello della solidarietà, perché la società civile si fonda sulla coesione tra le persone e la solidarietà costituisce forza che tiene unità ogni comunità politica.
Si tratta di scegliere cittadini che presentano un programma di idee, realizzabili con la condivisione dell'etica del popolo, per far funzionare in modo corretto l'economia locale e concorrere all'economia di tutto il Paese. 

Gli elettori vogliono cose concrete: migliorare i servizi alla persona basandoli sulla libertà di iniziativa e di scelta; saper rispondere ai bisogni dei meno abbienti e dei malati; riequilibrare aree produttive, abitative e aree verdi fruibili; garantire trasporti senza inquinamento; garantire servizi di buona qualità sostenibili a riguardo di gas, acqua, energia e raccolta rifiuti; garantire servizi educativi, ricreativi e sportivi. Occorre che sia applicata la sussidiarietà solidale con un'alleanza tra enti pubblici, privati ed entità sociali, valorizzando l'iniziativa di tutti i cittadini per la "vita buona" per tutti.

I cittadini vogliono  coloro che danno importanza alla libertà di ogni uomo e donna, cioè rappresentanti che saranno in grado di promuovere il bene comune che si riserva indistintamente su ogni persona che vuole realizzare se stessa e sentirsi parte delle organizzazioni sociali entro cui può svolgere la propria esistenza. Si tratta di far progredire il Paese nel benessere per tutti e di proporre una Patria nella quale tutti gli Italiani si riconoscono e che tutti amano perché è la casa comune di tutti.

Si tratta di garantire lavoro ai capifamiglia e prospettive di impiego per più di 2 milioni di giovani che sperano nei loro governanti, di realizzare trasporti senza inquinamento, di garantire servizi sostenibili per gas, acqua, energia e raccolta rifiuti.

Francesco Liparulo - Venezia

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