mercoledì 16 novembre 2016

L’opposizione contesta i numeri degli Uffici

DURO SCONTRO IN COMMISSIONE
TRA ASSESSORE E CONSIGLIERE PD
La V Commissione del Consiglio Comunale di Venezia si è riunita lunedì 14 novembre 2016 nella Sala delle riunioni consiliari di Ca' Collalto, sede del Municipio di Mestre, con all’ordine del giorno l’esame della proposta di deliberazione P.D. 284 del 6 luglio 2016 - Permesso di costruire in deroga alle norme del Piano regolatore generale e alla Legge 106/2011 per il cambio di destinazione d’uso. Intervento edilizio di demolizione con ricostruzione del complesso edilizio della Darsena DEC. Immobile sito in Via Torino n.113. Proprietà Società IMMPART Srl di Padova.

La seduta è presieduta da Lorenza Lavini con la partecipazione dell’assessore Massimiliano De Martin (Urbanistica, Edilizia privata, Edilizia convenzionata, Ambiente, Città sostenibile) e dell’architetto Emanuele Paolo Ferronato, dirigente del Comune di Venezia. 

L’intervento - si evince dalle pagine di “la Nuova di Venezia e Mestre” dell’8 novembre - vede la demolizione del fabbricato oggi usato come rimessa per le barche e negozio per accessori e ricambi, costruendo una torre con vista sul Canal Salso, la “Tower docs”, di 15 piani, 45 metri, ad uso commerciale, direzionale e residenziale. Previsti 48 alloggi, un blocco direzionale composto da due edifici collegati e una ventina di uffici”.

Ferronato alle 16.00 spiega la normativa vigente per le costruzioni in deroga ed illustra gli interventi soggetti a strumentalizzazione attuativa, evidenziando le modalità di impegno del privato per realizzare opere e cessioni all’Amministrazione. 

Progetto interessante - afferma Andrea Ferrazzi del Partito Democratico - si inserisce nell’area di Via Torino, vitale per la presenza dell’Università. Questa delibera prevede quanto scritto dai proponenti del progetto. Manca un approfondimento per quanto riguarda il beneficio pubblico.
Non siamo in presenza di mutamento ma di ampliamento e di destinazione, conferma di quello previsto a cui si aggiunge qualcos’altro”.
Il consigliere ritiene “strano” il comportamento del privato per quanto espresso dall’articolo 5 della Legge 106/2011, in merito alle aree degradate e a dimissioni di edifici. Si tratta di un “inedito” per Ferrazzi che “apre a possibilità sconosciute”. 

“Volevo avere alcune delucidazioni - dice Maika Canton della Lista Boraso Civica Popolare - se era possibile avere delle tabelle dove si dice i conteggi fatti. L’edificio è molto bello e non mi trovo d’accordo per quanto detto da Ferrazzi. Vedere tabelle e i conteggi fatti, un modo di confronto con i tecnici che ci devono dare spiegazioni. Capire oneri e beneficio pubblico dai conteggi, capire un attimo”.  

Maurizio Crovato critica le precisazioni numeriche fatte da Ferrazzi. “Spero - afferma il consigliere della Lista Brugnaro sindaco - che Ferrazzi si sbagli. Mi dà un certo fastidio a sentire pontificare  con “certezza di vangelo”. Confido nella risposta dei tecnici”.

Ferronato evidenzia le finalità della legge 106/2011 che sono quelle di “razionalizzazione e  riqualificazione” degli edifici dismessi o in via di dismissione.

Alle 16.36 l’assessore De Martin interviene per alcune precisazioni “dal punto di vista tecnico” e ritiene di essere sbigottito per le affermazioni fatte su numeri e percentuali evidenziati  dagli Uffici comunali che sono garanzia per l’Amministrazione a seguito dello studio fatto”.  

L’architetto Ferronato precisa la normativa prevista per il cambio della destinazione d’uso e ritiene che ci sia per l’edificio in questione un ampliamento ulteriore rispetto alla destinazione d’uso.  

Paolo Pellegrini della Lista Brugnaro Sindaco chiede che le precisazioni numeriche “tanto minuziose” fatte da Ferrazzi siano allegate in “cartella” per vedere dove sia la verità.

Alle 16.57 Davide Scano del Movimento 5 Stelle dice: “Ho ascoltato quanto detto e scritto da Ferrazzi; al di là delle quotazioni di mercato che abbiamo visto, cui non discutiamo, farei una riflessione sui valori medi. Ci sono indici usati dal Demanio, indici di “Il Sole 24 Ore” e stime degli Uffici del Comune di Venezia. Ci sono elementi di assoluto pregio e anche valorizzazione per quell’area. Poi la presenza di darsena, vedere la proprietà dei posti barca slegati che sono elemento di pregio da valutare. Ci deve essere maggiore beneficio per la collettività. L’intervento è bello e interessante per riqualificare la città. Si riqualifica area già urbanizzata, non si tratta di area degradata. Qui si fa cosa nuova, si riduce l’artigianale, si riduce il direzionale per fare appartamenti”.

Siamo in presenza di tabelle - sostiene alle 17.05 Ferrazzi - e con valore iniziale del capannone, addirittura in degrado, che vale meno del progetto di cui stiamo parlando; il capannone di oggi vale meno. C’è qualcosa da rivedere per il beneficio. Chiediamo di vedere la compensazione”.

Partirei da questa 1^ slide - afferma l’assessore De Martin - che deve essere capita. Valore iniziale è più alto del valore finale come scritto nella slide. Valore iniziale come è oggi; valore di più con cambio destinazione che si può utilizzare in modo da avere più del valore finale. Si tratta di area prospiciente il Canal Salso, rientra nel programma dell’Amministrazione assieme al Forte Marghera; è punto interessante per rilanciarlo. L’intervento in specie è singolo riferimento a un’area. Lo spazio acqueo interessa il Magistrato e non è oggetto di trattativa. I 400 posti in darsena sono tra acqua e terra. Mi interessa parlare di darsena per altri motivi. Il rilancio della nautica è importante; vedere quanto pesa in beneficio pubblico.  Area dove può partire un cantiere e si può incassare oneri”.

L’assessore contesta al Ferrazzi quanto apparso sulla stampa sabato scorso: “ È venuto fuori che il Comune sta perdendo, scritto sul giornale 1 milione di euro”.

“Lei - risponde Ferrazzi - prende pari pari quello che hanno scritto i proponenti”.

L’assessore replica: “Non ci sto! Prendo per buono quello che è confermato dall’Amministrazione”.

La presidente della commissione cerca di mediare lo scontro tra assessore e consigliere. 

Alle 17.36 si chiude la seduta.
Francesco Liparulo - Venezia

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