martedì 16 giugno 2015

Luigi Brugnaro sindaco di Venezia vuole i "Renziani"

CON LA NUOVA AMMINISTRAZIONE
TORNA LA POLITICA DEL "PD GOVERNATIVO"

Il neo sindaco di Venezia è un esponente di Confindustria che plaude alle "politiche renziane" ed ha speso ingenti somme per la sua campagna elettorale, ritenuta uno spreco di denaro dalle famiglie che stentano ad arrivare alla fine del mese.
"La nostra - ha detto Brugnaro - non sarà una guida del Comune di parte, ma trasversale. I renziani sono i ben...
venuti, abbiamo bisogno di tutti".
Chi ripagherà la spesa? Come ringrazierà i politici che lo hanno aiutato a vincere? Il debito del Comune aumenterà o sarà ridotto?
Il 12% dei "grillini" non "si è volatilizzato" ma si è incuneato con un tris vincente, forte di più di 15 mila preferenze, nella nuova amministrazione "pronti per fare opposizione e controllo vigile per i prossimi 5 anni" con l'ausilio degli eletti del Movimento 5 Stelle nelle Municipalità in grado di ascoltare le istanze dei cittadini sul territorio e farle sentire nelle "stanze dei bottoni".
I Veneziani hanno il loro "primo cittadino" che si autodefinisce "imprenditore indipendente dalla politica", ma per vincere si è servito dei politici del territorio che hanno portato la cittadinanza alla sofferenza con la chiusura di tanti rappresentanti della piccola e media industria, dell'artigianato locale e dei commercianti del centro abitato lagunare e della terraferma.
La cellula vitale della società è la famiglia e lo Stato non può disinteressarsi. Soltanto la sussidiarietà, cioè la possibilità di permettere alle famiglie di trovare i giusti rimedi ai loro bisogni, può evitare le derive di tipo corporativistico e la formazione delle "lobby" che fanno eleggere deputati per i loro interessi e non per il bene di tutti i cittadini.
Francesco Liparulo Mestre-Ve

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