venerdì 6 settembre 2013

Monti vuole risolvere la crisi economica

SCELTA CIVICA È IMPEGNATA 
PER  LA PROSPERITÀ DI TUTTI
"Assistiamo - ha detto Giorgio Napolitano - in questi anni al succedersi di eventi di portata storica ed a straordinarie trasformazioni in ogni settore della vita umana che investono drammaticamente gli assetti istituzionali, economici e sociali a livello locale e globale. Il prepotente e subitaneo affacciarsi sugli scenari del pianeta delle esigenze e delle capacità competitive di immense moltitudini di uomini e donne, finora rimaste latenti ed inespresse nel sottosviluppo, ci impone di affrontare e di vincere nuove, ardue sfide nel campo dell'economia, della sostenibilità ambientale, della giustizia sociale e internazionale”.
Per il Capo dello Stato bisogna procedere “alle riforme considerate mature e necessarie”. Si auspica una serietà doverosa, “senza mettere in forse punti di riferimento essenziali, in cui tutti possono riconoscersi”. Occorre, per il Presidente della Repubblica, “rivisitare ed affermare più fortemente la nozione di bene comune e quella di interesse generale”.
Globalizzazione e crisi finanziaria alimentano paure nel popolo chiamato a fare sacrifici e a sopportare un rigore fiscale per sostenere il debito pubblico di circa duemila miliardi di euro. Si migliorano i bilanci pubblici e si riempiono i forzieri delle banche con tassi agevolati provenienti dalla Banca centrale europea, ma l'ossigeno vitale, secondo il principio di sussidiarietà, non arriva alle famiglie che vedono gli imprenditori disperati senza il sostegno del credito e sempre più lavoratori senza un reddito.
“Credo – ha sostenuto Mario Monti – di aver sottoposto il Paese a dosi di riforme mai viste in passato. Il nostro debito pubblico è indubbiamente alto”. Sono state decise “misure brutali” per garantire il pareggio di bilancio nel 2013. “L’Italia – ha sostenuto il presidente del Consiglio - avrà una delle migliori posizioni di bilancio nella zona dell’euro. Abbiamo pesato in modo che non ha precedenti sui cittadini con le riforme fatte”.
Occorre vincere la globalizzazione con un "governo della globalizzazione economica e finanziaria", cioè attuare un'economia sociale di mercato e promuovere la solidarietà e la sussidiarietà.
Scelta Civica vuole attuare con le forze politiche responsabili un’economia che arreca sviluppo e crea il bene comune che si riversa su tutti i cittadini.
“Costruire un mercato sociale più competitivo in Italia e in Europa - ha detto l’emerito professore della Bocconi – è l’essenza del mio impegno. È un’agenda ambiziosa, ma tutti dobbiamo rendere conto al popolo del nostro Paese e soprattutto ai più fragili della società. I nostri giovani sono le vittime di governi che spesso non sono stati abbastanza forti nell’affrontare la lotta alla corruzione, all’evasione fiscale e ai gruppi di interesse, cioè sono le vittime di politici che spesso si sono impegnati in promesse elettorali non pensando al fatto che quelle promesse potessero essere mantenute o meno”.
Mario Monti e il suo movimento politico vogliono aiutare le famiglie e le imprese italiane per affrontare la “perfida crisi” sociale e produttiva
La disoccupazione giovanile italiana, secondo i dati di Eurofound (Fondazione dell’Unione europea per i temi del lavoro e le condizioni di vita) porta a una perdita di 32,4 miliardi di euro del prodotto interno lordo nazionale. “Le conseguenze di una generazione perduta – si evidenzia nel rapporto di Eurofound – non sono solo economiche , ma anche sociali. Si rischia che tanti giovani rinuncino alla partecipazione democratica della società".
Se non apriamo ai giovani – ha esplicitato Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria – nuove possibilità di occupazione e di vita dignitosa, nuove opportunità di affermazione sociale, la partita del futuro è persa non solo per loro, ma per tutti, per l'Italia. Basilare per la ripartenza è che si sollevi la cappa di paura creata dalla situazione politica interna; perciò è cruciale che l'esito delle imminenti elezioni dia al Paese una maggioranza solida che abbia come priorità le riforme e la crescita, fornendo così un quadro chiaro che infonda fiducia nel futuro e orienti favorevolmente verso la spesa le decisioni dei consumatori e imprenditori”.
Ci si domanda come è possibile curare le “patologie politiche”, quando trionfano le passioni che fanno degenerare la democrazia?
"Ho deciso di guidare un movimento di società civica – ha detto Mario Monti il 23 gennaio all'apertura del summit del World Economic Forum, tenutosi in Svizzera a Davos – perché vedo la necessità di una nuova forma politica che vada oltre le vecchie coalizioni tradizionali. Ho lanciato un appello alle forze vive della società, di cui c’è una grande presenza in Italia, perché sostengano un'agenda di riforme. Questa è l’essenza del mio impegno. Costruire un mercato sociale più competitivo in Italia e in Europa. Non parteciperei a un governo non sufficientemente riformatore".
Si tratta di costruire un Centro politico di forze dinamiche e responsabili” i cui componenti sanno essere “liberi e forti” per opporsi allo statalismo e alla demagogia , cioè uomini e donne , animati da uno spirito di servizio nei confronti della comunità civile, in grado di risolvere la questione sociale, cioè “il disagio della gente” lo sconcerto delle famiglie e la rabbia dei giovani”. Si tratta di affrontare laperfida crisi”, cioè eliminare “le crescenti differenze fra pochi, sempre più ricchi, e molti, irrimediabilmente più poveri”.
“Credo di poter dire che la crisi finanziaria è finita – ha evidenziato Mario Monti, ospite di Ilaria D’Amico su Sky Tg24 – ma è la produttiva e sociale a non essere finita. La crisi sociale richiede “spalle larghe”, più tempo per essere estirpata e richiede che si riduca la spesa pubblica. Credo che la vita degli Italiani sia già stata resa più difficile e le tasse più alte da coloro che hanno fatto promesse poco mantenibili. Per realizzare le riforme potrebbe esserci bisogno di una coalizione. Non è vecchia politica, ma politica necessaria. Il fatto che siamo coalizione ampia non è affatto qualcosa che deve paralizzare. La nostra coalizione si è costituita sulla base di una valutazione: fare le riforme economiche sociali per la crescita e l'equità.
Il senatore Monti crede “in una grande risposta degli Italiani che hanno voglia di cambiamento” e ritiene di poter “dare un messaggio di speranza agli Italiani”. La suasalita in politica” è stata determinata dal desiderio di “unire gli Italiani e non dividerli”.
L'aspirazione del cittadino ad una vera crescita umana è espressione della sua libertà di autonomia che è piena autosufficienza della sua persona. Questo è un ideale che può essere attuato con “riforme che devono essere fatte senza mettere in forse - ha sostenuto Giorgio Napolitano - quei principi, quella sintesi di diritti e di libertà, dei diritti e dei doveri civili, sociali e politici che la Costituzione ha sancito nella prima parte”.
La compagine di Monti, costituita da cittadini che credono nei valori della persona umana e della sua libertà, si rivolge a tutti gli elettori che vogliono mantenere nel tempo presente i valori del popolo italiano che hanno ispirato tutti coloro che ci hanno preceduti nell’amore verso la nostra Patria, resa una e indivisibile da coloro che seppero offrire anche la loro vita per il bene di tutti. Ogni cittadino ha il diritto di essere rispettato, cioè ha una sua dignità in quanto persona e soggetto di diritto che possiede dei diritti dovuti dalla sua necessità di esistere in libertà, nell’ambito di una società in cui si impegna per il bene comune.
Francesco Liparulo - Venezia

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